Citizen Media a Roma il 23 giugno

A che punto è l’evoluzione dei media  partecipativi nel contesto dell’informazione  globale? Come procede il passaggio dalla  “lecture” alla conversazione innescato dal  digitale? Quali lezioni trarre dai progetti collaborativi in corso e come ampliare portata e  qualità dei ‘giornalismi possibili’ in Italia?

Questi i temi portanti dell’evento promosso da  Citizenmedia.it a Roma per il 23 giugno alla sala Sala Walter Tobagi della  Federazione Nazionale della Stampa . Una  giornata di lavoro informale e dinamica come  prima occasione di scambio per una scena italiana  assai viva ed energica.

Verranno presentate una decina di iniziative e  progetti attivi, più successive domande-risposte  e ampio spazio per la discussione, con l’intento  di gettare le basi per la creazione di una  piattaforma operativa condivisa tesa a   incrementare visibilità, partecipazione, qualità  dei media partecipativi anche in Italia.

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Settimanalizzazioni e mensilizzazioni

Via LSDI ‘’Per sfuggire all’ emorragia di lettori, al calo delle inserzioni pubblicitarie e al probabile declino – rileva Fotografia&Informazione -, Newsweek ha deciso anzitutto di ridurre i costi: tagliando 160 persone dello staff, che ora ne conta solo 400, e riducendo il numero di pagine di circa un terzo, passando da 90 a 60, … Leggi tutto

Il dominio dell’ informazione ridondante e stereotipata

Via LSDI

Lo si sospettava da tempo, ma ora uno studio scientifico lo ha confermato: la varietà dell’ offerta di informazione sui siti web è molto lontana dall’ essere abbondante quanto ci si poteva immaginare. E, peggio ancora, questa offerta è massicciamente ‘’ridondante’’ e ‘’stereotipata’’: i siti di informazione diffondono la stessa notizia nello stesso momento, con una concentrazione estrema della produzione su un piccolo numero di argomenti che dominano completamente la scena.

Il risultato è senza appello: l’ informazione online è massicciamente ‘’ridondante’’ e ‘’stereotipata’’. In altre parole i siti di informazione trattano gli stessi argomenti, nello stesso tempo, allo stesso modo e la varietà di quegli argomenti è estremamente ridotta. Narvic lo definisce ‘’il regno delle notizie di agenzia a raffica’’.

La distribuzione dei risultati risponde grosso modo al principio di Pareto: l’ 80% degli articoli si concentrano sul 20% degli argomenti, l’ 80% degli argomenti vengono affrontati dal restante 20% degli articoli, spesso da un solo articolo (e quindi una sola fonte). Il ricorrere dell’ uso delle stesse formulazioni n diversi articoli che trattano lo stesso argomento, mostrache si tratta in reatà delle stesse notizie di agenzia, poco o nulla riscritte.

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Business model possibili per i giornali

Andrea Fama via LSDI

Secondo Frédéric Filloux di Monday Note, la pubblicità on-line “fa schifo” e la maggior parte delle campagne sono solo un incentivo ad installare un AdBlock software. Vista così, non c’è da meravigliarsi se il business model fondato solo sulla pubblicità (che finora ha imperato su Internet) stia gradualmente disgregandosi lasciando emergere dubbi strategici, errori di valutazione e nuove prospettive di business. E che l’advertising on-line sia in crisi (sebbene in Italia il trend sia ancora positivo) lo dicono i numeri.

– La crescita dei volumi pubblicitari, se ci sarà, sarà minima. Negli U.S.A., ad esempio, si è registrata una crescita del 10,6% (il peggior risultato dal 2002), e secondo le previsioni Nielsen il 2009 vedrà una contrazione drammatica, portando il volume di crescita  al 4,6%.

– I prezzi sono in caduta libera. In Francia, molti grandi siti sono passati da 10€ CPM (cost per thousand impression)  a 7 o 8€.  L’azienda di marketing PubMatic prevede una contrazione del 48% del CPM tra l’ultimo trimestre 2008 e il periodo corrispettivo nel 2009.

Più crescono gli spazi, più scendono i prezzi. Quest’anno molti siti svenderanno circa il 50% dei propri spazi pubblicitari invenduti ai network pubblicitari.

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Statusfera e giornalismo

Via LSDI L’ universo delle poche righe che dicono quel che facciamo o cosa pensiamo nelle comunità online possono salvare il giornalismo in epoca di crisi? Se lo chiede in un articolo pubblicato su TechCrunch Brian Solis, vate della convergenza tra mezzi di comunicazione tradizionali e social media, e inventore del termine ‘’statusphere’’ – La … Leggi tutto

Cronache da un Mediacamp

Andrea Fama su LSDI

Ma veniamo al vivo di questa giornata finale, cercando innanzitutto di capire cos’è un MediaCamp, ovvero una conferenza informale basata su una forte interazione tra oratori e pubblico, i cui ruoli si alternano e si sovrappongono nel tentativo di instaurare un dialogo aperto ed orizzontale, pronto ad accogliere e a far fruttare idee, esperienze e contributi provenienti dalle realtà più disparate.

Ed infatti il programma in carnet per questa domenica si presenta decisamente ricco, con una scaletta di interventi variegata ed interessante, a dimostrazione che certo mondo dell’informazione è più che mai vivo e partecipativo, grazie all’energia e all’entusiasmo di numerosi giovani, perfettamente coadiuvati da figure di spicco del giornalismo italiano, la cui esperienza funge da base di lancio comune per i nuovi stimoli provenienti dal basso.

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Una partita sempre più difficile

Andrea Fama su LSDI Si riaffaccia l’ ipotesi di un modello-micropagamenti alla seconda giornata del Festival interrnazionale di Perugia – I giornali chiudono ma i lettori aumentano – La pubblicità va a picco e le istituzioni vorrebbero chiudere i rubinetti che sovvenzionano l’editoria – Il giornalismo di qualità è messo a repentaglio da interessi terzi … Leggi tutto

Festival del Giornalismo: si parte

Inizia oggi a Perugia il Festival internazionale del Giornalismo un modo civile, intellligente, condiviso e meritocratico di parlare di Giornalismo. Le dirette on-line grazie al Cannocchiale. Il Magazine del Festival Da domani ci si vede ivi in vista del Mediacamp di domenica. Date un occhio anche su LSDI, dovreste vederne di belle. Qualche pensiero sul … Leggi tutto

Carta igienica 2.0

Via LSDI Qualche giorno fa il blog francese ‘’Presse sans presses’’ , che fa capo a ‘Rue 89’, ha pubblicato un curioso apologo del blogger americano Jeff Jarvis che, analizzando l’ industria della carta igienica, dimostrava come il suo futuro sarà senza carta . Per dire all’ industria dei quotidiani: è forse tempo che i … Leggi tutto

Giornalismi possibli del giornalismo partecipativo

Bernardo Parrella via Lsdi Giornalismi possibili: così avevamo intitolato questo blog, all’epoca del suo lancio, oltre due anni fa, riformulando il divenire dell’informazione sull’onda del digitale. Onde ampliare concetto e partecipazione, avevamo anche organizzato due convegni romani, rispettivamente a luglio 2006 (”Tutti giornalisti?“) e gennaio 2007 (”Il Web 2.0 e lo scenario italiano: a che … Leggi tutto