Prima industrie: il meglio italiano

Via Lastampa.it

Seconda tra gli «Italian champions»: Prima Industrie – l’azienda leader mondiale nel settore delle macchine laser che ha il cuore e cervello a Collegno – è stata riconosciuta tale dalla AtKearney. Un risultato eccezionale sancito da una società di consulenza internazionale, fondata a Chicago nel 1926, che ha analizzato le aziende italiane quotate in Borsa per conto de Il Mondo.

Ha considerato tra 2004 e 2008 l’incremento di fatturato e del valore delle azioni. Il fatturato di Prima Industrie – l’azienda meccanica fondata e diretta da Gianfranco Carbonato – è al primo posto con un incremento del 39 per cento. Per quanto riguarda il valore dell’incremento è stato dell’11 per cento nel periodo, due punti superiore a quello medio delle aziende del campione e di 17 punti al di sopra dell’indice dell’intero mercato.

Al primo posto c’è la Trevi appartenente al settore delle costruzioni edili, quindi Prima Industrie è l’azienda industriale più brillante tra quelle quotate in Italia. Subito dopo Saipem, Danieli, Replay e Biesse. La Fiat, pur in un periodo di grande rilancio, si colloca al sedicesimo posto, Eni al quindicesimo, Tod’s al tredicesimo, Luxottica al ventesimo, Finmeccanica al ventitreesimo.

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Chiesta la condanna di Gabetti e Stevens

Via Repubblica.it La condanna di tutti gli imputati è stata chiesta dal pm Giancarlo Avenati Bassi al processo per l’equity swap di Ifil-Exor. Il magistrato ha chiesto due anni e sei mesi per l’avvocato Franzo Grande Stevens, due anni per Gianluigi Gabetti e un anno e sei mesi per Virgilio Marrone. Il pm ha parlato … Leggi tutto

Csi Piemonte, quali prospettive ?

Sabato 9 gennaio, dalle 9,30 alle 13, presso la sala Viglione di palazzo Lascaris a Torino,  si terrà il convegno dal titolo CSI Piemonte: quali prospettive? organizzato dal gruppo consiliare di rifondazione Comunista con la partecipazione, tra gli altri di Mercedes Bresso, Renzio Rovaris, e Luciano Gallino.

Sarebbe interessante che si ragionasse anche in rete a partire da questo post su quello che può pensarsi essere nell’ottica degli utenti finali dei servizi del CSI, i cittadini, il futuro di un ente di cui parlano molto i politici che sono anche stati quelli che lo hanno colonizzato, e sfruttato secondo le filosofie peggiori della lotizzazione.

Nel frattempo continua il dibattito sui pro e contro sulla gestione passata e futura dell’ente.

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Il dossier Frecciarossa da Guariniello

Via Repubblica.it I ritardi sono cominciati prima che neve e ghiaccio frenassero i Frecciarossa, come denunciato dagli abbonati. È quanto emerge dal dossier presentato al pm Raffaele Guariniello dalla Polfer, spedita a controllare i Tav. Situazioni ritenute degne di approfondimento, per le possibili ricadute sulla sicurezza, sono emerse dagli accertamenti sul sovraffollamento delle carrozze. Intanto … Leggi tutto

Il wireless spunta a Porta Nuova

A Porta Nuova stanno finalmente finendo i lavori di risistemazione della stazione che sembra diventare qualcosa di accogliente e piacevole invece del campo di battaglia che è stato per anni. E capita di trovare reti wi-fi per i viaggiatori come era stato annunciato 1 anno e mezzo fa.

Torino 2006, 4 anni dopo: il quasi abbandono

Da Repubblica (tutti ce ne siamo accorti. ma nessuno ha scritto) Un cartello affisso su una grata metallica che transenna l’ingresso dei trampolini olimpici di Pragelato avvisa: “pericolo valanghe, vietato l’accesso”. Un monito più che reale: sulle rampe di lancio dei saltatori con gli sci, e sulla pista di atterraggio, si sono staccate due slavine. … Leggi tutto

Forza Toro

Per la Juve se ne parla poi … Via Vittorio Bertola Questo è dunque il momento di usare la testa. Da Cairo non si pretendono miracoli, ma serietà; che la smetta di millantare progetti e investimenti che non ci sono, di ingigantire ogni stupidaggine fatta per il Toro, di minimizzare le difficoltà e le critiche. … Leggi tutto

Turin is also elegant and perbene

Il WSJ su Marchionne, Torino, Fiat, …

The holidays in Turin have certain rituals that set the city apart from others in Italy. That’s because Turin is home to the country’s largest manufacturing company, the multinational auto maker Fiat SpA, and like all big companies, Fiat is a sort of state within a state.

Besides traditional winter festivities, such as buying orange-colored boxes of handmade hazelnut chocolates at Gobino and stopping for a cup of hot chocolate mixed with coffee and cream at Café al Bicerin to fight off the Alpine cold, Turin offers parallel Fiat activities.

In this photo from 1955, Fiat 600s are driven on the roof track of the Lingotto factory in Turin. Like the car maker that calls it home, Turin, more than any other Italian city, mixes old with new, tradition with innovation.

Fiat auto workers’ kids receive gifts at the company’s annual Christmas party as the car maker’s sprawling Mirafiori factory shuts for the break. Fiat Chief Executive Sergio Marchionne delivers his annual speech to hundreds of managers gathered at the Lingotto—a former factory modeled on the Ford plant in Detroit where the Model T was born—that now houses Fiat’s executive offices.

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Letterina post natalizia al sindaco Chiamparino

Caro Sergio Chiamparino,

nei giorni recenti ho pagato una sontuosa multa cumulativa (410,09 euro) per numero cinque contravvenzioni per eccesso di velocita comminatemi nel 2007 in pochi giorni nel tratto di Corso Regina Margherita che si immette sulla tangenziale di Torino.

Entro velocemente nel merito delle simpatiche contravvenzioni. Mi erano state comminate in veloce compilation quando furbescamente il Comune decise di mettere un autovelox in una zona di Torino che è sostanzialmente il preambolo della tangenziale.

I non torinesi possono giudicare dalle mappe per capire che si tratta di una vera e propria autostrada urbana.  Sicuramente sarebbe stato civilmente più utile ad esempio squinzagliare vigili sulle piste di chi parcheggia in maniera assurda. Ma il ritorno dell’investimento sarebbe stato certamente minore.

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Chiamparino e il futuro

Via Repubblica Un Natale tra crisi e ripresa, all´insegna del piano Fiat, che per il sindaco Sergio Chiamparino «su Torino, tra Mirafiori e Bertone, apre prospettive interessanti. Non si investono cifre ingenti per ristrutturare gli impianti e poi chiudere dopo un anno. La scelta del Lingotto dimostra che esiste un sistema Torino, fatto di infrastrutture, … Leggi tutto