Questa organizzazione risponde all’esigenza di integrare in modo veloce e efficace carta e digitale, per decidere se una notizia deve essere subito pubblicata sul sito web o va riservata solo alla carta, per coordinare il lavoro di giornalisti che sono chiamati a misurarsi non più soltanto con la parola scritta ma anche con le fotografie, gli audio e i video.
Ecco perché a coordinare tutta l’attività digitale della redazione, nella sua nuova veste di «Digital Editor», ci sarà Marco Bardazzi. Il «Web Editor» sarà Dario Corradino, cui farà capo il sito lastampa.it, che ha triplicato i suoi lettori negli ultimi 30 mesi e che proprio da questa settimana comincia ad arricchirsi anche delle edizioni provinciali: Cuneo è la prima, le altre seguiranno nelle prossime settimane.
Media
I furbetti dello stato di crisi e il futuro difficile dell’INPGI
Lettera 43 esamina la crisi dei quotidiani e il difficilissimo futuro dell’INPGI
Dal 2009 a oggi sono state 37 le aziende editoriali a cui il ministero del Lavoro ha riconosciuto lo stato di crisi, concedendo di mandare in prepensionamento 591 dipendenti e1.210 giornalisti in cassa integrazione straordinaria e di applicare a ben 1.019 lavoratori i contratti di solidarietà.
Una cura da cavallo che non è bastata a guarire il sistema dell’informazione sempre più in difficoltà. E così anche nel 2012 lo scenario rischia di essere uguale o peggiore di quello del 2011: serrate, redazioni decimate dalle ristrutturazioni, ricavi della pubblicità in continuo calo, blocco del turn over, aumento del precariato. E altri stati di crisi: Rcs periodici oltre a dover assorbire i giornalisti di City, ha già firmato l’accordo per altri 22 prepensionamenti, Il giornale di Sicilia ne ha chiesti 11, Il Sole 24 Ore e Radiocor hanno attivato i contratti di solidarietà, che a breve saranno applicati anche a Radio24 e alle Guide del Sole.
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Cane non mangia cane e un miliardo di sussidi inutili e clientelari all’editoria
Dagospia analizza sapientemente il mondo dell’editoria italia e l’atteggiamento di molti giornalisti che nasce dalla sidrome Nimby dei giornalisti italiani
“Su un punto la tranquillizzo: i contributi pubblici ai giornali indipendenti come il nostro sono oggi (per fortuna) inesistenti. I nostri stipendi ce li pagano lettori e inserzionisti”. L’impudica rispostina di Sergio Rizzo (“contributi inesistenti”) appariva sotto la lettera di un ingenuo deputato, Silvano Moffa, che si lagnava per la campagna anti parlamentari del Corrierone. Per altro, meritevole. Nonostante le omissioni. Si tratta presidente della Commissione lavoro della Camera che una volta ricevuti i pesci in faccia dal Corriere, si troverà nell’aula di Montecitorio a votare l’ennesima proroga milionaria ai Signori dell’editoria. Almeno fino al 2014, secondo la promessa di Monti.
Una missiva garbata e argomentata in cui il povero Moffa, en passant, ricordava al Gabibbo (impunito) i contributi pubblici versati all’editoria (un miliardo di euro annui) con cui anche i giornalisti arrotondano lo stipendio.
Magari turandosi il naso o ignorandone addirittura la puzza (di provenienza).
Ma i professionisti dell’Anti casta sono fatti così. Moralisti à la carte.Tant’è che al momento di andare al “mercatino delle pulci” (altrui) non guardano mai cosa si vende (di guasto) sulle proprie bancarelle dove acquistano per mangiare. E fanno finta di non vedere che da molto tempo i grandi giornali (Corriere, Repubblica, Stampa etc) sono in mano ai Poteri marci.
Future12: la tua idea in 12 minuti al festival del giornalismo di Perugia
Il Festival Internazionale del Giornalismo inaugura quest’anno Future12: la tua idea in 12 minuti. Uno spazio dedicato alla scoperta e alla presentazione di nuove iniziative nel campo dei media, dai social media alle news apps fino ai progetti di ricerca mediatici.
Future12, curato e moderato da Luca Contie Johanna Vehkoo, sarà strutturato in 3 presentazioni consecutive seguite da 15 minuti di ‘domande e risposte’ tra il pubblico e i presentatori. Questa serie sarà ripetuta 4 volte per un totale di 12 presentazioni nelle 4 ore di durata dell’evento, che si terrà sabato 28 aprile.
Le presentazioni dovranno essere in inglese o in italiano. Tutte le presentazioni saranno trasmesse sulla webtv del Festival ed i progetti selezionati saranno pubblicati sul sito www.festivaldelgiornalismo.com e www.journalismfestival.com. Inoltre gli autori dei progetti di particolare interesse per l’organizzazione del festival saranno invitati come speaker nell’ambito dell’edizione 2013.
Un appello al Direttore Generale della RAI, per la dignità delle donne in televisione (e non solo)
L’Associazione Pulitzer lancia un appello per la tutela della dignità delle donne nei media e in Rai in particolare.
Gentile Direttrice generale della RAI Lorenza Lei, Le scriviamo per il Suo ruolo istituzionale di Direttore generale dalla RAI ma, ancora prima e soprattutto, in qualità di Donna.
Il 25 gennaio 2012 al TG1 delle 20.00 è stato trasmesso un servizio giornalistico offensivo e umiliante nei confronti di tutte le donne italiane e dei cittadini che pagano il canone per ricevere un servizio pubblico. Stiamo parlando del servizio realizzato dal giornalista Vincenzo Mollica dal titolo “La donna dell’Ariston” nel quale Gianni Morandi e Rocco Papaleo presentano Ivana Mrazova, la valletta della prossima edizione del Festival di Sanremo. Nel vederlo – è inserito in calce alla presente – si renderà conto che si tratta non solo di un pessimo esempio di informazione televisiva, ma di un vero e proprio schiaffo alla dignità delle donne.
Nulla resterà impunito: l’informazione online fatta da dilettanti secondo i graduati Odg
Il segretario dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Paolo Girola esprime nel 2012 queste alte espressioni sul tema del giornalismo digitale: Il complesso dell’informazione locale è insidiato da una gran massa di informazione online: internet, social network. Un’informazione che non da reddito, che diventa sostituiva, che molto spesso devo dirlo è un’informazione fatta da dilettanti di … Leggi tutto
Serve un difensore civico dell’ informazione ?
Via LSDI Un difensore dell’informazione a garanzia dei cittadini, sul modello del difensore civico. E’ una delle proposte emerse nel corso dell’ incontro su ‘’Informazione e pubblicità, relazioni pericolose?’’ che si è tenuto venerdì mattina al Circolo della stampa di Milano in occasione della presentazione della Ricerca realizzata dal gruppo di lavoro su ‘’Qualità dell’ … Leggi tutto
Per arrivare a una riforma seria degli ordini professionali compreso quello dei giornalisti
Il decreto sulle liberalizzazioni contiene interventi significativi che potrebbero modernizzare i servizi professionali in maniera incisiva. Il difetto è che non modificano la struttura istituzionale del settore. Le categorie interessate potrebbero così utilizzare il principio di autoregolamentazione per neutralizzarne gli effetti. Una riforma efficace dovrebbe impedire che l’esame di abilitazione sia gestito dagli stessi professionisti che saranno i diretti concorrenti dei candidati promossi. E allargare la composizione degli organi dirigenziali degli ordini. Il decreto sulle liberalizzazioni varato sabato dal governo contiene, per la parte che riguarda i servizi professionali, interventi molto significativi che hanno certamente il potenziale di modernizzare il settore in maniera incisiva. Sono interventi che nessun governo era mai riuscito a introdurre in modo così esteso.
Non si può però non rilevare che non si tratta di interventi strutturali, destinati cioè a modificare la struttura istituzionale del settore. Di conseguenza, esiste il rischio non troppo remoto che le categorie interessate possano reagire a queste riforme utilizzando le molte leve offerte loro dal principio di autoregolamentazione riuscendo a neutralizzarne gli effetti.
A noi Schettino a voi Auschwitz
Per celebrare il giorno della memoria il Giornale si esibisce in una prima pagina terrificante
In primavera incontro nazionale a Firenze sul Giornalismo digitale
Via Sito AST Un seminario nazionale sull’ evoluzione del giornalismo online da tenersi a Firenze in primavera. E’ questa una delle proposte emerse dalla riunione del gruppo DiGiTi (Giornalisti digitali toscani) che si è svolta ieri sera (23 gennaio) nella sede dell’ Associazione stampa Toscana. L’ incontro dovrebbe segnare il lancio su scala nazionale dell’ esperienza … Leggi tutto
L’Italia al posto numero 61 nella classifica della libertà di stampa
Parlare sempre di Berlusconi non è un alibi per nascondere altri mali profondi del sistema dell’informazione italiano Via RaiNews 24 Il 2011 è stato un anno grigio per la libertà di stampa e per il lavoro dei giornalisti nei 179 Paesi del mondo, secondo l’ultimo rapporto di Reporter senza Frontiere, reso noto oggi. Il rapporto … Leggi tutto