150 amici virtuali possono bastare

Via Repubblica Centocinquanta, né più né meno. Questo è il numero di amicizie che il cervello di una persona è in grado di gestire su Facebook. Il “tetto” di legami virtuali possibili dipende dalla dimensione della neocorteccia, cioè la parte del cervello usata per elaborare il pensiero cosciente e il linguaggio, che ha un limite … Leggi tutto

Garamond propone l’ebook con prezzo fai da te

Garamond propone un nuovo modo di “fare prezo” sui libri, meglio sugli ebook. Il libro Insegnare e apprendere con gli ebook, L’evoluzione della tecnologia del libro e i nuovi scenari educativi ha un prezzo che sarà l’acquirente stesso a deciderlo. Si legge sul sito: Puoi leggere e scaricare gratuitamente l’estratto del nuovo ebook di Mario … Leggi tutto

Un paese ci vuole

Giacomo Dotta su Webnews

Il mio paese è piccolo. Ci si conosce un po’ tutti. Con qualcuno si hanno rapporti veri, con altri ci si sente ogni tanto, altri li si incontra per caso, altri ancora sono semplici conoscenti. Più o meno siamo tutti vicini, viviamo gli stessi luoghi, parliamo delle stesse cose e questo ci accomuna. Se ti chiedono “conosci Tizio?”, finisce che rispondi sempre “sì sì, è un mio amico”. Anche se non è vero. Ma in certe realtà o sei amico, o sei nemico, e quindi tanto vale identificarsi come amici finché qualcosa non motivi il contrario.

Nel mio paese siamo in pochi, tutto sommato, e la cerchia è comunque piccola. Le strade e i punti di riferimento sono gli stessi, i fatti sono sempre i medesimi, e questo ci offre un codice condiviso con cui scambiare le nostre opinioni. Ci si incrocia sovente. A volte si vedono gli altri solo da lontano, o magari solo in qualche occasione pubblica, ma il contatto rimane comunque vivo non appena uno muove un piede per strada e mostra così la propria presenza agli altri.

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Riflessioni sparse sul futuro dei media cartacei e digitali

Via Massimo Cavazzini

a Milano si è tenuto un incontro, organizzato da The Ruling Companies, sul futuro dell’informazione. “I giornali di carta e l’informazione su Internet: confronto e prospettive” il titolo, relatori Marco Tosi di Icon Medialab, Giuseppe Minoia di Eurisko, Claudio Giua Gruppo Espresso, Paolo Panerai di Class Editori, Luca De Biase de Il Sole 24 Ore e Marco Pratellesi di Corriere della Sera. In sintesi questi gli interventi a beneficio di chi non c’era :)

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Un Ipad Malinconico

Franco Abruzzo riporta una intervista al Carlo Malinconico presidente Fieg

Come si stanno preparando i giornali per sbarcare sull’iPad?
L’arma più efficace che abbiamo è senza dubbio la qualità. Proprio leggendo in questi giorni, su vari quotidiani, il livello degli approfondimenti e delle inchieste sul lancio del nuovo computer di Apple, uno su tutti l’intervento su l’Unità firmato Serge Latouche, mi sono convinto che questa sfida si può vincere.
Si vince anche lasciando le notizie gratuite sul web?
No, in qualche modo, quella qualità, quel livello di ricerca e accuratezza che si richiede ai giornali deve essere remunerato.
Come?
Magari proprio con le modalità dell’Apple Store con cui tanti produttori di musica stanno vincendo la battaglia contro la pirateria, oppure con una tesserina prepagata a scalare che riunisca i servizi di tutti i principali siti internet di notizie.
La pubblicità ancora non basta?
Ancora no, per ora è una prospettiva, interessante, ma ancora non pienamente sviluppata.
Ma un giorno si rinuncerà alla carta?

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Go!WebDesig il 6 febbraio a Milano

Go!WebDesign è il primo Workshop Italiano dedicato al WebDesign 2.0, organizzato dal geniale e multiforme JuliusDesign. Durante l’evento è possibile  approfondire le proprie nozioni e la propria figura professionale nel campo del design. Il Programma del workshop La prima edizione di Go!WebDesign fa parte del programma ufficiale del WebDesign International Festival.

Telecom e Pirelli patteggiano ed escono dal caso Tavaroli

Via Corriere

Centomila euro di profitto del reato, 400.000 di sanzione pecuniaria, 750.000 a titolo di risarcimento del danno a tre ministeri, più i circa 3.000 euro di offerta-standard ai dipendenti schedati al momento dell’assunzione (circa 4,8 milioni): su questa base, complessivamente intorno ai 7 milioni e mezzo di euro, sia Telecom sia Pirelli hanno ottenuto dalla Procura di Milano il consenso all’accordo che, depositato sabato mattina negli uffici deserti per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, farà uscire le due aziende dall’udienza preliminare sul dossieraggio illecito praticato dalla divisione Security negli anni in cui la guidava Giuliano Tavaroli, tra i primi a chiedere già mesi fa di patteggiare 4 anni e mezzo.

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