Festa della Matematica sesta edizione

Via Agora Torino Valley Venerdì 20 marzo 2009 si svolgerà presso i locali dell’8 Gallery, in via Nizza 230, al 1° piano, la 6° edizione della Festa della Matematica, il grande evento per gli appassionati dei numeri e della logica, che riunisce esperti dell’ambito e dilettanti. Ideatrice e promotrice della gara è l’associazione Subalpina Mathesis, … Leggi tutto

Il giornale non è la sua carta. Il giornalista non è il pesce incartato.

Una puntuale anlisi dello stato delle cose dei giornali di Luca De Biase

Varrebbe la pena di chiarire che si dovrebbe distinguere il destino dei giornali e quello dei giornalisti. È sbagliato definire i giornalisti come la categoria delle persone che scrivono i giornali (essendo i giornali tautologicamente quelle cose che sono scritte dai giornalisti…). E sebbene quella sia stata la definizione adottata dall’Ordine, non pare più molto azzeccata. Forse si potrebbe proporre l’idea di giornalisti come professionisti impegnati nella produzione di informazione per il pubblico con un metodo di ricerca empirico e trasparente (informazione, non comunicazione). In quel caso il loro destino non sarebbe necessariamente quello di seguire la sorte dei giornali. I giornali, invece, sono i prodotti di un’industria editoriale molto importante che a sua volta non vive solo del lavoro dei giornalisti, ma anche di quello delle concessionarie di pubblicità, di sostegno pubblico, di collaterali e altro.

Ho l’impressione che in una crisi come questa tutto diventi più semplice da capire. Se una cosa serve e viene fatta bene resiste di più di una cosa che non serve e viene fatta male. E questo vale anche per i giornali e per il lavoro dei giornalisti.

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Perchè il Sole può diventare Blu (Big)

IBM pare arrivata a pochi passi dall’acquisizione di Sun (via Cnet)

The time is now. IBM is a software and services company, but it needs hardware, which would be roughly a third of revenue with Sun, to sell its other offerings. Hardware is often the entry point for IBM’s software and services. With a stronger hardware business it can fend off HP in the marketplace.

Sun is a powerhouse in Unix, which is still a key platform, but isn’t exactly gaining in the market these days. IBM could acquire Sun and establish two key beachheads: Linux and Unix. The former will ultimately take over for the latter in the data center. IBM can play both and sell you the services to migrate while it’s at it. Bonus for Big Blue: Sun would enable it to pressure HP’s Unix-based businesses too. One problem: IBM sells AIX Unix servers. Sun sells Solaris (hat tip to a reader pointing that out).

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Sulla lapide dei giornali

Enrico Franceschini su Repubblica

Il necrologio è sormontato da due date: 1764-2009. “Dopo una lunga battaglia con pubblicità in declino, età anagrafica dei lettori troppo avanzata, concorrenza di Internet, sconsiderati livelli di indebitamento, costi inflessibili, ambizioni esagerate e crisi di nervi, l’industria dei giornali è passata a miglior vita”, annuncia il testo. Humour nero, specie se stampato su un giornale: il Financial Times, che ieri ha aperto a questo modo un’inchiesta sulla crisi dell’informazione quotidiana. Dal New York Times alle gazzette di provincia, la carta stampata è in declino: alla sua crisi strutturale, provocata dall’avvento del web, si è aggiunta la mazzata della crisi ciclica, la peggiore recessione economica a memoria d’uomo. Negli Stati Uniti, grandi giornali vanno in bancarotta uno dopo l’altro; ovunque, tutti perdono copie e profitti, e cercano di sopravvivere riducendo le spese.

Eppure la stampa quotidiana non ha mai avuto tanti lettori come oggi: grazie alle edizioni online, che tuttavia nella maggior parte dei casi sono gratuite e generano entrate pubblicitarie ancora troppo basse. “Dacci oggi il nostro giornale quotidiano”, continuano a dire i cittadini del mondo, però si sono abituati a leggerlo sullo schermo di un computer o di un telefonino, senza sborsare un soldo.

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Paure e speranze nel futuro delle news

Bernardo Parrella su Apogeonline Sull’onda di una super-crisi economica stavolta originata dall’interno, sembra procedere inarrestabile anche la caduta della stampa statunitense. Dal 1 gennaio 2008 si sono avuti circa 15.000 licenziamenti nelle redazioni, con ampia flessione di vendite, pubblicità e valori borsistici. Oltre alla dichiarazione di bancarotta per Tribune Co., che vanta testate quali Chicago … Leggi tutto

2000 esuberi per lo spezzatino eutelia

P.L.Tolardo su Zeus News

Cgil-Cisl-Uil si sono incontrati nei giorni scorsi con il Ministero delle attività produttive a proposito del piano di dismissione delle attività ICT del gestore telefonico Eutelia che comporta la mobilità e la cassa integrazione per circa 2.000 lavoratori. Eutelia non intende ritornare sui suoi passi. A questo punto le organizzazioni sindacali hanno chiesto che la gestione delle attività ICT sia sottratta alla famiglia Landi (maggiore azionista di Eutelia, i cui componenti ne costiuiscono anche il top management) perché si sarebbe dimostrata inadeguata e interessata solo all’aspetto finanziario.

Eutelia è considerata il quinto operatore telefonico italiano: negli anni scorsi aveva assorbito società come Getronics (ex Olivetti), che hanno importanti commesse pubbliche per le Poste e altri soggetti pubblici come l’Agenzia delle entrate. I sindacati chiedono che ora Eutelia venga affidata a un consorzio costituito dagli enti pubblici che sono committenti di tali progetti.

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Al setaccio i finanziamenti in cultura a Torino

Da Lastampa

Grinzane, ma non solo. La Commissione Cultura del Consiglio regionale ha chiesto all’assessore Gianni Oliva, di conoscere i nomi di associazioni, fondazioni culturali e ricreative, enti locali, musei e biblioteche a cui sono stati assegnati contributi superiori a 100 mila euro. I consiglieri sono intenzionati ad approfondire le modalità e i criteri con cui sono stati erogati questi contributi. Un passo che si aggiunge alla volontà della presidente della Regione, Mercedes Bresso, di mettere sotto la lente di ingrandimento i contributi concessi non tanto a fondazioni ed enti locali ma soprattutto alle associazioni.

In alcuni casi si tratta di contributi legati ad accordi di convenzione. L’assessorato sta preparando nei dettagli i contributi del 2008 ma si può lavorare sui dati del 2007 che evidenziano una spesa di quasi 37 milioni di euro di contributi superiori ai 100 mila euro. Il 31,5 per cento di questi fondi regionali si concentra tra i 100 e i 250 mila euro. In tutto si tratta di 26 enti che si dividono 11,6 milioni. Sedici associazioni (il 24,7%) ricevono un sostegno tra i 250 e il mezzo milione per complessivi 9,1 milioni. Sei tra enti ed associazioni ricevono contributi fino ad 1 milione di euro per 10,5 milioni totali. Mentre 3 enti superano il milione e assorbono 5,6 milioni.

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Google Apps e Moodle a braccetto

Google ha annunciato l’integrazione di Google Apps Education e Moodle per dare vita una vera e propria piattaforma a supporto dell’apprendimento e insegnamento Google Apps Education è offerta gratuitamente a istituzioni scolastiche e onlus ed è un insieme di applicazioni web che permette a studenti e docenti di lavorare insieme anche a distanza su documenti, … Leggi tutto

Quando il talento è talento

Oggi si “magistralizza” il “grande” Mario (Ver) Il giorno si avvicina a grani passi. Il 18, in media con lo studente fuori corso standard, mi dovrei laureare magistralmente presso la prestigiosissima facoltà di lettere, in Comunicazione di Massa e Multimediale (o era Multimediale e di Massa? mah?). Per la discussione si spera bene, sicuramente ad … Leggi tutto

Un problema di coccige

Provate a portare vostra figlia a pattinare sul ghiaccio. Provate a cadere con lei appena entrati in pista. Provate a battere una “sederata” clamorosa. Imparerete a conoscere il coccige. E’ il vestigio evoluzionistico di quando gli uomini avevano la coda. Se vi va male imparerete a conoscere la sua potenziale frattura. Detto così fa veramente … Leggi tutto

Il web fa bene alla carta

Via Prima Comunicazione

Il presidente di Rcs MediaGroup Piergaetano Marchetti spiega come il gruppo editoriale del Corriere della Sera sta affrontando la crisi economica e quali sono le linee di sviluppo in un’intervista pubblicata sul numero di marzo di Prima Comunicazione in edicola da domani a Milano e da giovedì 19 marzo a Roma.

«Abbiamo due fronti su cui misurarci: in questi mesi le difficoltà dell’economia reale si stanno ripercuotendo sull’editoria in maniera drammatica con tagli agli investimenti pubblicitari feroci e immediati» dice Marchetti. «C’è ancora molto da fare per ottimizzare l’organizzazione, ma soprattutto dobbiamo riflettere su come sarà il futuro di Rcs come gruppo multimediale e, di conseguenza, individuare le giuste strategie per riposizionare i nostri business. Certo, con enorme attenzione ai costi, ma anche decidendo gli investimenti necessari».

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