La crisi è piena di buone notizie

La crisi dei giornali secondo Beppe Grillo

La crisi è piena di buone notizie. Una tra le migliori è la fine dei giornali. Il 30/40% della pubblicità li ha abbandonati da inizio anno. I lettori sono sempre più rari. I dati ufficiosi stimano tra il 10 e il 20% in meno le copie vendute nell’ultimo anno per molte testate. Rimane la carità del Governo e molti editori sono con il cappello in mano nelle sale d’aspetto a Palazzo Chigi. Per vivere grazie alle nostre tasse.
La discesa dei titoli dei gruppi editoriali è da infarto per chi li possiede. Nei primi due mesi e mezzo del 2009 Rizzoli Corriere della Sera ha perso il 43%, Mondadori il 33% e il Gruppo L’Espresso il 42%. In soli due mesi e mezzo! Indovinate quanto possono perdere in 12 mesi. Se si confrontano i valori minimi e massimi delle azioni nel 2008/2009 si può arrivare a prefissi telefonici. Il valore del Gruppo L’Espresso è sceso da 3,026 euro a 0,599, quello di RCS da 2,980 a 0,499, Mondadori da 5,790 a 2,305.

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Finalmente l’Iphone copia (e incolla)

Via Melablog Apple confessa di aver lavorato duramente sulla UI di questa feature, e sembra con eccellenti risultati. Con un semplice doppio tap su una parola, viene presentato un pop-up su sfondo nero con le funzioni di taglia, copia incolla, e due piccoli cursori mobili per selezionare quanta porzione di testo copiare. Il nuovo copia/incolla … Leggi tutto

Valzer dei direttori: di tutto di più

Via il Tempo

Domani. Domani potrebbe essere il giorno decisivo. Il giorno decisivo per una autentica rivoluzione nel mondo dell’editoria. Con due appuntamenti che si terranno a Milano e Roma e che potrebbero cambiare gli assetti di giornali e tv. Anzitutto Milano. Si riunirà il patto di sindacato Rcs, l’azienda che – tra gli altri – edita il Corriere della Sera. Si parlerà di nuovi assetti interni.

Certa appare la riconferma di Piergaetano Marchetti alla presidenza. E a questo punto non si discute più nemmeno sull’amministratore delegato, Antonello Perricone può dormire sonni tranquilli. Il punto che sta già tormentando da settimane i piani alti di via Solferino è il direttore. Paolo Mieli sembra destinato a uscire. In corsa per la sua successione sono rimasti solo due candidati forti. Il primo è Carlo Rossella, gradito a Silvio Berlusconi. Il Cavaliere ha grande simpatia nei suoi confronti e gli ha già affidato le sue testate più importanti: Panorama e Tg5. Attualmente guida Medusa, che si occupa di cinema. Rossella, all’interno del patto di sindacato, è fortemente sponsorizzato da Diego Della Valle e Luca Cordero di Montezemolo: i tre trascorrono spesso le vacanze assieme.

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L’Adamo di Dell

Via CrunchGear Brian Solis, the “next-gen” PR dude, just got some hot shots of the Dell Adamo. Color us impressed. His photos show a laptop with the sex of a MacBook Air with a little more of the hard edged aesthetic familiar to those who enjoy cheese graters and shipping containers.

Fare a meno del giornalismo

Fare a meno di molto giornalismo attuale e di molti giornali e telegiornali attuali si può e senza grossi problemi di crescita culturale e di pericolo della democrazia, c’è la rete e la sua informazione … Questo scenario mette in pericolo la democrazia? Molti lo pensano. Stamattina ad esempio leggo da Tom Watson una cosa … Leggi tutto

La Quaresima del Grinzane

Rocco Moliterni su Lastampa.it

Le dimissioni di Soria aprono una fase nuova nella vicenda Grinzane. E anche la decisione dell’assessore Oliva di «congelare» per un anno il premio (decisione fuori tempo massimo: la mattina in cui arrestavano Soria, il suo assessorato sollecitava le pratiche per un nuovo finanziamento di 730 mila euro). Così se il fiume di finanziamenti pubblici si arresterà il premio si troverà a vivere una salutare Quaresima. Una Quaresima utile a tutti per riflettere se un’istituzione di questo tipo abbia ancora senso e cosa si possa fare perché in futuro non crescano più simili «mostri» (se è vero quanto trapelato in questi giorni si arrivava al punto che talora non essendo numerosi i partecipanti a demenziali concorsi per le scuole, tipo «scrivi il paesaggio dell’olio», presumibilmente lanciati solo per ottenere ulteriori finanziamenti, era il premio stesso a far scrivere a collaboratori compiacenti testi da inviare). La mia ipotesi è che la crescita ipertrofica del Grinzane abbia un’origine  e responsabilità politiche precise: è figlia del modello di gestione bipartisan della cultura varato negli Anni 90, al tempo delle giunte Ghigo. Allora il potere era in mano da un lato a Leo, assessore alla cultura di centro-destra, e dall’altro a Vanelli, l’attuale patron della Venaria, potente direttore dei beni culturali (ex pci approdato in Regione ai tempi di Giovanni Ferrero Vanelli era il plenipotenziario per la cultura del centro sinistra).

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Trema la Torino VIP con la coscienza sporca

Questa mattina il primo interrogatorio di Soria: negherà i fatti imputatigli o chiamerà altri a correi ?

Nel frattempo spunta il super schedario di vip, politici, banchieri, attori, chef, giornalisti …

Massimo Numa su Lastampa

Quindicimilaquattrocentosettancinque schede di Vip, politici di altissimo livello, amministratori locali e non. Poi industriali, banchieri, attori, attrici, cantanti, grandi e piccoli chef. E tanti, tantissimi giornalisti. Carta stampata, le tre Reti Rai, Mediaset, le tv regionali. Direttori, capo-redattori, cronisti, collaboratori sino ai corrispondenti del paesino più sperduto della Langa o del Monferrato. Gigantesco data-base. Ci sono i numeri di telefono, casa, ufficio, cellulari personali. Poi gli indirizzi. Se il soggetto fa parte della «sua» cerchia, il professore aggiungeva di suo pugno, o attraverso i suoi fedelissimi, sintetiche note personali. Tipo: «….conosciuto da Soria alla cena di X, ottobre 2008….La moglie è Y, la figlia lavora a Z…». Nemmeno dopo la morte del titolare, la scheda viene cancellata. Al fianco del nome, viene aggiunto «deceduto» ma tutto il resto rimane. Compresi i contatti personali del defunto. Quando il vip è veramente vip, vicino al numero «riservatissimo» del cellulare, faceva aggiungere frasi tipo «personalissimo Soria», «riservato Soria», «solo per Soria», «uso esclusivo di Soria». Degli amici ha tutti gli indirizzi: città, montagna, mare. Ne elenca diligentemente le abitudini e anche i nomi dei congiunti più stretti. Non si sa mai, servissero per un regalo o per un invito a un galà.

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