Perchè il NYT è un giornale straordinario

Perchè pensa in maniera innovativa: un esempio …

Via Poynter

More and more journalists use blogging platforms to write and edit stories, but those text editors are pretty basic: It’s not easy to see what changes others have made to a post. And two people can open the same post, overwriting one another’s edits.

The New York Times has solved those problems for online journalists by building a tool that will track changes in a browser-based text editor. The tool, called ICE (for Integrated Content Editor) was built so that it will work with a variety of text editors; the Times has already built plugins for WordPress and TinyMCE, a common text editor used in blogging platforms. (The New York Times Company is an investor in Automattic, the company that develops the WordPress blogging platform.) In effect, the Times has combined the ubiquity and ease-of-use of brower-based text editors with the accountability and scale of newspaper word processing systems.

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In Veneto nasce il Centro Studi New Media e nuove tecnologie applicate all’informazione

Via Odg Veneto

Realizzare una struttura di studio, dibattito e riflessione, ma anche di formazione e aggiornamento permanente per i giornalisti del Veneto, dedicato alle nuove tecnologie applicate all’informazione con particolare riferimento ai nuovi media a disposizione per la diffusione delle notizie, al loro funzionamento, alle opportunità di lavoro offerte in rete, ai nuovi linguaggi, alle possibilità di integrazione con i media tradizionali.

E’ l’obiettivo del “Centro Studi New Media e nuove tecnologie applicate all’informazione”, promosso dall’Ordine dei giornalisti del Veneto, attraverso la Scuola di giornalismo “Dino Buzzati”, in collaborazione con VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia e l’Ordine nazionale dei giornalisti, che verrà presentato alla stampa giovedì 26 gennaio 2012, alle ore 11.00, al VEGA, Sala Meet, piano terra dell’Edificio Porta dell’Innovazione.

Presenteranno l’iniziativa: Gianluca Amadori, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Orazio Carrubba, Direttore della Scuola di giornalismo “Dino Buzzati”, Michele Vianello, Direttore Generale di VEGA.

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La redazione di City occupa il proprio sito web

Il comunicato sindacale della redazione La redazione di City, riunita in assemblea, proclama lo stato di agitazione permanente e vara un pacchetto di proteste multimediali: occupazione del proprio sito web, profilo facebook, colonna degli sms. L’iniziativa è stata decisa dalla redazione dopo l’annuncio della sospensione delle pubblicazioni del quotidiano free press di Rcs Mediagroup entro… … Leggi tutto

I giornalisti ed i condizionamenti della pubblicità

Via Qualinfo.it Metà dei giornalisti italiani ritiene che la pubblicità condizioni la linea editoriale delle testate, mentre il 54% è convinto che debbano essere riviste le norme deontologiche che regolano il rapporto fra informazione giornalistica e pubblicità. Sono i risultati più rilevanti della Ricerca compiuta dal Gruppo di lavoro su Qualità dell’ informazione e pubblicità … Leggi tutto

In Piemonte si sono persi il sito dell’Ordine dei Giornalisti

Via Testo Libero Questa mattina capita che per pagare l’annuale quota di iscrizione ci si colleghi con il sito dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte. Per scoprire che il sito è sparito dalla rete Evidentemente in Piemonte non sono così votati all’innovazione da aver dimenticato di rinnovare il nome di dominio …

Il Sole 24 Ore ha lanciato la superapp per tutte le piattaforme mobili e non solo

Con lo stesso abbonamento si può leggere il giornale cartaceo, su PC, su Iphone, Ipad, Adroid … Un bel salto sugli altri prodotti che spesso sono molto più limitati e meno flessibili. L’applicazione consente di accedere ad una grande varietà di contenuti extra multimediali ed interattivi (come ad esempio video, gallerie fotografiche, inserti audio, testi … Leggi tutto

Le prime proposte per la riforma dell’ordine dei Giornalisti e la mostruosa proposta per la composizione dei consigli di disciplina

Come previsto e temuto le proposte per riformare l’Ordine dei Giornalisti, mai realizzato in passato, che viene tentato in fretta e furia per adeguarsi alla manovra Monti e alle direttive comunitarie, rischia di diventare un pasticcio di dimensione epica. La necessità di oggi e di ieri è di salvare e migliorare il mondo dell’informazione in Italia e il mondo del giornalismo in particolare. La scelta è necessariamente forte: o si cambia radicalmente la situazione o occorre abolire in tempi breve l’Ordine, farlo esplodere dal di dentro. Bisogna cambiare drasticamente, accettare di applicare le regole ed eliminare furfanti ed arraffoni che si sono insidiati nel mondo dei giornalisti italiani e ricominciare. Se no uccidere l’Ordine e gettare il sale sulle sue macerie.

Per i non giornalisti una serie di grafici riassuntivi sui giornalisti italiani dall’Inkiesta

Dopo un periodo fantasioso di illazioni e proposte di riforme presunte il recente consiglio nazionale dell’Ordine , dove pare ci sia stata discreta maretta e forte polemica con FNSI, ha prodotto un documento che potete leggere e scaricare a fondo post e che trovate in forma estesa e commentata da Franco Abruzzo.

Le linee guida presentate sono improduttive e richiederanno una riscrittura radicale e molto più coraggiosa. Il governo Monti non accetterà mai una serie di regole che hanno nell’indefinizione la loro caratteristica. Indecente è la proposta relativa alla composizione del consiglio di disciplina.

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IBook Author, ed Apple disse: andate e pubblicate tutti

Ennio Martignago via User Friendly

Questa volta Apple potrebbe proprio avere assestato un nuovo colpo grosso al comparto di mercato più succulento della cultura: la formazione e la didattica e quel che è per noi più interessante è che potremmo anche non esserne tagliati fuori. Anzi, tutto declinerebbe per farci credere che la lobby editoriale italiota, se non arriva un altro golpe Levi bipartisan, con i tentativi di trovare mammasantissima alla amatriciana come Telecom e f.lli ha preso una buca dolorosissima.

Già Amazon con Kindle ha dimostrato quanto poco ci voglia a far pubblicare libri a orde di autori più o meno interessanti, solo rendendosi disponibile per accettare le creazioni e metterle in catalogo.

Ora Apple fornisce loro, oltre tutto questo, un ambiente, un ecosistema cloud e soprattutto un programma iBook Author gratuito per risvegliare il loro appetito e la voglia di tirarsi su le maniche. Ora non c’è più bisogno, che Zanichelli, La Nuova Italia, Lemonnier e compagnia cantante, con una mancia a qualche ghost writer storcano il naso e rifiutino gli accordi con il gigante dell’MP3 e delle App: ora il professor Rossi può preparare il suo libro anche usando i copia e incolla parziali di brani di altri autori e prendere la lauta percentuale offerta dalla compagnia californiana che parla di prezzi inferiori ai 15 dollari (poco più che 10 euro) contro le vagonate di cartamoneta che ci dissanguano ad ogni ritorno dalle ferie.

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Il gruppo editoriale L’Espresso partner italiano dell’Huffington Post

Via il Sole 24 Ore Sarà il Gruppo Editoriale l’Espresso il partner italiano dell’Huffington Post Media Group per editare la versione nostrana del famoso blog fondato nel 2005 da Arianna Huffington, Kenneth Lerer e Jonah Peretti secondo le anticipazioni di Prima comunicazione. L’accordo, chiuso ieri sera, prevede una joint venture al 50%. Appena costituita la nuova società … Leggi tutto