A Perugia gli hacker veri spiegano la sicurezza a quelli “normali”

Una delle cose più spettacolari del Festival di Perugia: The hacker’s corner. Se avete tempo accorrete numerosi per imparare tutte le cose che vi verranno spiegate che vi serviranno per il resto della vita (professionale).

Per questo motivo alcuni tra gli hacker italiani di maggior esperienza provenienti da Torino, Genova, Milano, Verona, Perugia, Firenze e Roma saranno presenti al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia in un “Hacker’s Corner” appositamente allestito nella “Sala Torre” dell’Hotel Sangallo Palace di via Masi, in pieno centro storico, per tutte le giornate di venerdì 15 e sabato 16 aprile, dalle nove del mattino a mezzanotte.

Sono previste venti ore di formazione in due giorni, con workshop gratuiti per diversi livelli di difficoltà, che daranno vita a un dialogo continuo con questi esperti di sicurezza e consentiranno ai giornalisti, avvocati e professionisti presenti di comprendere l’importanza del “dominio” della tecnologia e degli strumenti utilizzati nella professione in contesti delicati e in ambienti repressivi o insicuri e come, in molti casi, possa essere semplice raggiungere un buon livello di sicurezza e di anonimato.

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L’amico del giornalista (da un’idea di Facebook)

Via CNN Facebook is taking major steps to ensure that its News Feeds contain more actual news. The social media giant is hiring someone to build relationships with reporters and news organizations. The new hire also will help organize journalism-focused events, the first of which will take place this month at Facebook’s headquarters in Palo … Leggi tutto

Gli incentivi per evitare la definitiva rottamazione dei giornali tradizionali

La domanda sorge spontanea: la Fieg vuole una politica industriale di sostegno per mantenere il suo vetusto monopolio sull’informazione ? Tutti gli altri che fanno informazione in maniera più seria e trasparente non reagiranno a evidenti metodi per modificare gli equlibri della competitività nel settore ? (via Repubblica) Dopo aver evidenziato i dati positivi del … Leggi tutto

Huffington Post denunciato dai blogger

E se gli sfruttati dell’informazione in Italia facessero saltare il banco denunciando i loro aguzzini ?

Via Il Manifesto

Una class action contro il sito Huffington Post perhé sfrutta commercialmente i contributi grauiti di molti blogger. Secondo lo studio legale che ha presentato la class action il sito fondato da Arianna Huffington deve pagare una quota rilevante della somma (105 milioni di dollari) ricevuta con la vendita a Aol (305 milioni di dolalri) perché il suo valore commerciale era dovuto appunto ai contributi dei volontari che scrivevano gratuitamente sul sito. Immediata la reazione dei legali di Arianna Huffington: «i blogger hanno sempre usato gratuitamente la nostra piattaforma. Il valore del sito è dovuto però all’inziativa giornalistica di chi vi lavorava, a partire proprio da Arianna Huffington».

La class action è stata organizzata da Jonathan Tasini, il giornalista, scrittore e sindacalista che per molto tempo ha collaborato con l’Huffington Post, perché lo riteneva uno giornale on line che faceva leva proprio sulla condivisione e il lavoro collettivo di molte persone interessate a fornire informazioni su argomenti che non trovavano spazio sulla stampa «normale». Ma quando il sito è stato acquistato da Aol, Tasini ha subito cominciato un tam-tam in Rete per sostenere la tesi che il valore del sito era dovuto proprio a quel lavoro volontario. Da qui la richiesta di cedere una parte del ricavato della vendita a chi vi ha collaborato gratuitamente. Argomenti che hanno incontrato un diffuso consenso proprio nella cosiddetta blogsfera.

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Un lavoro da fame (la parola fame va letta all’italiana non all’inglese)

Memoria per la Commissione Lavoro del Senato della Repubblica in merito all’audizione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana disposta per il 29 marzo 2011, avente ad oggetto l’indagine conoscitiva sul trattamento normativo ed economico nel settore dell’editoria.

La crisi dell’editoria
La crisi dell’editoria in questi anni è stata drammatica. Le continue irrefrenabili innovazioni della tecnologia hanno creato un mercato parallelo dell’informazione, quello di internet e dei blog (decisamente differenti, ma nello stesso tempo spesso simili all’informazione professionale), che non ha barriere nazionali, che non ha vincoli temporali, che non ha costi di produzione e di diffusione. Una concorrenza quasi “sleale” con la carta stampata sempre gravata da costi crescenti di produzione e di diffusione. Anche la concorrenza dell’emittenza radio televisiva, sia quella nazionale con l’invasione del satellitare, sia quella locale, ha finito per creare problemi all’editoria stampata. A sua volta, il passaggio dall’analogico al digitale ha messo in gravi difficoltà tutta l’area dell’emittenza radio televisiva di ambito locale, che ha sempre strutturalmente sofferto per le ridotte dimensioni dei singoli operatori, ed ha moltiplicato quasi all’infinito l’offerta informativa. Questo scenario sconfortante per la carta stampata, che ha interessato tutto il mondo occidentale, è stato ulteriormente aggravato da una crisi economica mondiale di vaste proporzioni che ha investito tutti i settori produttivi e che ha avuto come prima e immediata conseguenza un drastico ridimensionamento del mercato pubblicitario, proprio quello dal quale dipendono le sorti di tutti i mezzi di comunicazione di massa.

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Saviano apre il Festival del Giornalismo 2011

Sarà Roberto Saviano ad aprire il Festival Internazionale del Giornalismo martedì 12 aprile alle ore 21.00 al Teatro Pavone con un intervento dal titolo: Ti opponi? Sarai delegittimato. Come riconoscere e fermare la macchina del fango “Spesso mi si chiede come sia possibile che delle parole possano mettere in crisi organizzazioni criminali potenti. In verità … Leggi tutto

Telebiella: quando cambiò la storia della televisione italiana

E’ disponibile il libro che racconta la storia di Telebiella: il caso che cambiò il sistema televisivo italiano La storia, mai pubblicata, della prima televisione privata italiana, vissuta e raccontata da un protagonista di quell’evento. Telebiella e niente fu come prima racconta in modo appassionato la nascita della prima emittente televisiva in Italia, che a … Leggi tutto

I conti che non tornano di Lettera 43

Via Marco Esposito Paolo Sesini, ‘amministratore delegato di LETTERA 43,  dichiara i numeri del sito di informazione diretto da Paolo Madron: “Oggi siamo già a 140mila utenti unici al giorno che producono 700-750mila pagine viste al giorno”. Numeri pazzeschi. Soprattutto se si considera che Lettera 43 è nato relativamente da poco tempo. Numeri talmente alti, … Leggi tutto

I problemi di TheDaily

Via LSDI

Brutte notizie per Murdoch. Un’ analisi del Nieman Lab delinea una traiettoria piuttosto sgradevole per il quotidiano solo-su-iPad realizzato dalla News Corp.

Secondo la ricerca, basata sull’ attività registrata su Twitter – alla luce della convinzione che il numero di tweet dovebbe aumentare con il crescere dei lettori, e viceversa -, l’ interesse nei confronti del quotidiano online starebbe rapidamente declinando. Purtroppo, il numero esatto di lettori è sconosciuto – commenta Techland.time.

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