Più nuovissime ancora prospettive sul futuro dell’informazione

Pier Luca Santoro riapre il dibattito sulle prospettive del futuro dell’informazione Non esistono, ad oggi, modelli di business per l’editoria diversi da quelli che sin ora hanno generato ricavi per l’editoria. Se è vero, come ricorda Pasteris, che “la pubblicità resta la voce di ricavo più sensata e il modello di business più probabile” non … Leggi tutto

Mediacamp 2010 a Perugia: il 25 aprile dell’informazione

Il Festival Internazionale del Giornalismo che si svolge quest’anno a Perugia dal 21 al 25 aprile 2010 ha deciso di replicare  il successo dello scorso Mediacamp, con una edizione 2010 che si svolgerà domenica 25 aprile. Il Mediacamp 2010 fa parte del Journalism Lab del Festival,  è sponsorizzato da Liquida e patrocinato da LSDI.

Equo compenso e vantaggi poco noti dei device esterni

Stefano Quintarelli discute l’ultima gabella della SIAE e fornisce consigli per ci costruisce media player Questo il testo del simpatico favore che il Ministro Bondi ha fatto ai titolari dei diritti. … Ora c’e’ un compenso, per sua stessa definizione equilibrato, che risarcisce i titolari dei diritti per le attività che vengono fatte con dispositivi … Leggi tutto

L’aggregatore per le crisi viene dall’Africa

Via Repubblica

Tweet, post, mail, sms. Feriti intrappolati sotto le macerie, ospedali crollati, scuole rase al suolo. La rete è inondata di notizie che provengono da Haiti. Ma come renderle facilmente accessibili alle organizzazioni umanitarie e agevolare così i soccorsi? Una risposta arriva dall’Africa. Ushahidi, la piattaforma di crowdsourcing che permette di raccogliere informazioni dalla folla attraverso sms, tweets, mail, nata nel 2008 per raccontare le violenze post-elettorali in Kenya, e usata anche da Al Jazeera per la copertura dell’ultima guerra a Gaza, ha messo online una pagina dedicata alla crisi haitiana. In meno di 12 ore sono già stati raccolti quasi 3000 messaggi, in gran parte via Twitter .

What is Ushahidi? from Ushahidi on Vimeo.

Una volta verificate, le informazioni vengono visualizzate su una mappa, divise per categorie: strutture crollate, scuole e ospedali danneggiati, strade bloccate, persone intrappolate sotto le macerie, incendi e zone senza acqua potabile. La piattaforma, rilasciata in beta come applicazione open source, è scaricabile gratuitamente. (Il New York Times, secondo quanto riferisce l’Huffington post, sta cercando il modo di integrarla per seguire gli sviluppi della situazione ad Haiti).

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Il Secolo XIX si rinnova

Mentre continuano le voci di un accordo fra La Stampa e il Secolo XIX, il quotidiano genovese si rinnova (via PrimaOnline) Ai primi di febbraio il ‘Secolo XIX’ cambia formato (simile a quello del ‘Corriere della Sera’) e grafica (curata da Mario Garcia). Il quotidiano diretto da Umberto La Rocca ha anche approvato una serie … Leggi tutto

Giornalismo da pionieri nei tempi di internet

Maurizio Molinari e il suo viaggio verso il disastro di Haiti

Un piccolo charter di 21 posti noleggiato a Santo Domingo assieme alla troupe della tv Abc, al “Miami Herald” e ad alcuni giornalisti francesi. Ecco come sono arrivato a Port au Prince dal cielo, visto che il percorso via terra – circa 300 km – dalla Repubblica Domenicana e’ ostacolato da strade inagibili sul lato di Haiti e via mare il porto della capitale e’ stato seriamente danneggiato dal sisma di martedi’. La trattativa per il noleggio del charter e’ stata una sorta di bazar in versione caraibica. Arrivato all’aeroporto internazionale di Santo Domingo con il primo volo partito da New York al mattino di mercoledi’ mi sono ritrovato assieme alla troupe della Abc davanti ad una cabina telefonica per parlare con Air Caribe che, dall’altro e piu’ piccolo aeroporto di San Domingo, gestisce i charter che volano sull’isola Hispaniola che in genere si occupano di turisti.

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Nuovissime prospettive sul futuro dell’informazione

Si è aperta una nuova discussione sui temi dell’informazione on-line a partire da una felice sintesi per punti di Luca de Biase, già annotata da Marco Formento e (il giornalaio) Pier Luca Santoro. e probabilmente fra poco da altri. Il bloggante titolare decide di dire la sua, con particolare declinazione al mercato dell’informazione italiano

1. L’informazione di qualità ha valore e costa tempo o denaro. Il modo in cui viene pagata contribuisce a qualificarla: può pagarla il pubblico che compra un prodotto editoriale, la pubblicità che compra l’attenzione del pubblico, una comunità di sottoscrittori o uno stato che la finanzia.

L’informazione è un bene particolare, ma è un bene suscettibile a quelle che sono le leggi del mercato legate a domanda ed offerta, e alla distribuzione. L’evoluzione storica dei media e dei prodotti editoriali aveva staticizzato il concetto editoriale di infornazione in un oggetto cartaceo distribuito in media quotidianamente detto giornale. Il giornale veniva distribuito attraverso dei canali distributivi rigidi e soggetti a parcellizzazione. Poi è arrivata la rete che ha demolito e ricostruito dal nulla canali distributivi, ha allargato enormemente l’offerta di informazione,  ha distrutto la scala dei tempi portando tutta l’informazione al tempo reale (TV, radio, Internet) e relegando la carta stampata all’approfondimento.
Il sistema distributivo fisico italiano, molto “viscoso” è ancora un’ancora di salvezza per  il futuro degli editori cartacei. D’altra parte nessuno ha cercato ad oggi di mutarlo, evidemente sta bene così come è a editori, distributori e punti vendita. E’ come il rapporto fra concessionarie e case di produzione automobilistiche, spesso criticato, ma mai modificato seriamente.

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Esperti sporcati nel gulag degli insulti

Gianni Riotta risponde a Vittorio Zambardino Dobbiamo difendere la libertà del Web, gli accessi, l’ugualitarismo e battere le censure, vedi Cina. Ma proprio perchè il destino delle democrazie si gioca sul Web dobbiamo affermare sul Web che non c’è confusione tra bene e male, che certe idee sono giuste e altre sbagliate, che la competenza, … Leggi tutto

M’illumino di meno 2010

Venerdì 12 febbraio 2010 si celebra  la sesta edizione di  M’illumino di meno: la Giornata del Risparmio Energetico lanciata dalla popolare trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su RAI Radio 2. Dopo il successo delle scorse edizioni, con l’adesione di migliaia di ascoltatori e di intere città sia in Italia che all’estero, quest’anno l’invito a rispettare … Leggi tutto