La Busi sempre più infuriata

Via Repubblica.it Maria Luisa Busi rinuncia alla conduzione del Tg1. Lo scrive lei stessa in una lettera 1 affissa stamattina nella bacheca della redazione. Tre cartelle e mezzo per spiegare che non si riconosce più nella testata, e per dire che come un giornalista ha come unico strumento per decidere di difendere le sue prerogative … Leggi tutto

Ordine dei Giornalisti 2010: qualche riflessione pre elettorale

Abbiamo cercato di fare un po’ di trasparenza per capire e far capire chi siano i potenziali candidati per le Elezioni dell Ordine dei Giornalisti Piemontesi. Domani ci saranno le votazioni. Che serve per salvare il giornalismo piemontese ? Qualche spunto di riflessione per capire.

  • I giornalisti sono sempre più un mondo diverso e sfaccettato che solo nel confronto, e ben venga nello scontro, possono trovare un futuro. Cercare soluzioni unitarie è solo un tentativo per fare plebisciti che difendano i soliti noti.
  • Sono le elezioni di un Ordine professionale non di un sindacato: ci vuole onestà umana e intellettuale per salvare una professione vilipesa dai suoi stessi iscritti e per salvare l’informazione in Italia. Si tratta di comprendere e fare propria l’appartenenza ad un un ordine professionale non di avere un tesserino da giornalista.

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Ipad in Italia: work in progress su Itunes

Via Macity

Apple questa sera ha aperto le porte dell’iBookstore italiano. Il negozio on line per la vendita di libri elettronici è poco più che di una sorta di dichiarazione di intenti; sugli scaffali sono infatti presenti pochissimi libri, essenzialmente classici (Robinson Crusoe, I Tre moschettieri, Ivanhoe tra gli altri) parte del progetto Gutemberg e nessuno di questi in Italiano, ma nonostante questo si tratta di un importante passaggio.

La ragione per cui Apple, dopo avere modificato ieri le condizioni di vendita di iTunes store per includere i servizi di iBookstore, ha deciso di dare il via al servizio anche nel nostro paese (oltre che in diversi altri dove iPad sarà disponibile dal 28) ha finalità essenzialmente dimostrative; da una parte viene presentata una delle funzionalità chiave di iPad e dall’altra si sollecitano gli editori a prendere in considerazione le potenzialità del dispostivo.

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SKY chiederà un intervento a tutte le Autorità internazionali sul ddl anti intercettazioni

Dal sito di Sky Tg 24

Sky Italia accoglie con grande preoccupazione le norme previste dal disegno di legge sulle intercettazioni approvate ieri dalla Commissione Giustizia del Senato. Queste norme rappresentano un grave attacco alla libertà di stampa e di espressione, ma soprattutto costituirebbero una grande anomalia a livello europeo. Per questo motivo SKY, editore di SKY TG24 e di questo giornale online, chiederà un intervento a tutte le Autorità internazionali competenti, anche ricorrendo presso la Corte europea dei diritti dell’Uomo.

Il diritto a un’informazione completa è un diritto irrinunciabile per ogni cittadino, ma è anche un dovere fondamentale per ogni editore. Per questo motivo SKY TG24 e SKY.IT, che in questi anni hanno sempre cercato di compiere la propria missione con la massima professionalità e imparzialità, continueranno a lavorare avendo come unico scopo quello di fornire ai cittadini un’informazione obiettiva e più completa possibile.

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Arriva la Google tv

Dal blog di Google (le specifiche per creare conteuti per Google TV)

Google TV is a new experience for television that combines the TV that you already know with the freedom and power of the Internet. With Google Chrome built in, you can access all of your favorite websites and easily move between television and the web. This opens up your TV from a few hundred channels to millions of channels of entertainment across TV and the web. Your television is also no longer confined to showing just video. With the entire Internet in your living room, your TV becomes more than a TV — it can be a photo slideshow viewer, a gaming console, a music player and much more.

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Nuove forme organizzative del lavoro giornalistico

Via il Barbiere della Sera

La contestata vicenda dei prepensionamenti “forzati” porta però ad altre interessanti conclusioni sulla nuova forma di organizzazione del lavoro che si sta creando a Repubblica, e che potrebbe presto applicarsi ad altre testate. Un nucleo di colleghi relativamente giovani e poco costosi, preferibilmente quarantenni, sta prendendo in mano le redini della macchina. Mentre gli ex, grazie ai contratti di collaborazione, in molti casi possono svolgere un ruolo importante di copertura qualificata delle notizie, soprattutto laddove ci vuole una certa esperienza, conoscenza dei settori e frequentazione delle persone.

In altre parole, Repubblica sta creando un “apparato giornalistico esterno”, poco pagato perché “protetto” da un minimo pensionistico ma anche molto efficiente e preparato, e facilmente utilizzabile perché si è formato in azienda.

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