Il 40% fatica a quadrare i conti

Marina Cassi via Lastampa.it Meno pessimisti, ma ancora molto preoccupati. I piemontesi hanno pagato duramente la crisi scoppiata a fine 2008 e a febbraio di quest’anno – quando l’Ires Piemonte, ha effettuato l’abituale ricerca su clima di opinione per preparare l’annuale rapporto – la percezione della morsa si era un po’ allentata. Oggi, forse, dicono … Leggi tutto

I giornalisti in Parlamento e la legge bavaglio

Diego Novelli su Nuova Società Che cosa fa l’Ordine dei giornalisti nei confronti dei colleghi che votano in Parlamento per una legge che impedisce di svolgere la professione giornalistica? Mi rivolgo al consiglio dell’Ordine del Piemonte, in primis, che faccia un passo rispetto al nazionale perchè siano presi provvedimenti (sospensione o un ordine del gionro … Leggi tutto

La digitalizzazione dell’archivio cartaceo della Stampa

Via Lastampa.it «La Stampa» è il primo quotidiano nazionale a offrire l’intero archivio storico al web, confermando una vocazione all’innovazione tecnologica che è sempre stata nel suo dna. Sono state digitalizzate 1 milione e 761 mila pagine dal 1867, da quando il giornale si chiamava appunto «Gazzetta piemontese», compresi gli anni in cui veniva pubblicata … Leggi tutto

Alberto Sinigaglia nuovo presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte

Alberto Sinigaglia è stato eletto all’unanimità Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte dal Consiglio dell’Ordine eletto la scorsa settimana.

Vicepresidente sarà Ezio Ercole, segretario sarà Paolo Girola, tesoriere Emmanuela Banfo.

Sul tema questo blog riceve e pubblica comunicazione da Emmanuela Banfo

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L’assessore prova i treni dei pendolari

Via Repubblica

Diciotto minuti in treno tra Torino e Chivasso. I primi di una serie assicura l´assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, che vuole farsi un´idea chiara, “sul campo” della qualità del servizio ferroviario piemontese, in vista di un tavolo con Trenitalia, chiesto tramite il governo, in programma già la prossima settimana. «Negli ultimi anni – spiega Bonino – Trenitalia ha operato senza contratto, ma questo non giustifica alcune situazioni che gridano vendetta e i disagi subiti quotidianamente dai pendolari. Piuttosto questa mancanza rende la Regione più debole nel pretendere il rispetto di alcuni standard di servizio. E´ indispensabile, anche ammesso che le gare vadano avanti e si concludano positivamente, trovare al più presto una soluzione di contratto ponte per gestire gli anni fino al 2013, quando sarà operativo l´eventuale nuovo gestore». La partita è difficile, ma Bonino è fiduciosa e ha una certezza: «Se Regione e Trenitalia litigano, non possono farne le spese i pendolari».

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Professionisti e pubblicisti una piccola analisi dei numeri

L’Ordine dei Giornalisti è un caso più unico che raro di ordine professionale con due componenti (pubblicisti e professionisiti) e che sembrano omogogenee, ma che a maggior ragione ad oggi in cui il settore appare in crisi, sono realtà diverse e spesso dissonanti. I professionisti sono pragmaticamente quelli che hanno un contratto di dipendenza e … Leggi tutto

Ipotesi per uscire dalla panna montata

Via LoSpiffero

Urne amare per le penne subalpine. L’esito delle urne per il rinnovo dell’Ordine piemontese dei giornalisti è inequivocabile: esce sonoramente sconfitta la presidenza uscente di Sergio Miravalle e, per la prima volta dagli anni Settanta, la componente progressista perde la maggioranza. La partita si è chiusa al ballottaggio, necessario perché tra i professionisti nessun candidato ha superato il quorum al primo turno: 4 eletti per la corrente “Insieme per l’Ordine” (oltre a Miravalle Silvia Rosa-Brusin della Rai, Alberto Sinigaglia della Stampa e Marina Verna), 2 ai ribelli di matrice cattolica “Uniti per l’Ordine” (Paolo Girola della Rai ed Emmanuela Banfo dell’Ansa), 3 all’area dei “Giornalisti indipendenti” tutti pubblicisti (Ezio Ercole, Marisa Bianco e Renzo Ozzano).

Un risultato che, almeno sulla carta, consegna l’Ordine all’ingovernabilità. Al punto che più d’un collega stamattina evocava la celebre definizione scalfariana sui poteri “forti” per descrivere lo stallo: giornalisti di panna montata. Il riferimento è alla perdita della leadership nella categoria da parte del fronte progressista: «Hanno pagato l’arroganza e il settarismo con i quali hanno governato sindacato e Ordine», sostiene un autorevole dirigente «nonché l’opacità con la quale hanno gestito i processi di ristrutturazione alla Stampa e a Tuttosport».

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I risultati del ballottaggio per le elezioni dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte

Il sito dell’ODG del Piemonte rende disponibili i risultati del ballottaggio delle votazioni per le Elezioni dell’Ordine dei giornalisti. Domenica 30 maggio, nelle sedi di Torino(corso Stati Uniti 27), Novara (Largo Costituente 5) e Cuneo (via Avogadro 32), si è svolto il turno di ballottaggio che ha coinvolto i giornalisti professionisti per l’elezione di sei … Leggi tutto

Per il riuso dei dati del Piemonte

E’ on-line il sito per il riutilizzo dei dati pubblici in Piemonte I dati in possesso della Pubblica Amministrazione sono un patrimonio informativo prezioso per la società e l’economia. La Regione Piemonte intende metterli a disposizione di cittadini e imprese per stimolare un nuovo rapporto fra pubblico e privato e favorire lo sviluppo di iniziative … Leggi tutto

Ordine dei Giornalisti 2010: qualche riflessione pre elettorale

Abbiamo cercato di fare un po’ di trasparenza per capire e far capire chi siano i potenziali candidati per le Elezioni dell Ordine dei Giornalisti Piemontesi. Domani ci saranno le votazioni. Che serve per salvare il giornalismo piemontese ? Qualche spunto di riflessione per capire.

  • I giornalisti sono sempre più un mondo diverso e sfaccettato che solo nel confronto, e ben venga nello scontro, possono trovare un futuro. Cercare soluzioni unitarie è solo un tentativo per fare plebisciti che difendano i soliti noti.
  • Sono le elezioni di un Ordine professionale non di un sindacato: ci vuole onestà umana e intellettuale per salvare una professione vilipesa dai suoi stessi iscritti e per salvare l’informazione in Italia. Si tratta di comprendere e fare propria l’appartenenza ad un un ordine professionale non di avere un tesserino da giornalista.

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