Il Merlo Antigay

Via QP La pubblicità della multinazionale svedese ritrae due uomini fotografati di spalle che si tengono per mano e sopra il già citato slogan. In basso, sotto la foto, compare invece una scritta dove l’Ikea spiega: “Noi la pensiamo proprio come voi: la famiglia è la cosa più importante”. E sottolinea: quello “che cerchiamo di … Leggi tutto

Bolle non rompetegli le balle

Non sappiamo se Roberto Bolle sia o non sia gay, e non ce ne frega niente, sono affari suoi. Sappiamo solo che ad un ragazzo figlio di una famiglia normalissima di Trino Vercellese che diventa a 35 anni uno dei più famosi ballerini del mondo, ambasciatore dell’Unicef e altro ancora si potrebbe evitare con il … Leggi tutto

L’Italia bacchettona non muore mai

Brokeback Mountain su Rai 2 è stato “riveduto e corretto“, la RAI spiega l’accaduto a modo suo Lo rivedo, dopo tanto tempo. Un modo per ricordare/mi di Heath, in un film che ha “regalato” uno dei rapporti più tormentati, complessi e, in fondo, dolci della filmografia gaya. Peccato che Rai2 – o chi per essa – … Leggi tutto

Tolleranza è creatività

Francesco Ramella su Lastampa.it

Qualche anno fa un professore americano di studi urbani, Richard Florida, ha sviluppato un’interessante teoria che associa lo sviluppo economico alla proliferazione della cosiddetta «classe creativa»: le professioni ad alto contenuto di conoscenza e ricerca sia nel campo tecnico-scientifico che in quello artistico. Nei nuovi scenari della globalizzazione, l’innovazione rappresenta una risorsa chiave per lo sviluppo. La formula magica per la crescita economica è quella delle «3 T»: tecnologia, talento e tolleranza. Se i primi due assets costituiscono gli ingredienti fondamentali dell’innovazione, il terzo rappresenta però il fattore chiave per mobilitarli. La nuova geografia dello sviluppo premia soprattutto i territori capaci di attrarre i detentori del «capitale creativo». E questi soggetti prediligono le città che – afferma Florida – si contraddistinguono per «maggiore apertura, diversità e tolleranza». I luoghi in cui si costruisce il futuro sono quelli «aperti agli immigrati, agli artisti, ai gay e all’integrazione razziale». Per individuare questi contesti lo studioso ha utilizzato un indicatore piuttosto inusuale – un «indice gay» che misura la percentuale di omosessuali sul totale della popolazione – mostrando che questo risulta uno straordinario predittore della localizzazione geografica e della crescita dei settori produttivi più innovativi.

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Sexy rugby

Il calendario dalla squadra parigina di rugby Stade Francais. Un successo fra donne e gay giunto all’ottava edizione che testimonia la trasformazione del rugby da sport rude a fenomeno di tendenza. Qui il video

Oltre il muro dell’idiozia: la guerra gaya

Citando TGcom Nel 1994 un laboratorio dell’Aeronautica, a Dayton nell’Ohio, aveva chiesto fondi per 7,5 milioni di dollari per mettere a punto “una bomba non letale, contenente un prodotto chimico che avrebbe fatto diventare gay i soldati nemici, con lo smantellamento delle unità perché tutti i soldati sarebbero stati irresistibilmente attratti gli uni dagli altri”. … Leggi tutto

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Sudate Carte Quest’anno faccio parte della giuria di qualit? del concorso Sudate Carte il cui tema ? ispirato ai versi ??alla fine di un viaggio c?? sempre un viaggio da ricominciare?? Con i colleghi della giuria Dada Rosso, Vera Comoli, Alberto Cottino, Emilio Gay, Francesco Longo, Marino Periotto, Luca Ragagnin e Paolo Verri giudicheremo le … Leggi tutto

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