Per Brunetta l’iPad non distruggerà i libri

Siamo tutti più tranquilli (via Affari Italiani) “L’iPad non distruggera’ i libri”. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione e innovazione, Renato Brunetta, all’Aquila per la cerimonia di consegna finale dei libri distribuiti dalla fondazione Marilena Ferrari in 700 scuole italiane. “Viva l’iPad – ha commentato – che certamente e’ il nostro futuro, ma … Leggi tutto

Leggerlo sul telefonino

Raffaele Mastrolonardo prova a informarsi solo con il cellulare

Se il quotidiano di carta è la preghiera mattutina dell’uomo moderno cosa succede quando va sul telefonino? Per trovare una risposta abbiamo escluso tutte le altre fonti e per una settimana ci siamo informati solo sul piccolissimo schermo. Tra stupore e claustrofobia, diario di una cavia delle news mobili

Niente tv, niente giornali, radio manco a parlarne. Quanto al web, non è così facile, ma alla fine anche quello, con alcune eccezioni, è stato escluso. Nessun dubbio invece per le riviste (assolutamente no), mentre sul fronte locandine un po’ di tolleranza si è rivelata necessaria: tapparsi gli occhi nelle vicinanze di ogni edicola è difficile se si è distratti e pericoloso se si cammina sul marciapiede stretto di una strada trafficata. Discorso analogo per le radio nei supermercati: talvolta trasmettono giornali radio e che si fa, ci si tappa le orecchie? Improbabile, soprattutto se è il tuo turno alla cassa. Via libera infine a qualche segnalazione arrivata da email (come si fa ad ignorarle?). Per il resto, solo telefonino.

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Il giornalismo e le aspettative dei giovani

Via LSDI Di ritorno da Perugia, dove è stato ovviamente colpito dalle aspettative che circolavano fra le “centinaia di ragazzi, fra i 20 e i 30 anni, che vivono il giornalismo come un valore civile e vogliono praticare la professione”*, Vittorio Zambardino è preoccupato (Scene digitali ) dal “costo sociale rappresentato dal lasciar fuori dalla … Leggi tutto

Lo sporco che cola del giornalismo italiano

Sarebbe importante che si iniziassero a fare i nomi degli stfuttatori, che sono ad oggi molto più frequenti nei media tradizonali e che spesso restano impuniti per le omertà di giornalisti o sindacalisti complici. E così la credibilità di giornalisti ed editori finisce ai minimi storici. Si potrebbe dire l’omicidio di massa per ingordigia del sistema dell’informazione italiana. Via Larepubblicaceglistagisti

Ho 26 anni e il giornalismo è la mia grande passione: compro cinque-sei quotidiani ogni giorno, leggo di tutto e mi informo su qualsiasi argomento. Se potessi lavorare per Report vedrei avverarsi un sogno. Per diventare pubblicista, ho accettato di pagarmi da sola i contributi scrivendo per un blog online con incarichi da freelance ufficialmente retribuiti. In realtà, il mio direttore mi rilascia le ritenute d’acconto e io gli restituisco i soldi in contanti. Ovviamente non ho nessuna retribuzione: di fatto, pago in tasse circa 160 euro ogni sei mesi e in più lavoro gratuitamente per scrivere gli 80 articoli in 2 anni richiesti dall’Ordine del Lazio

Come sono arrivata a questo punto? La mia storia è semplice: mi sono laureata nel 2007 alla facoltà di Scienze umanistiche della Sapienza di Roma. Avevo già in mente l’obiettivo del giornalismo, ma ho voluto evitare la laurea in scienze delle comunicazioni perché è considerata un po’ un “parcheggio” e perché qui a Roma c’erano già migliaia e migliaia di iscritti con lezioni tenute nei cinema. I miei sono della provincia, quindi ho anche i problemi e le spese di chi vive fuori sede. Dopo la laurea mi sono messa in cerca di annunci da parte di giornali disposti a pagare le ritenute d’acconto per diventare pubblicista. Ho trovato soltanto un quotidiano che però non pagava gli articoli, neanche in nero: ne ho approfittato per fare più o meno un anno di pratica in redazione, a titolo totalmente gratuito, e nel frattempo mi sono cercata uno stage. Sono stata tirocinante in una grande emittente televisiva per circa 6 mesi, dove mi sono occupata dell’ufficio stampa di una trasmissione d’informazione, poi sono stata per qualche altro mese in una radio della capitale, e infine ho iniziato uno stage in un’agenzia stampa. Me ne sono andata subito, però, perché ormai avevo capito l’andazzo ed ero proprio stufa: anche qui facevano moltissima leva sul lavoro dei ragazzi, chiedendoci di lavorare per nove ore al giorno, il tutto senza nessuna retribuzione o rimborso spesa, neanche i ticket per la mensa.

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Ijf10 batte Eyjafjoll

Dal sito del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia Si è conclusa la quarta edizione del Festival Internazionale del Giornalismo con oltre 35.000 presenze. Un’edizione che è stata capace di resistere alle problematiche logistiche create dalla nube islandese. In pochi giorni è stato necessario rivedere aerei, treni, taxi e sistemazioni della maggior parte degli ospiti … Leggi tutto

Insonnia da Ipad

Via Los angeles Times Apple’s iPad can do movies, music, e-mail, apps and rich Web browsing. And of course, e-books. Should Amazon just put its comparably basic e-reader, the Kindle, to sleep? Not so fast. Sleep experts say using the iPad before bed can affect sleeping habits unlike most other e-readers. The difference? Devices like … Leggi tutto

La lunga marcia per il cambiamento: il punto della situazione

Journalism Lab: decimo e ultimo evento lla fine del Journalism Lab, del Mediacamp e dello stesso Festival del giornalismo un incontro per fare un bliancio dello stato dell’informazione e del giornalismo. per cercare di prevedere, per quanto possibile, le tendenze per il futuro Carlo Felice Dalla Pasqua, Il Gazzettino;  Alessio Jacona blogger e giornalista;  Gabriele … Leggi tutto

Lo scienziato in redazione: giornalismo ambientale e scientifico, un fenomeno in crescita

Journalism Lab: nono evento Il giornalismo scientifico è un filone giornalistico che solo negli ultimi anni stra trovando larghi spazi in Italia insieme alla crescente importanza dell’informazione ambientale. Anche in un paese a cultura dominante umanistica, la divulgazione scientifica e tecnologica sta trovando nuovi spazi che richiedono rigore e competenza. Giovanni Anzidei Accademia Lincei;  Andrea … Leggi tutto

Mediacamp 2010: si parla di Crowdsourcing

Journalism Lab: L’evento clou Mediacamp: Barcamp sui media e crowdsourcing Il Mediacamp è un Barcamp dedicato alle discussioni sullo stato dei media e dell’informazione alla luce del fenomeno crowdsourcing (neologismo che pone la folla “crowd” come fonte “sourcing” di saggezza). Si parlerà quindi dello sviluppo dell’informazione, della tutela della privacy e ancora delle pontenzialità di business create dalla folla, con e tra … Leggi tutto