Nasce OsservatorioTivvù

Via Valigia blu

Valigia Blu e Giovanna Cosenza, docente di Semiotica all’Università di Bologna, hanno deciso di avviare OsservatorioTivvù. Un gruppo di giovani giornalisti e blogger, da un lato, e di studenti e neolaureati dell’Università di Bologna, dall’altro, seguiranno sotto il nostro coordinamento alcuni programmi della televisione generalista italiana, diversi per contenuto, canale, fascia oraria e target, da oggi alla fine di febbraio 2012.

Vogliamo registrare e annotare sistematicamente:
1) quanti e quali politici italiani vengono ospitati nei vari programmi televisivi;
2) quanti e quali personaggi pubblici vengono invitati perché notoriamente connessi a leader o partiti politici, perché parenti (figli, mogli, ecc.) di politici, o perché legati ai vari leader e partiti per amicizia o ragioni professionali;
3) cosa i leader politici e i personaggi pubblici dicono e fanno di preciso in trasmissione, anche se non parlano esplicitamente di politica, ma si limitano a giocare, scherzare e interagire con altri ospiti in studio o con il pubblico su temi di intrattenimento e spettacolo;
4) quante e quali volte, anche in assenza di leader politici o personaggi pubblici a loro connessi, uomini e donne di spettacolo (cantanti, attori, attrici, presentatori, ecc.) parlano di o alludono a personaggi, eventi e contenuti della politica italiana, anche in contesti di intrattenimento che non avrebbero nulla a che fare con la politica;
5) cosa dicono di preciso uomini e donne dello spettacolo quando parlano di politica o anche soltanto vi alludono. 

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Per la Costituzione. Se non ora, quando ?

Via Valigia Blu
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Di fronte ad un Presidente del Consiglio che dice “questa volta nessuno mi potrà fermare”, usando tono e parole da resa dei conti più adeguati ad un film d’azione degli anni ’80 (un brutto film, tra l’altro) che ad un civile dibattito istituzionale, le possibilità sono poche.

Una è pensare che abbia ragione, che faccia bene, che questo piglio deciso possa cambiare in meglio il paese. Chi pensa ciò, è pregato di uscire ora di casa, e di guardare quel pezzettino d’Italia che gli sta attorno. Vede un paese sereno, speranzoso, che guarda con ottimismo e fiducia al domani? Se sì, allora credo sinceramente che faccia bene a stare lì dove si trova, a lasciare che il Presidente del Consiglio vada avanti pretendendo che nessuno lo fermi. Stia lì, per favore, perché se sta lì forse farà meno danni.
Chi invece vede un paese stanco, stremato, impaludato in una crisi economica e, soprattutto sociale, forse dentro di sé sente di voler fare qualcosa, qualcosa che serva, ma non sapendo bene cosa fare, esita. Oppure discute, cerca di capire, si confronta: sta fermo, però dialoga con chi gli sta attorno tentando di trovare una soluzione. Entrambi gli atteggiamenti hanno una cosa in comune, però: si resta fermi mentre chi dice “questa volta nessuno mi potrà fermare” va per la sua strada, con al seguito i servitori che è riuscito ad arruolare o quei cittadini che, bontà loro, sono convinti che faccia bene.

Nell’inferno di Terzigno con Youcapital e Valigia Blu l’inchiesta diventa realtà

L’inchiesta sulle incredibili condizioni di vita accanto alla discarica riaperta da Bertolaso in Campania. Un reportage realizzato da Valigia Blu e finanziato dagli abitanti della zona Questo reportage, realizzato dall’Associazione Cittadini Giornalisti e da Valigia Blu, è stato finanziato dai cittadini (soprattutto di Terzigno, Boscoreale, Napoli e Caserta) attraverso la piattaforma internet per il finanziamento solidale delle inchieste giornalistiche, YouCapital.

Arianna Ciccone via l’Espresso (qui il video)

Ma è un’emergenza rifiuti o un’emergenza democratica? Me lo sono chiesto subito appena arrivata a Terzigno e alla discarica S.A.R.I riaperta due anni fa da Guido Bertolaso per risolvere l’emergenza rifiuti della Campania.
Era una ex discarica, gli abitanti del vesuviano aspettavano da tempo la bonifica e si sono ritrovati senza fiatare la riapertura, con la promessa che entro un anno il volume dei conferimenti si sarebbe ridotto al minimo grazie all’entrata in funzione del termovalorizzatore di Acerra. Peccato però che questo, ad oggi, funzioni parzialmente: due linee su tre non sono attive mentre l’unica linea funzionante la settimana scorsa si è fermata per un guasto. Pare che accada spesso. Per quel sacrificio i comuni investiti dalla discarica avrebbero usufruito delle compensazioni, soldi che non sono mai arrivati.

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Le dimissioni di Minzolini a colpi di Waka Waka il giorno 8 ottobre

Via Valigia Blu La Valigia Blu sottoscrive le preoccupazioni del Presidente della Rai Paolo Garimberti espresse nella lettera al Direttore generale Mauro Masi e chiede in nome della dignità dei giornalisti e del rispetto dei cittadini le dimissioni del direttore Augusto Minzolini dalla direzione del principale telegiornale del servizio pubblico. Invitiamo i cittadini, che non … Leggi tutto

Basta con il Porcellum

Via Repubblica

Una  democrazia “ridotta a regime”. Dove deputati e senatori sono nominati da pochi, pochissimi, “capi partito”. Si chiama “Ridateci la nostra democrazia”, ed è la mobilitazione lanciata dall’associazione Libertà e Giustizia, con l’adesione del gruppo Valigia Blu, per chiedere, alle forze politiche presenti in Parlamento, di abrogare il Porcellum e restituire ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. “La sovranità popolare, la nostra sovranità in quanto cittadini, ci è stata scippata da questa legge”, dice a Repubblica.it Sandra Bonsanti, presidente di LeG.  La protesta è già partita: sul sito di Leg e su Facebook è possibile firmare per cambiare la legge elettorale.

L’appello di LeG passa in rassegna tutte le deformazioni politiche e istituzionali causate dal Porcellum. “Salta agli occhi di tutti è quella che riguarda la sovranità popolare. Il Porcellum ce l’ha scippata”, dice la Bonsanti. E, inoltre, “è gravissimo prevedere un premio di maggioranza di questa portata: può bastare il 30% dei voti per ottenere il 55% dei seggi”. Poi, il ruolo delle opposizioni: “Questa legge è stata contrastata certo, ma senza sufficiente impegno”. Questo perché, come si legge nell’appello, avere deputati e senatori che vivono “sotto perenne ricatto di pochi capi partito cui è attribuito il potere di nomina”, forse, conviene

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E’ ora di combattere con forza contro il comma ammazza blog e libertà di espressione

Via Valigia Blu

Le buone non sono servite a nulla: l’estensione dell’obbligo di rettifica previsto dalla legge sulla stampa del 1948 ai blog sta per diventare legge. E nella sua versione originaria, che prevede una sanzione fino a 12.500 euro per qualunque gestore di siti informatici “ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica” che non proceda alla rettifica entro 48 ore dalla richiesta e secondo precisi criteri di grafici, di posizionamento e visibilità. Gli emendamenti proposti al testo del comma contenente la norma (il 29 dell’articolo 1), sia quelli abrogativi avanzati dal PD che quelli migliorativi, come quello dell’On. Cassinelli del PDL, sono stati ritenuti infatti “inammissibili” dall’On. Bongiorno. Con un provvedimento che l’avvocato Guido Scorza non esita a definire “lapidario” e “pressoché privo di motivazione”. Ad aggiungere al danno la beffa, tutto questo avviene proprio mentre “cade il bavaglio alla stampa”, grazie anche ai voti di PD e UDC all’emendamento del Governo. Che naturalmente non conteneva alcuna previsione riguardante la Rete. Nella battaglia scatenata dai giornali negli ultimi mesi, del resto, non se ne è mai letto praticamente nulla. Come se la libertà di espressione nel nostro Paese non si misurasse già oggi, e sempre più in futuro, su Internet.

Il 9 luglio la giornata della superinformazione

Arianna Ciccone via Valigia blu Cari editori, cari rappresentanti della Federazione Nazionale della Stampa, Vi scrivo in merito allo sciopero del 9 luglio 2010 come strumento di contestazione contro la Legge bavaglio. In questi giorni riflettevamo su questa forma di protesta. Ma se si vuole dare un segnale forte per contrastare una legge che vuole … Leggi tutto

La Valigia blu: fuori i partiti dalla Rai

Via Xcittà Vogliono una risposta chiara. E la vogliono subito. Il popolo della “valigia blu”, gruppo nato su Facebook e diffusosi per il web come un virus, è molto preciso nelle sue richieste: “Il Tg1, nella persona del suo direttore, deve rettificare quanto detto su Mills: non è stato assolto, come erroneamente affermato. La prescrizione … Leggi tutto