Sodoma digitale: l’opacità dell’algoritmo di Google, la limpida trasparenza di FIEG

A leggere con cura le parole dell’istruttoria contro Google News

FIEG denuncia che Google News aggrega i contenuti giornalistici di una molteplicità di editori secondo criteri non pubblici regolati da un algoritmo coperto da segreto industriale. Le pratiche tecnologiche con cui Google forma i propri indici (ranking) dei contenuti riportati su Google News Italia e i propri indici di risposta alle queries degli utenti non sono trasparenti. In particolare, Google determina la presenza ed il posizionamento degli articoli riportati sul portale Google News Italia determinando unilateralmente la visibilità degli annunci e il livello di preminenza dato ad alcuni rispetto ad altri, potendo favorire un soggetto a scapito di un altro

Si dimostra che la FIEG si sta arrampicando sugli specchi mischiando contenuti, algoritmi, pubblicità e altro ancora in un modo degno del mago Silvan. Invece di assalire il fortino di internet con gli avvocati, meglio sarebbe stato anni fa comprendere le potenzialità del nuovo strumento, come hanno fatto degli editori veri.

In particolare è incredibile che la FIEG parli di trasparenza, quando le possibilità che hanno oggi gli editori di stare economicamente in piedi derivano da un mondo opaco dalla presenza nelle redazioni di situazioni di scarsa trasparenza, sfruttamento, posizioni di cartello, lobby, finanziamenti pubblici e quant’altro.
Un piccolo grande mondo opaco da cui deriva un bene prezioso per la collettività: l’informazione.

4 commenti su “Sodoma digitale: l’opacità dell’algoritmo di Google, la limpida trasparenza di FIEG”

  1. Sono d’accordo. Il punto è che non si tratta di una lotta contro Google, ma attaccandolo (i grandi editori) cercano di limitare i piccoli editori (quelli online) che traggono molti benefici dal lavoro di BigG e che stanno prendendo sempre più spazio e lettori, angoli del web (l’informazione locale) per ora preclusa a grandi.

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