Napul’e’ thinking the unthinkable

Domani matitna ci si vede nell’amata Napoli per Thinking the Unthinkable

La mattina del 3 dicembre a Napoli, a partire dalle ore 9.00, presso la storica e suggestiva sede dell’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano, Via Monte di Dio 14, giornalisti, bloggers e comunicatori si incontreranno per discutere ed analizzare i mutamenti e l’ evoluzione del giornalismo e del panorama complessivo dell’ informazione nel nostro paese in conseguenza dello sviluppo della rete internet come mezzo di comunicazione preferenziale per la diffusione delle notizie e delle informazioni.

L’ incontro, organizzato dall’ Associazione Pulitzer, non?profit, è patrocinato dal Comune di Napoli che sarà rappresentato dall’ Assessore Alfredo Ponticelli e dall’ Assostampa Campana, che interverrà con il suo Presidente, dott. Vincenzo Colimoro. Introdurrà i lavori Antonio Rossano, presidente Associazione Pulitzer.
Il Convegno è strutturato in due tavole rotonde tematiche che toccheranno gli aspetti centrali di questo mutamento.

La prima tavola rotonda, in programma alle ore 10,20, dal titolo “Giornalismo iperlocale e partecipazione” , ospiterà gli interventi di Bernardo Parrella , coordinatore per l’ Italia del progetto internazionale “Global Voices”, Francesco Piccinini , direttore per l’ Italia del progetto europeo di citizen journalism “Agoravox”, Francesca Ferrara, giornalista e coordinatrice dell’ osservatorio regionale sulle culture digitali “Sentieri Digitali”, Alessio Viscardi, giornalista direttore responsabile della testata online “Avanguardie.info”, Paolo Esposito, direttore della testata online “Caffè News”, Giuseppe Rondelli, responsabile NapoliUrbanBlog. Modera la tavola rotonda Eleonora Pantò, esperta di media digitali al CSP di Torino e responsabile comunicazione Associazione Pulitzer.

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L’insider Minzolini

Via Il Fatto Quotidiano

Sotto la lente dei commissari è finita una fantomatica offerta avanzata nel dicembre 2007 dai due fondi americani Evergreen e Thl. Ma il dossier di gran lunga più importante e delicato sul piano politico riguarda, tra gli altri, anche Silvio Berlusconi e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Tutto comincia il 27 marzo 2008 quando Minzolini, all’epoca cronista politico del quotidiano La Stampa di Torino, firmò un articolo in cui il Cavaliere annunciava una cordata made in Italy di compratori per l’Alitalia. Il governo Prodi era agli sgoccioli e mancavano solo due settimane alle elezioni politiche del 13 aprile. “La cordata esiste, eccome”, disse Berlusconi secondo Minzolini. Quelle parole ebbero l’effetto di una bomba, anche perchè l’Alitalia era uno dei temi caldi della campagna elettorale. Solo che non era vero niente. A quell’epoca non c’era nessun gruppo di investitori italiani pronti a fare un’offerta per privatizzare Alitalia, che invece era vicinissima ad essere venduta ad Air France. E fu il Cavaliere in persona a 24 ore di distanza a smentire le dichiarazioni pubblicate da La Stampa a firma Minzolini. Si tratta di “indiscrezioni o supposizioni da parte giornalistica”, si affrettò a precisare Berlusconi, che all’epoca interveniva un giorno sì e l’altro pure per difendere, diceva lui, la svendita allo straniero dell’Alitalia.

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Tre argomenti di Torino di cui si parla poco

Diego Novelli su Nuova Società

Prima ancora di far sapere come intendono debba essere la Torino del 2020 (fatto tutt’altro che trascurabile) coloro che si accingono a candidarsi alla direzione della città dovrebbero dire pubblicamente come pensano di affrontare tre questioni che consideriamo prioritarie rispetto al futuribile e cioè, bilancio, piano regolatore, città Metropolitana.

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Obituary: Mario Monicelli

Via Repubblica.it Se ne va l’ultimo grande del cinema italiano. Aveva 95 anni. Si è buttato da un balcone al quinto piano dell’ospedale romano San Giovanni, dove era ricoverato per un tumore in fase terminale.

Daily what ?

ViaNYMag With The Daily, Murdoch is doing something rare in his long career: building a media property from the ground up rather than reinventing an existing paper, as he did with the New York Post and The Wall Street Journal. He’s using the opportunity to try to craft a major new editorial voice for the … Leggi tutto

Il giorno che i giornali e le tv hanno per sempre perso una possibile centralità informativa

Massimo Razzi su Repubblica.it

I file di Wikileaks hanno gettato nello sconforto le cancellerie di tanti Paesi ma hanno anche segnato una svolta storica per l’informazione. La data del 28 novembre 2010 sarà ricordata come il giorno in cui tutto o quasi si spostò, si svolse, si evolse e venne raccontata su internet o, quantomeno, a partire da internet.   Pensate: in nessun giornale del mondo si è posta oggi l’annosa questione: “Lo diamo prima sulla carta o sul web?”. Tutti, da Der Spiegel al New York Times, al Pais, a Le Monde, hanno cominciato dal sito, proseguiranno sulla carta e andranno avanti utilizzando i due mezzi come un tutt’uno: un unico medium su piattaforme diverse fatto di approfondimento, di sintesi e attraversato da una serie di questioni qualitative e quantitative che possono davvero portarci a dire che qualcosa di profondamente innovativo è successo.

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Profumo non ci sta e se ne esce con stile: la sua lettera ai torinesi

Care Concittadine e cari Concittadini, mi rivolgo a voi per dire una parola definitiva sull’ipotesi di “Profumo Candidato Sindaco di Torino”, perché è direttamente a voi che credo sia giusto che io parli.

Io sono molto onorato che una grande Città come Torino, nella quale non sono nato, ma dove ho studiato, vivo con la mia famiglia e lavoro con grande soddisfazione da molti anni, abbia pensato a me come futuro Sindaco della Città, attraverso l’espressione di persone della cultura, del terzo settore, delle parti sociali, delle realtà imprenditoriali, degli studenti, della società civile in generale e della politica. Non sono certo di meritarlo, ma sono piacevolmente stupito e colpito dal fatto che, in questi ultimi mesi, molte persone (uomini, donne, giovani e anziani) che non avevo mai conosciuto in precedenza, mi fermino per strada e mi chiedano che cosa io pensi della Torino del futuro e se mi candiderò per diventare il Sindaco della Città. Nessuno mi ha mai parlato di partiti, di primarie e di rapporti tra Torino e Roma.

Una premessa è opportuna. Fin dall’inizio della querelle dissi che io ero al mio secondo mandato come Rettore del Politecnico, che avrei terminato nel 2013, che il processo di rinnovamento dell’Ateneo non era ancora concluso e che mi sentivo impegnato verso i miei colleghi e gli studenti a portare a termine il mio lavoro.

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Le ragioni per salire tutti in cima a Colosseo, Torre di Pisa, Mole …

Sergio Maistrello analizza con grande intelligenza le occupazioni degli studenti sui monumenti simbolo dell’Italia. Il contendere oramai in questo paese è fra onesti e disonesti, quelli che vogliono mantenere il loro status quo legato a camurrie assortite e quelli che vogliono la legalità innnazitutto, fra quelli che si fanno belli a parole e poi cercano … Leggi tutto

Ancora una volta Report e solo Report ha dimostrato la vera funzione del giornalismo

Domenica sera Report aveva raccontato la famiglia  Finmeccanica Oggi succede che (via corriere.it) Perquisizioni e una decina di indagati, tra cui presidente e amministratore delegato di Enav: si trasforma in una bufera giudiziaria il filone d’inchiesta per corruzione e frode fiscale collegato alla vicenda Digint, società partecipata da Finmeccanica. Dall’alba, finanzieri e carabinieri del Ros … Leggi tutto