La legge che zittirà i blogger

E’ interessante notare come ha fatto Massimo Mantellini che i giornali e i loro direttori non si siano troppo degnati di enfatizzare  questo nuovo bavaglio realizzato dal Governo ai blogger. A pensar male si può concludere che senza volerlo il Governo in questo modo ha trovato un modo per limitare la concorrenza al predominiio informativo dei giornali tradizionali.

Juan Carlos De Martin via Lastampa.it

Eppure, singolarmente, diversi politici italiani, anziché concentrare le loro energie su come estendere l’esercizio di questa libertà a tutti i cittadini (il «digital divide» italiano, infatti, riguarda ancora oltre metà della popolazione), o su come più efficacemente educare la popolazione ad un uso maturo e consapevole della Rete (non si impara, infatti, in un giorno a guidare una Ferrari se si è sempre solo andati in bicicletta), da circa due anni sembrano cercare il modo di rendere l’espressione del proprio pensiero online più difficile e gravosa. Dopo diversi tentativi, forse ci stanno finalmente per riuscire. Il comma 29 dell’articolo 1 del decreto sulle intercettazioni in discussione in questi giorni alla Camera, infatti, estende – nella sua forma attuale – a tutti i gestori di siti informatici l’obbligo di rettifica previsto dalla legge sulla stampa: qualora non si dia seguito entro 48 ore ad una richiesta di rettifica, si è soggetti a una sanzione fino a 12 mila e 500 euro. Indipendentemente dal fatto che dietro al sito ci sia una struttura professionale o un semplice individuo, ovvero, che si tratti del sito, per esempio, de «La Stampa» o del blog della signora Maria Rossi, del sito di una grande azienda o di quello di una scuola elementare.

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E’ ora di combattere con forza contro il comma ammazza blog e libertà di espressione

Via Valigia Blu

Le buone non sono servite a nulla: l’estensione dell’obbligo di rettifica previsto dalla legge sulla stampa del 1948 ai blog sta per diventare legge. E nella sua versione originaria, che prevede una sanzione fino a 12.500 euro per qualunque gestore di siti informatici “ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica” che non proceda alla rettifica entro 48 ore dalla richiesta e secondo precisi criteri di grafici, di posizionamento e visibilità. Gli emendamenti proposti al testo del comma contenente la norma (il 29 dell’articolo 1), sia quelli abrogativi avanzati dal PD che quelli migliorativi, come quello dell’On. Cassinelli del PDL, sono stati ritenuti infatti “inammissibili” dall’On. Bongiorno. Con un provvedimento che l’avvocato Guido Scorza non esita a definire “lapidario” e “pressoché privo di motivazione”. Ad aggiungere al danno la beffa, tutto questo avviene proprio mentre “cade il bavaglio alla stampa”, grazie anche ai voti di PD e UDC all’emendamento del Governo. Che naturalmente non conteneva alcuna previsione riguardante la Rete. Nella battaglia scatenata dai giornali negli ultimi mesi, del resto, non se ne è mai letto praticamente nulla. Come se la libertà di espressione nel nostro Paese non si misurasse già oggi, e sempre più in futuro, su Internet.

L’attesissimo WordPress 3.0 “Thelonious” è disponibile

Dal blog di WordPress Arm your vuvuzelas: WordPress 3.0, the thirteenth major release of WordPress and the culmination of half a year of work by 218 contributors, is now available for download (or upgrade within your dashboard). Major new features in this release include a sexy new default theme called Twenty Ten. Theme developers have … Leggi tutto

Nessuno tocchi i blog

L’appello da firmare lo trovate qui

Da pochi giorni in Senato la maggioranza con la trentesima fiducia ha approvato il ddl intercettazioni: un testo che tutela meglio i criminali dei cittadini e uccide il diritto ad essere informati. Tra i commi del testo ci sono attacchi e censure anche alla Rete. Una pagina davvero brutta per la democrazia italiana, il ddl intercettazioni dopo 2 anni di gestazione si dimostra un grande esproprio della democrazia e dell’informazione, dove le notizie cattive si sommano, e ora toccano anche il controllo e la censura della Rete. Come hanno indicato i senatori del Pd Vincenzo Vita e Felice Casson tra i tanti passaggi liberticidi e censori del maxiemendamento sulle intercettazioni ce n’è anche uno devastante per la rete. Infatti, per ciò che attiene alla ‘rettifica’, si equiparano i siti informatici ai giornali, dando ai blogger l’obbligo di rettifica in 48 ore.

Il comma 29 dell’art. 1 prevede che la disciplina in materia di obbligo di rettifica prevista nella vecchia legge sulla stampa del 1948 si applichi anche ai “i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”! I blogger all’entrata in vigore della nuova legge anti-intercettazioni, dovranno provvedere a dar corso ad ogni richiesta di rettifica ricevuta, entro 48 ore, a pena, in caso contrario, di vedersi irrogare una sanzione fino a 12.500 euro.. Ma un blog non è un giornale, il blogger non è un redattore, spesso gli aggiornamenti sono saltuari. Si può rischiare una maximulta perché magari si è in vacanza o non si controlla la posta? Ciò significa rendere la vita impossibile a migliaia di siti e di blog, ben diversi dalle testate giornalistiche.

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WordPress 3.0: ci siamo quasi

Da blog di WordPress As Matt teased earlier, the first release candidate (RC1) for WordPress 3.0 is now available. What’s an RC? An RC comes after beta and before the final launch. It means we think we’ve got everything done: all features finished, all bugs squashed, and all potential issues addressed. But, then, with over … Leggi tutto

A fine anno chiude la galassia di blogger di Lastampa.it

Anna Masera scrive ai blogger di LaStampa.it,

L’azienda La Stampa ha investito per 5 anni nello spazio blog gratis ai lettori, ma in seguito allo sviluppo in questi anni dei social network e di altri spazi interattivi per gli utenti, ha deciso di non rinnovare il contratto con Six Apart, la società della piattaforma Typepad, perchè l’upgrade è stato valutato come troppo oneroso.
Per limitare il tuo disagio, non sarà interrotto il servizio attuale, che continueremo ad offrirti fino a fine anno: così nel frattempo avrai il tempo di decidere il da farsi in questi prossimi mesi del 2010 mentre prosegui senza cambio di piattaforma.

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Conta fare le cose bene

Giacomo Dotta intervista Luca Sofri sul Post.it e altro Quali obiettivi di breve periodo si pone Il Post? «L’obiettivo di breve periodo è naturalmente quello di farsi conoscere il più possibile online, far comprendere a chi ci legge che ha sullo schermo un prodotto editoriale nuovo con caratteristiche ancora inedite nel panorama italiano. Sarà il … Leggi tutto

Blognation esce ufficialmente

Via Macchianera E’ tempo di novità sulla rete italiana: domani debutta Il Post. Oggi nasce BlogNation. Il secondo dei due è un progetto su cui abbiamo lavorato e investito molto, da queste parti. Qualcuno l’ha già visto in azione, perché abbiamo preferito migliorarlo sotto gli occhi di tutti. E, dal momento che non esiste nulla di … Leggi tutto