Internet è un bene primario: gli Usa approvano la net neutrality

La Federal Communications Commission (Fcc), agenzia che regola le comunicazioni negli Stati Uniti, ha approvato le nuove regole della net neutrality, dopo un dibattito pubblico durato alcuni mesi, nel quale è intervenuto anche il presidente Obama. In base alle regole, non si potrà creare un rete a due velocità per i provider e i fornitori … Leggi tutto

Sta per finire l’alterazione artificiosa dei numeri dell’Audiweb. Gli investitori del passato come si sentiranno, presi per i fondelli ?

POMPASecondo il Fatto Quotidiano:

Secondo quanto promesso nel dicembre scorso dal presidente Audiweb, Enrico Gasperini, il 2015 sarà l’anno in cui finalmente verranno resi pubblici i dati di traffico effettivi delle testate online, al netto degli accorpamenti fra brand che fino a questo momento hanno reso poco trasparente il mercato.

Alcuni editori, in pratica, in questi anni hanno stretto accordi con altre realtà editoriali (solitamente più piccole) per aggregare sotto il proprio brand i dati di traffico di altri siti, su cui non hanno alcun controllo o responsabilità del contenuti. Si tratta di un modo legale di “drogare” il mercato, che ha avuto come effetto quello di scontentare gli investitori pubblicitari che hanno chiesto, e alla fine ottenuto, maggiore trasparenza.

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Paghi 1 prendi 4: gli effetti collaterali della fusione Stampa – Secolo XIX

Dal sito di Franco Abruzzo

Redattori e collaboratori sono avvertiti. Un pezzo potrà essere pubblicato identico nelle due testate (che avrà stesso titolo e sottotitolo) ma retribuito con un solo “gettone” e ciò varrà anche per i giornalisti assunti a tempo pieno. Nel pacchetto pago 1 prendo 4, ovviamente (come da contratto) è compresa la pubblicazione degli articoli sui siti internet delle testate della società editrice Itedi Spa. Questa realtà emerge da un lettera che l’Editrice La Stampa Spa ha trasmesso ai collaboratori attorno al 22 dicembre. Ecco il testo: “Gentile Collaboratore, come Le è noto, l’Editrice La Stampa S.p.A. (“LS”) e la Società Edizioni e Pubblicazioni S.p.A. (“SEP”), hanno dato corso ad una operazione di fusione per incorporazione di SEP in LS. Dal 10 gennaio 2015, data di efficacia dell’operazione, la nostra società Editrice La Stampa S.p.A. assumerà la denominazione sociale di “Italiana Editrice S.p.A.” abbreviabile “Itedi S.p.A.”.

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L’amaro declino dei giornali cartacei … la befana porta loro carbone

Via Formiche: La Befana ha portato cenere e carbone alla stampa italiana. Da un lato, la legge di stabilità comporta una drastica riduzione dei contributi pubblici (che riguardano quasi esclusivamente la stampa su carta). Dall’altro lato, sta continuando l’epidemia fatale che affligge le piccole televisioni locali. Da un altro ancora, tre dei maggiori quotidiani italiani … Leggi tutto

Il servizio di Postacertificata Pec lanciato da Brunetta chiuderà entro il marzo 2015

Via Agid

Il servizio di Postacertificat@ (CEC-PAC), che puó essere utilizzato solo per comunicazioni verso la PA, sarà da oggi progressivamente sospeso per far convergere tutte la posta certificata sul sistema PEC. Il servizio CEC-PAC non è riuscito a decollare in questi anni: l’82% delle caselle attive non ha mai inviato messaggi. Una delle ragioni dello scarso utilizzo puó essere associata alla sovrapposzione con la PEC.

Con la progressiva sospensione di CEC – PAC vengono recuperati quasi 19 milioni di euro da investire in altri servizi ai cittadini e imprese, come delineato nell’ultimo documento “Crescita digitale”.

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Un floppone chiamato Google Glass

flop-google-glassRiccardo Luna su Repubblica.it

Ok Glass, scatta una foto, registra un video, dimmi chi ho davanti, dammi le ultime notizie. Sembrava l’inizio di un nuovo mondo, un mondo che preoccupa non poco i difensori della privacy, ma in effetti non è mai arrivato. Va detto che molti addetti ai lavori il de profundis lo avevano intonato subito: accanto ai tanti che dissero che “gli occhiali di Google avrebbero preso il posto dei telefonini”, altrettanti hanno avvertito subito non sarebbero serviti a nulla perché nessuno voleva andare in giro vestito come un cyborg impaurendo i vicini e quindi nessuno li avrebbe comprati. Un anno fa lo disse anche il grande capo di Apple, Tim Cook, ma la sua osservazione ricordava, a ruoli invertiti, quella celebre e infausta del numero uno di Microsoft Steve Ballmer a proposito dell’iPhone appena presentato da Steve Jobs: “Sarà un prodotto di nicchia”, disse accompagnando la frase con una di quelle sue leggendarie risate che sembrano tuoni. Beh, ancora se ne pente.

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Internazionale tenta la strada del quotidiano online

internazionaleSta per uscire il nuovo sito di Internazionale, un vero quotidiano online. il direttore di Internazionale Giovanni De Mauro presenta il progetto

Ci sono voluti vent’anni, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Sarà il quotidiano di Internazionale. Sul web l’informazione in tempo reale, sulla carta, come sempre, l’approfondimento. È solo l’inizio di un progetto più ampio e lungo. Ci lavoriamo da due anni. Internazionale è stato uno dei primi giornali italiani ad andare online, nel dicembre del 1994. Ma non avevamo mai davvero capito quale potesse essere il ruolo del nostro sito. Semplice vetrina del settimanale? Luogo d’incontro per lettrici e lettori? Spazio di approfondimento? Niente ci convinceva fino in fondo. Finché ci siamo resi conto che in Germania i principali siti d’informazione non sono quelli dei quotidiani, ma quelli di due settimanali, Die Zeit e Der Spiegel. Abbiamo capito che niente impedisce ai newsmagazine di offrire sul web notizie in tempo reale. Così abbiamo deciso di fare un sito d’informazione.

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