Master in giornalismo di Torino: a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca

andreottiCome diceva Giulio Andreotti a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca e a proposito della gestione del Master in giornalismo di Torino avevo pensato male e ci ho azzeccato. Ero convinto che nonostante tutto certi personaggi che si sentono sopra alle parti e intoccabili  avrebbero capito che i tempi dei maneggi sono  finiti e che conviene fare le cose per bene anche solo per evitare fastidi e perdere la già modesta crediblità. E invece no … continuano con una impalcatura concettuale e operativa  fuori dai canoni della trasparenza e del buon gusto. L’Ordine si trincera dietro algide parole su applicazione di regolamenti e bizantinismi vari ovviamente senza addentrarsi nei contenuti operativi. Usciamo dalle metafore e raccontiamo i fatti.

Lo scorso anno denunciai come secondo me le graduatorie per la definizione dei tutor del master in giornalismo erano state gestite ad arte per fare in modo che i prescelti fossero quelli che la commissione voleva, non quelli che sarebbero stati ottenuti seguendo le regole del gioco. Una commissione che era sotto l’egida dell’Università di Torino, ma totalmente pilotata dal gruppo dirigente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Ho cercato di trovare un modo per avere risposte ma un vero muro di gomma ha continuato a rimbalzare responsabilità e a non dare chiarimenti come mi sarebbe dovuto trincerandosi dietro a risposte burocratiche di circostanza. Gli unici che hanno dato risposte sono stati i referenti dell’Università il cui ruolo nella vicenda era pero tipicamente notarile.

Allora quest’anno per tigna mi sono ricandidato al ruolo di tutor solo per poter poi accedere agli atti ed eventualmente ricorrere, dichiarando pubblicamente il mio pensiero e ricordando a chi di dovere che non era il caso di ripetere gli errori del passato.

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Bella ciao

Una mattina mi son svegliato O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor. O partigiano portami via O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao o partigiano portami via che mi sento di morir. E se io muoio da partigiano O bella ciao, bella … Leggi tutto

A Ravenna dal 25 al 27 settembre Fare i conti con l’ambiente con l’ormai tradizionale Labecamp

labecamp-logoSi terrà a Ravenna dal 25 al 27 settembre “Fare i conti con l’ambiente”, evento a km zero sui temi della sostenibilità. Conferenze, Workshop, dirette streaming web nazionali, speaker di grido, istituzioni, giornalisti, meeting di blogger, teatro, musica, pittura, laboratori didattici . Fare i conti con l’ambiente, giunta alla sesta edizione, dedicata ai temi della sostenibilità ambientale e alle buone pratiche in tema rifiuti/acqua/energia. Sarà ovviament un evento a km zero : si svolge infatti interamente nel Centro Storico pedonale di Ravenna all’interno di 15 Sale attrezzate, in Piazza del Popolo e nelle principali vie del Centro Storico. E come ogni anno ci si vede al Labecamp.

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Le idee di Jeff Bezos per il Washington Post: mettere il lettore prima di tutto

Jeff Bezos ha presentato le sue idee semplici ma efficaci per risollevare il washington Post ribaltando le tradizionali regole del giornalismo (italiano) come mettere il giornalista prima di tutto o avere tutto e subito (compreso quello degli altri) e conservare e non innovare Noi abbiamo avuto tre grandi idee con Amazon, a cui siamo rimasti … Leggi tutto

50 anni e non sentirseli per niente

La carta d’identità e una dozzina di social network  ricordano che il bloggante Pasteris oggi compie la fatidica cifra di anni 50. Onestamente la  cosa non mi spinge a grandi disquisizioni filosofiche sul tema salvo il fatto che, a parte qualche piccolo acciacco fisico e una pancetta da tenere sotto controllo,  questo mezzo secolo non … Leggi tutto

Borat Alfano: ci sarebbe da ridere invece c’è da piangere e gli italiani dormono

Alla fine si rischia che come alla Diaz si finisca con le colpe ai pesci piccoli e l’impunità ai pesci grossi. In un mondo normale Alfano si dovrebbe dimettere e si potrbbe discutere anche la posizione di Letta Questa volta ha ragione Saviano: “Gli italiani dormono, bisogna fare come in Egitto”.