La circolare 1305 del ministero dell’Interno che vieta l’accesso ai giornalisti nei centri per migranti è “un bavaglio inaccettabile” per tutta la stampa italiana. Ne è certo Roberto Natale, presidente del sindacato di giornalisti italiani, la Fnsi. Dal 1° aprile la disposizione firmata dal ministro Roberto Maroni consente l’ingresso nei Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e nelle strutture di detenzione (Cie, centri di identificazione e di espulsione) “esclusivamente” a soggetti pubblici, come organismi internazionali quali Oim, Cri, Amnesty International, Caritas, e ad individui singoli, come parlamentari europei, deputati e senatori della Repubblica e consiglieri regionali. “Chiediamo ufficialmente al ministero che questi immotivati restringimenti vengano rimossi – ha detto Roberto Natale – l’accesso è stato ristretto per impedire all’informazione di fare il suo mestiere. Le disposizioni sine die non sono da paese civile”.
Gli episodi di respingimento dei cronisti. In forza di questa disposizione del Viminale, la prefettura di Roma ha negato l’ingresso nel Cie di Ponte Galeria, oggetto di denunce delle associazioni umanitarie per abusi e violazioni dei diritti. Da Crotone è arrivato il diniego per visitare il Cara di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (Kr), una struttura militarizzata in un’ex base dell’aeronautica con una capienza di quasi 1500 posti. Prima dell’apertura del mega campo di Mineo
Santoro lascia la RAI
via Reuters Michele Santoro ha risolto il rapporto di lavoro con la Rai, ha annunciato oggi la stessa azienda pubblica radio-tv in un comunicato, e la trasmissione “Annozero” non andrà più in onda, almeno sulle reti pubbliche, hanno detto due fonti vicine alla materia. La Rai e il giornalista tv hanno “hanno inteso definire transattivamente … Leggi tutto