Affanculo la ragion di stato o la paura di crollo del regime: vogliamo chiarezza nei rapporti fra stato e mafia

In questi giorni sta crescendo in me l’inquietudine per il tentativo di ostruzionismo o di silenziamento da parte del sistema omogeneo dei giornali tradizionali e dei partiti sulla vicenda trattative stato-mafia, sulle telefonate fra Mancino e Napolitano e sull’azione di pestaggio morale nei confronti dei giudici  di Palermo e Caltanissetta.  Per questo al Fatto Quotidiano stiamo facendo una raccolta di firme per uscire dal silenzio e ridare verità e dignità all’Italia e alla sua informazione.

Il punto sulla situazione da Marco Travaglio

Il regime dei Cinque dell’Apocalisse (Quirinale, Avvocatura dello Stato, Procura della Cassazione, Csm e Governo) che assedia la Procura di Palermo può ritenersi soddisfatto. La notizia anticipata dal Fatto sul procedimento disciplinare contro i pm Messineo e Di Matteo, rei del terribile delitto di intervista, ha raccolto l’audience mediatica auspicata: omertà assoluta di politici, giornali e tg. Fa eccezione il Foglio che, per quanto clandestino, fa il suo sporco mestiere: plaude al Pg della Cassazione e lo esorta a radere al suolo la Procura, “luogo di mille abusi”, anche con processi penali per “violazione del segreto istruttorio”.

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