Quale destino per i pubblicisti ? (non solo in Piemonte)

Via QP Mercoledì 11 gennaio, alle 21, al Circolo della Stampa Sporting, in corso Agnelli 45 a Torino, nella Sala delle Carte al primo piano, si svolgerà un incontro autoconvocato tra i giornalisti pubblicisti piemontesi per discutere della riforma degli ordini professionali. Sono stati invitati i vertici dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte e dell’Associazione Stampa … Leggi tutto

Delle dimissioni Malinconiche

Via Corriere.it Il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti ha ricevuto questa mattina a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del consiglio per l’editoria, Carlo Malinconico. Il sottosegretario si è dimesso perchè avrebbe soggiornato in un albergo lussuoso a spese di un imprenditore della «cricca», secondo la ricostruzione degli inquirenti pubblicata su alcuni giornali. … Leggi tutto

Alla ricerca di nuovi Eretici Digitali

Gli autori del libro Eretici digitali e gli organizzatori del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia indicono la terza edizione del premio giornalistico Eretici digitali. Il premio prenderà in esame inchieste giornalistiche che fanno un uso innovativo di Internet e sono pubblicate online. Saranno selezionati progetti che si distinguono per originalità, documentazione e approfondimento. Possono … Leggi tutto

Una cricca Malinconica

Via il Fatto Quotidiano

Quando si è visto arrivare il programma delle ferie di Carlo Malinconico per il 2008 Roberto Sciò, patron di uno degli alberghi più belli e cari d’Italia, Il Pellicano di Porto Ercole, nonché padre della più famosa stellina di Non è la Rai Yvonne, sbotta: “Ho visto il fax ci mancava poco che svengo”. Sciò ne ha viste tante nel suo Relais & Chateaux 5 stelle con terrazza sul più bel tramonto del Tirreno, e ride: “Francesco ma che te lo sei adottato il professore?” E poi “Ma che stai costruendo un grattacielo da qualche parte?”….. “e mi auguro che sia veramente foriero tutto questo tuo… (e ride)”. Piscicelli imbarazzato ride anche lui: “Fa parte dei giochi, che vuoi fare? Di qualsiasi colore essi siano poi”.

Il Fatto, pubblica oggi l’elenco che stava facendo svenire Sciò e l’informativa dei Carabinieri del Ros del 7 giugno 2010 sulle vacanze al Pellicano dalla quale risulta una verità incompatibile con il ruolo di Malinconico. Il Ros di Firenze ha passato ore ad ascoltare le intercettazioni telefoniche e ad acquisire le ricevute dell’hotel. La conclusione è netta: “E’ stato rilevato, in sintesi che, tra il 2007 e il 2008, il professor Carlo Malinconico ha soggiornato più volte presso la struttura alberghiera Il Pellicano, e le relative spese quantificate in complessivi euro 19. 876, 00 sono state pagate, con varie modalità, di seguito specificate, da Piscicelli Francesco Maria”.

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Il Kindle Italiano

Via Cose Digitali e Nomadi Feltrinelli ha presentato prima di Natale il suo reader per ebook: il Cybook Odissey la Feltrinelli Edition, il primo ebook reader con il negozio la Feltrinelli completamente integrato. L’abbiamo provato per un po’ di giorni. Si tratta di una versione personalizzata dell’ereader prodotto dalla francese Booken. È dotato di un … Leggi tutto

La storia di LSDI diventa una tesi

Bravini questi tipi di LSDI :-))) Sviluppi e problemi dell’ informazione e della professione giornalistica analizzati anche attraverso l’ esperienza di Lsdi nella tesi con cui una studentessa croata si è  laureata in Scienze della Comunicazione sociale all’ Università Pontificia Salesiana di Roma e che qui pubblichiamo – ‘’IL GIORNALISMO NELL’ ERA WIKI. Dall’informazione partecipata … Leggi tutto

Un problema serio di information overload: Too big to know

Via Salon The last two decades have completely transformed the way we know. Thanks to the rise of the Internet,  information is far more accessible than ever before. It’s more connected to other pieces of information and more open to debate. Organizations — and even governmental projects like Data.gov — are putting more previously inaccessible … Leggi tutto

Pubblicisti brava gente – update

Franco Abruzzo nota che qualcosa non quadra nell’intervento del presidente ODG sulla questione dei pubblicisti

Chi ha frequentato le facoltà di giurisprudenza o di Scienze politiche sostiene nel primo anno l’esame di Diritto costituzionale o di Diritto pubblico e, quindi, sa perfettamente che le leggi hanno un cappello che guida la lettura di tutto l’articolato. Questo principio è stato rispettato dal Governo Berlusconi quando ha varato il dl 138/2001 convertito dal Parlamento con la legge 148/2001. Questa legge è importante perché contiene un articolo 3, comma 5, che disegna la più radicale riforma degli ordinamenti professionali dopo 30 anni di dibattito. Va letto in simbiosi con le direttive comunitarie che dal 1988 in poi richiedono ai professionisti una laurea almeno triennale e un “esame attitudinale” (equivalente al nostro esame di Stato previsto dall’articolo 33, V comma, della Costituzione, per “l’abilitazione all’esercizio professionale”). E’ altresì noto che le direttive comunitarie prevalgano sulla normativa interna o nazionale. Per quanto riguarda l’Ordine dei giornalisti l’Europa ne ha previsto la legittimità (in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=5828) al pari della Corte costituzionale (sentenza 11/1968 in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=5813).

Oggi Enzo Iacopino, con un lunghissimo articolo, omissivo in alcune parti essenziali, tenta di dimostrare che i dl 138, 183 e 201/2011 non parlano dell’esame di stato e scrive testualmente nell’articolo pubblicato qui sotto: “La legge in vigore prevede l’abrogazione delle norme esistenti solo nelle parti che sono in conflitto con le lettere da a) a g) dell’articolo 33 (?, ndr) comma 5. Il legislatore non ha scritto, ad esempio, che vengono abrogate le norme che siano in contrasto con quanto previsto dall’articolo 33 (?, ndr) comma 5 fino alla lettera g) compresa. Ma solo con quanto dettato dalle lettere da a) a g). Il primo capoverso del comma 5, dunque, non è richiamato: era questo che faceva riferimento all’esame di Stato ed è questo che aveva indotto i colleghi pubblicisti ad una ribellione sacrosanta, che ho cercato di rappresentare al presidente Monti, pubblicamente nel corso della conferenza stampa e, sia pur brevemente, in privato”. Ma cosa dice il preambolo/premessa denominato “comma 5”? Eccone il testo:

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La questione dei pubblicisti for dummies

In modo tale che i normali cittadini siano informati su quello che accade nell’informazione italiana.

Ora che il premier Monti ha ricevuto il tesserino da giornalista, chissà se sarà più sensibile al tema. Secondo una norma contenuta nella “manovra Salva Italia” del suo governo da settembre 2012 l’albo dei giornalisti pubblicisti potrebbe infatti essere abolito. Un provvedimento che se andasse in porto rappresenterebbe una rivoluzione per il mondo dell’informazione. La proposta di Monti in realtà non è una novità, ma una nuova norma che recepisce le direttive europee sulle professioni redatta già in passato da Berlusconi e confermata da questo governo. La norma che compare al punto “Riforma degli ordini professionali”, prevede infatti l’annullamento della distinzione tra giornalisti pubblicisti e professionisti. Il comma 5 dell’art 3 dl 138/2011 prevede che l’accesso a tutte le professioni intellettuali sia vincolato al superamento dell’esame di Stato previsto dalla Costituzione. Risultato, chi non avrà conseguito il praticantato e sostenuto la prova di idoneità per accedere all’albo dei professionisti entro il prossimo settembre potrebbe non aver diritto a svolgere regolarmente il proprio lavoro.

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Dare il culone per salvare i titoli della culona

Premesso che il bloggante sarebbe favorevole a un ordine dei giornalisti non riformato, ma completamente rivoluzionato e ripulito di delinquenti e approfittatori nonchè servi, un ordine con la O maiuscula che non abbia bisogno di dare tessere onorarie al presidente del consiglio, ma che nella credibilità dei suoi iscritti trovi la sua dignità … E … Leggi tutto