Le scelte dei giornali inglesi

Il Post riprende in italiano un utilissimo articolo dell’Econnomist

1. Ci sono ben 9 quotidiani nazionali che vendono più di 200 mila copie
2. I tabloid Daily Mirror e Daily Express hanno perso circa due terzi della loro diffusione dalla metà degli anni Ottanta.
3. La pubblicità si è spostata online più rapidamente che negli altri paesi: già nel 2009 erano stati spesi più soldi in pubblicità online che sulla carta
4. I giornali britannici non ricevono contributi statali, a differenza da quelli francesi o italiani
5. E hanno invece un’agguerrita concorrenza da parte del ricco servizio pubblico della BBC

La prima strada per affrontare i tempi nuovi è quella, ampiamente dibattuta, del gruppo News Corporation di Rupert Murdoch: informazione online a pagamento. I giornali sono quattro: Times, Sunday Times, Sun, News of the World. A differenza dal Wall Street Journal, il Times non offre nessun contenuto gratuito: è tutto dietro “paywall” a 2 sterline alla settimana (il giornale di carta ne costa una).

Leggi tutto

E l’uomo creò un primo organismo artificiale secondo Economist e Science

UPDATE: ecco gli articoli a proposito di Economist,  Science.  Repubblica e Corriere Via Il Post.it Da qualche ora l’ufficio stampa dell’Economist ha fatto circolare voce che il nuovo numero contenga qualcosa di particolarmente speciale, per cui ci sarebbe un embargo fino alle 20 di stasera. In giro c’è quindi molta curiosità. Il Post ha trovato … Leggi tutto

L’Italia dell’ìmpunità

Via the Economist With regional elections due later this month, the government needs to be seen to be doing something about corruption, for two reasons. First, Mr Berlusconi has no convenient excuse for it. He may have persuaded many Italians that his legal difficulties are the result of a conspiracy by left-wing prosecutors and judges. … Leggi tutto

A lezione di Giornalismo da Rupert Murdoch: muovendosi dietro alberi morti

A spiegare che succederà nel futuro del giornalismo ci voleva Rupert Murdoch che di mestiere fa l’editore, che non è per niente amato dai suoi giornalisti, ma che ha le idee chiarissime sul futuro dell’informazione (e non si può che dargli ragione) Trascrizione del suo intervento da Vittorio Zambardino

Today I would like to talk with you about a subject that always gets certain journalists going: the future of newspapers, and it’s a subject that has a relevance far beyond the feverish, sometimes insecure collection of egos and energy that is the journalistic profession.

Too many journalists seem to take a perverse pleasure in ruminating on their pending demise. I know industries that are today facing stiff new competition from the internet: banks, retailers, phone companies, and so on. But these sectors also see the internet as an extraordinary opportunity. But among our journalistic friends are some misguided cynics who are too busy writing their own obituary to be excited by the opportunity.

Self-pity is never pretty. And sometimes it even starts in journalism school—some of which are perpetuating the pessimism of their tribal elders. But I have a very different view.

Leggi tutto

Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy: true

Via Repubblica Il periodico inglese The Economist ha vinto una causa contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier aveva citato il settimanale britannico per diffamazione a mezzo stampa, per via di una famosa copertina che, prima delle elezioni del 2001, titolava “Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy” (perché Silvio Berlusconi è … Leggi tutto

Cybersoviet

Anna Masera su lastampa.it

I cybersoviet sono le comunità virtuali create dal popolo della rete. E di conseguenza la democratizzazione del Web 2.0 non prelude a una presa del potere dai parte dei produttori/consumatori, bensì «all’espropriazione capitalistica dell’intelligenza collettiva generata dalla cooperazione spontanea e gratuita di milioni di donne e uomini». La tecnologia «dà l’illusione di aprire le porte alla libertà, ma poi spesso ci si ritrova in stanze vuote chiuse a chiave» avverte Stefano Rodotà, ex Garante per la privacy. Un esempio? The Economist cita la falsa e-democrazia di un indirizzo Internet diponibile per comunicare con un premier, che in realtà collega i cittadini solo a un computer: in cambio di questa promessa di accesso, subiamo la volontà di controllo di governi e aziende. «Il potere politico ed economico sa oggi infinitamente più cose sui cittadini di quante essi non ne sappiano sui potenti».

Leggi tutto

Il mondo nel 2008

Anche quest’anno su Lastampa.it la traduzione personalizzata per gli italiani del supplemento di presentazione dell’anno che verrà, realizzato dall’Economist. http://www.lastampa.it/dossier/mondo2008/

La ricchezza delle nazioni

Da Blog Webnews La ricchezza delle nazioni è il libro che Adam Smith scrisse nella metà del ‘700 ed è considerato il padre della scienza economica liberale moderna. In quello storico libro l’economista scozzese spiegava le basi della ricchezza economica dei suoi tempi. Partenza dotta per parlare dei basamenti della ricchezza economica oggi. Uno degli … Leggi tutto

Bolla (balla) 2.0

Via Alessandro Longo E’ da un po’ di tempo che si torna a parlare insistentemente di bolla del web 2.0. Da circa due anni gli analisti gettano il sospetto che si stia formando una bolla, a forza di acquisti e investimenti venture dorati. E’ evidente a tutti che prima o poi la mania degli investimenti … Leggi tutto