See you on Tv

Giacomo Dotta su Webnews Intel, Google ed altri stanno per presentare una propria televisione che, presumibilmente basata su Android, porterà definitivamente il computing sullo schermo televisivo. Skype, nel frattempo, annuncia una partnership con Panasonic per portare il client sulle tv VIERA ove la presenza di una webcam permette conversazioni di sicuro impatto grazie alla connessione … Leggi tutto

Crescono Gazzetta dello Sport e Giornale. Tonfo di Libero

Via Affari Italiani Il Corriere della Sera frena le perdite ad aprile: in base ai dati comunicati dagli editori alla Fieg (ed elaborati dal quotidiano Italia Oggi), l’ammiraglia di Rcs è calata nella diffusione dell’8,5% rispetto allo stesso mese del 2009, per la prima volta una flessione in singola cifra dall’inizio dell’anno, quando l’aumento del … Leggi tutto

Che la battaglia per un paese civile ora cominci

Via l’Espresso Se solo la legge fosse passata qualche mese fa, Claudio Scajola se ne starebbe ancora nella sua casa davanti al Colosseo ad aspettare l’auto blu che lo porta al ministero. Invece è tornato in Liguria, chiuso in casa e ormai fuori dalla politica. Le notizie uscite sui giornali – e non solo quelli … Leggi tutto

Su Quartarete si parla di Facebook e social network

Mercoledì 19 maggio dalle ore 21.00 alle 22.30 circa andrà in onda in diretta su Quartarete una puntata di Balon la trasmissione di Patrizia Corgnati sul tema Fenomeno Facebook. Si discuterà di social network con particolare riferimento a Facebook: implicazioni sociali, psicologiche, prospettive in termini di comunicazione e future applicazioni.

Ospiti della trasmissione:  Sara Monaci, Samuele Camatari, Tin Hang Liu,  Claudia Biscione,  Ennio Martignago,  e Cristiano Tassinari.

Qui la diretta in streaming

Se volete dire la vostra sul tema, fare domande o proporre esperienze potete commentare questo post o farvi un giro su Facebook o Friendfeed

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L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, precario (e sottopagato)

Via Francesca Ferrara

Un blog, Il lavoro nobilita il portafoglio, fonte degli annunci di lavoro con remunerazioni non a norma e cinque fogli, che denunciano, regione per regione, la condizione economica in cui versa lo status del collaboratore.

“Vergogna” e “ResponsaBilità” sono le due parole, in nome della Libertà di Stampa e della Dignità professionale, emerse stamane al tavolo di confronto a cui hanno partecipato il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni e l’On. Antonio Borghesi dell’IdV.

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Ipad poco taumaturgico per gli editori

Via Tiziano Caviglia Se iPad è una rivoluzione e lo sarà sempre di più per gli e-book e le copie digitali (o meglio i contenuti ottimizzati) di riviste e quotidiani grazie alle potenzialità che mettere in campo, è impensabile concepirlo come deus ex machina che risollevi il disastrato settore dell’editoria senza prima ripensare il modello … Leggi tutto

Stare con chi sta fuori e rischia di vivere fino in fondo la propria esclusione

Via Vittorio Zambardino Preferisco stare con chi sta fuori e rischia di vivere fino in fondo la propria esclusione, piuttosto che discutere con gli esclusori delle modalità dell’esclusione futura, magari un po’ migliorata, in mezzo a messaggi cifrati al governo perché molli il quattrino, ai colleghi “de sinistra” che se ne fottono, al sindacato che … Leggi tutto

Gli editori smascherati o quasi: si fa largo l’idea di non dare finanziamenti a quelli che fanno i furbi

Oggi è stata presentata all’Ordine Nazionale dei Giornalisti una semplice ricerca su quanto sono pagati e sfruttati i giornalisti freelance da alcune testate nazionali. La ricerca riporta i compensi lordi pagati dalle testate, quando disponibile i tempi di pagamento e il contributo statale annuale alla testata. La ricerca non riporta nessun dato relativo a testate piemontesi dove evidentemente non esistono irregolarità o molto più facilmente nessuno ha avuto il coraggio di raccontarle.

Durante la presentazione è stata rilanciata l’auspicabile idea, che deve diventare legge, che non ricevano sussidi gli editori che hanno compiuto azioni illegali di sorta per sfruttare i giornalisti.

Un bollino blu” per dire all’opinione pubblica che quelle testate rispettano il lavoro dei giornalisti. E’ la proposta che Giorgia Meloni, ministro per la Gioventù, ha lanciato nella sede dell’Ordine nazionale in occasione della presentazione della ricerca “smascheriamo gli editori”, conclusione di un precedente studio messo a punto dal gruppo dei free lance nell’aprile del 2009.

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Rai News (24) oscurata dallo switch off del digitale terrestre lombardo

Via Blitzquotidiano, La testata è diventata semplicemente Rai News

“Rainews informa che da questa mattina gli utenti non ci trovano più al Canale 42 della piattaforma digitale terrestre: ci scusiamo con gli utenti, faremo di tutto per comprendere le ragioni di questo oscuramento e di porvi rimedio”. Corradino Mineo, direttore di Rainews, commenta così la scomparsa di Rainews canale 42 della piattaforma del digitale terrestre e dal canale 506 della piattaforma Sky.

Mineo sottolinea come le “centinaia di mail pervenute al nostro sito e altrettante telefonate testimoniano che, in realtà, molti spettatori non riescono più in alcun modo a sintonizzarsi sul nostro Canale”. Da oggi il canale non si chiama più Rainews24 ma solo Rainews e che, per omologare l’intera offerta aziendale, “la Direzione Generale ha deciso di spostare il logo in alto a destra dello schermo. Il logo, purtroppo, risulta poco leggibile, mentre la nuova grafica impedisce, per il momento, di mandare in onda i flash, strumento indispensabile per una all news. Anche di questo ci scusiamo con gli utenti”, conclude Mineo.

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La piaga dei falsi corsi da giornalisti

Via l’Espresso

Diventare giornalisti in un giorno. Lo promette una locandina in bella mostra in un bar lungo la centralissima via Roma, sospesa tra i Quartieri Spagnoli e i Palazzi del potere napoletano. Prezzo modico: solo 50 euro «per le pratiche di segreteria». Ai formatori bastano – dicono loro – quelle poche ore per capire chi è più dotato, chi potrà cioè accedere al corso vero e proprio, a numero chiuso. «Un’occasione irripetibile: la mia occasione», pensa il giovane studente appena diplomato: due anni, 35 ore settimanali, teoria e pratica, soprattutto la pubblicazione degli 80 articoli per iscriversi all’albo dei pubblicisti. Tremila euro e nemmeno all-inclusive. Perché non solo non si viene pagati per i servizi pubblicati su una testata collegata alla scuola di formazione, com’è invece buona norma. Ma bisogna sborsare di tasca propria la ritenuta d’acconto, cioè le tasse da versare all’erario per dimostrare di aver percepito reddito per quelle prestazioni. Altrimenti, addio iscrizione all’Albo dei pubblicisti.  È una delle tante proposte che a Napoli offrono corsi full-immersion, semestrali o biennali ai tanti giovani che inseguono il sogno di diventare cronisti.

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Anche il Corriere arriva su Ipad

Via Corriere.it Siamo a meno undici: il 28 maggio l’iPad, la tavoletta multimediale «magica e rivoluzionaria» come l’ha definita Steve Jobs, sbarcherà in Italia, oltre che in Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Spagna, Svizzera e Gran Bretagna. E il Corriere della Sera si sta preparando con un progetto originale per sfruttare al massimo le potenzialità … Leggi tutto