Il report di Reporters Sans Frontieres: va un po’ meglio in Italia

L’Italia si colloca al 52 posto e sale di 25 posizioni nel World Press Freedom Index di Reporters Sans Frontieres anche se il Global score è sceso di 2.67 punti ovvero siamo peggiornati meno degli altri. Il commento di RSF su Italia Six Italian journalists are still under round-the-clock police protection because of death threats, … Leggi tutto

Qualche chiarimento sui contributi pubblici a giornali, radio e televisioni locali.

Il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo che ridefinisce la disciplina dei contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici, nell’ambito della riforma dell’editoria. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro per lo sport con delega all’editoria Luca Lotti, ha approvato, in esame … Leggi tutto

I giornalisti del Sole 24 Ore in sciopero a oltranza fino a quando no sarà allontanato il direttore Roberto Napoletano

Meglio tardi che mai, I giornalisti di un giornale italiano si ribellano

L’iscrizione nel registro degli indagati, per il reato di false comunicazioni sociali, del direttore Roberto Napoletano e di altri ex manager del gruppo, compresi l’ex presidente e l’ex amministratore delegato, rappresenta la pagina più buia nella storia del Sole 24 Ore. La redazione ha, sin da ottobre, sfiduciato a larghissima maggioranza il direttore e poi ribadito in più occasioni pubbliche la sua presa di distanza. Già allora era infatti evidente come, al di là delle responsabilità penali che sono ancora da accertare, a Roberto Napoletano dovesse essere attribuito un ruolo di primo piano in una gestione editoriale del tutto deficitaria, che ha contribuito a portare la società sull’orlo del fallimento.

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Boldrini Adieu

Come dire … dare il buon esempio … in questa legislatura ci sono stati circa 400 cambi di gruppo parlamentare. Per dare appunto il buon esempio il presidente della Camera Laura Boldrini ha deciso di cambiare gruppo parlamentare.
L’annuncio è arrivato dal presidente di turno della Camera Roberto Giachetti: “Comunico al presidente del gruppo parlamentare Sel che la deputata Laura Boldrini ha comunicato le proprie dimissioni e risulta iscritta al gruppo parlamentare Misto”.

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A proposito di querele temerarie

Via Valigia Blu

Se infatti a fronte della pubblicazione di un’inchiesta o un articolo un reporter si vede piovere addosso una o più querele o richieste di risarcimento danni e magari quel giornalista è precario o non è assistito e tutelato dal suo editore, le conseguenze possono diventare molto gravi. Va ricordato che in Italia dei circa 50 mila giornalisti attivi, solo 16 mila hanno un contratto di assunzione a tempo indeterminato (si tratta di dati segnalati da esponenti degli organismi di categoria). Il reddito medio del resto dei giornalisti (circa 34 mila) si aggira intorno ai 7 mila euro annui.

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Il caso Radio Sportiva

Via Corriere

Solo un citofono con la scritta Radio Blu, storica emittente toscana che divide con «Sportiva» — oltre che l’editore, la società Media Hit di Loriano Bessi — i circa cento metri quadrati di un appartamento al terzo piano. Due stanze in tutto, nelle quali dal 1 dicembre 2010 si alternano ai microfoni i 12 giornalisti che, in due turni di otto ore, raccontano ogni giorno partite di calcio, allenamenti delle squadre di serie A e B, conferenze stampa degli allenatori, personaggi ed eventi dello sport. Un mix di cronaca e opinioni, tutto in diretta, che in nemmeno sette anni è riuscito a conquistare una fetta di pubblico sempre più ampia e affezionata.

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Il 7 febbraio a Roma la presentazione del nuovo rapporto Lsdi sul giornalismo in Italia

Il 7 febbraio a Roma presso la sede FNSI  la presentazione del nuovo rapporto Lsdi sul giornalismo in Italia. Sempre più lavoratori autonomi pagati sempre meno. E meno lavoratori subordinati nel settore dell’editoria giornalistica. Continua a calare il peso di quotidiani, periodici e Rai sul totale degli occupati. In controtendenza solo le aziende private e le radio e tv nazionali. Mentre restano ancora molto vaghi i contorni del cosiddetto giornalismo digitale “nativo”.

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