Un Filtr della buona informazione

Via LSDI

‘’Un posto in cui chi ha gli strumenti per informarsi mette la sua informazione a disposizione di chi è interessato ad averla. Questo è il Filtr, se non nei risultati, almeno nello spirito’’. E’ così che Giuseppe Granieri e Sergio Maistrello presentano Filtr,un nuovo esperimento di aggregazione e selezione della ‘’buona informazione’’ che è dispersa in rete.

Per ora è stato realizzato una specie di numero zero. ‘’Un numero zero che vivrà (e si alimenterà) per qualche giorno. Un modo per raccogliere feedback, sperimentare un modello, trovare una voce, imparare dalle diverse interpretazioni che ciascuno darà della linea che stiamo provando a immaginare.

E la linea è semplice, almeno nell’enunciato: invece di aggiungere concorrenza nella produzione di nuove notizie più o meno simili tra loro, vogliamo provare a mettere in valore la buona informazione che esiste e che spesso è distribuita tra molte fonti minori. Che venga dai news media o dai blog, dalla tv o da twitter, va benissimo. Questo è un primo tentativo per cominciare a farlo.

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Scareware: i letali finti antivirus

Via Sos Computer

Symantec ha presentato i risultati di nuovo studio con cui ha messo in luce come i cybercriminali si stiano sempre più servendo di tattiche di persuasione on-line fondate sulla paura per convincere gli utenti ad acquistare soluzioni di sicurezza contraffatte. Questo tipo di software, detto scareware, appare, infatti, come legittimo, mentre in realtà si tratta di applicazioni fasulle che non forniscono alcun servizio di tutela della sicurezza; al contrario, invece, questi software hanno come obiettivo quello di installare dei codici maligni di compromettere la sicurezza generale della macchina.

Basandosi sui dati raccolti nel periodo fra luglio 2008 e giugno 2009, Symantec ha messo in luce come i cybercriminali si stiano sempre più servendo di tattiche di persuasione online fondate sulla paura per convincere gli utenti ad acquistare soluzioni di sicurezza contraffatto. Per incoraggiare gli ignari utenti a installare queste finte soluzioni, i cybercriminali pubblicano dei veri e propri banner finalizzati a fomentare timori e ansie in fatto di minacce alla sicurezza.

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Il CSI fa gola (a chi ?)

Rovaris risponde alle critiche al CSI Piemonte

Leggo che il centrodestra è pronto a smembrare il Csi Piemonte, apprendo delle preoccupazioni del centrosinistra che, comunque, parla di mancanza di strategia e mi domando: perché? Il consorzio va bene, economicamente e produttivamente. Tutto si fonda sull’errata premessa che il Csi sia in crisi. Non è così. Forse la congiuntura tra elezioni politiche e il rinnovo del direttore generale sta agitando un po’ troppo la politica. Il consorzio è un bel boccone e qualcuno potrebbe farci dei soldi scardinandolo e rivendendolo sul mercato».

Renzo Rovaris, direttore generale del Csi Piemonte fin dalla sua istituzione nel 1977, non ci sta a fare da bersaglio. Soprattutto non vuole che la sua creatura sia trattata come tale. Le critiche piovute nei giorni scorsi non lo scompongono. «Il capogruppo di Forza Italia-Pdl in Regione, Angelo Burzi, dice che siamo indietro di dieci anni. Allora spieghi perché l’anno scorso abbiamo preso sette premi dal ministro della sua maggioranza Renato Brunetta e perché anche quest’anno ne abbiamo presi cinque», dice Rovaris.

Certo, quel documento della Booz&Co che ha analizzato i costi riducibili del consorzio su mandato dello stesso Rovaris, proprio non ci voleva che finisse sui tavoli del Consiglio regionale. «Si tratta di migliorie che stiamo già attuando – spiega Rovaris -. Tra l’altro l’analisi di Booz&Co ci sembra un po’ eccessiva. Calcolano tagli compresi tra i 25 e i 34 milioni per restare sul mercato. Noi siamo convinti che 10-12 basteranno: 2 li abbiamo recuperati da maggio, altri 5 il prossimo anno, una dozzina nei prossimi due».

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Nuovo sito per il Museo del Cinema

Via Torino Valley blog Il Museo Nazionale del Cinema ha un nuovo sito internet, più dinamico e innovativo, ricco di servizi inediti e aggiornato quotidianamente. Sarà possibile accedere on line alle collezioni del museo: film, fotografie, manifesti, materiali pubblicitari, documenti, libri e riviste. Inoltre vi si troveranno informazioni in tempo reale su tutte le attività … Leggi tutto

La vita ad alta velocità pendolando fra Torino e Milano

Via Lastampa.it

Sai, tra affitto bollette e taxi quasi quasi meglio fare il pendolare. In fondo, se si tratta di un’ora su un treno comodo e pulito…». Torino, stazione Porta Nuova, ieri mattina. In attesa del famigerato regionale 2007 che li scaricherà alla stazione centrale di Milano più stressati e maleodoranti, dopo quasi due ore di soprassalti e spintoni, un dirigente d’azienda e una giovane designer ragionano sul loro futuro ad alta velocità.

Dal 13 dicembre Torino e Milano saranno collegate in un’ora quattordici volte al giorno (sette in ogni senso). Una rivoluzione che riaccende il sogno di Mi-To, che aleggia da un trentennio finora più nei convegni degli urbanisti che nella realtà. Oggi il tempo minimo di percorrenza è di un’ora e 22 minuti, ma riservato a pochi treni, dunque nella maggior parte dei casi si finisce sui regionali da un’ora e 55 minuti.

Complessivamente, ci saranno 9.400 posti disponibili ogni giorno per spostarsi tra le due capitali del Nord Ovest come se fossero gli estremi di una linea metropolitana. Orari e prezzi non sono ancora ufficiali (a metà novembre comincerà la vendita), ma con ragionevole approssimazione possiamo anticiparli: prima corsa da Torino alle 6,40, altre due entro le 9; tre nel pomeriggio tra le 14,40 e le 18; ultima alle 20,30. Da Milano prima corsa alle 8, altre due fino alle 12; tre nel pomeriggio tra le 13 e le 19; l’ultima alle 21. Biglietto di prima classe bloccato a 32 euro, quello di seconda subirà un ritocco dagli attuali 25 a 27-28. Ma grazie alle offerte e agli abbonamenti (vedi grafico) i costi diminuiscono. Tanto da sollecitare, nel manager e nella designer, pensieri stupendi.

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In attesa dell’epidemia di Influenza A

L’epidemia vera e propria di Influenza A è attesa fra una quindicina di giorni. Non serve lanciarsi nel panico, occorre prendere normali precauzioni per evitare il contagio. Se arriva la malattia con i suoi sintomi caratteristici che sono gli stessi dell’influenza stagionale e possono comprendere: febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, mal … Leggi tutto

Carta quotidianamente da macero

Pazzo per Repubblica riporta a galla l’insana pratica dei quotidiani che per per aumentare  la loro diffusione fanno omaggi tipo freepress che sostanzialmente finiscono in buona parte nella raccolta carta riciclata, nel caso ambientalmente più fortunato. Nel caso è Repubblica ad esssere stata beccata sul fatto, ma praticamente tutti i maggiori quotidiani lavorano alla stessa … Leggi tutto