TCP-IP Comunista

Via Alessandro Gilioli Se il premier non ha bisogno di Internet perché ha Gianni Letta «che è un Internet umano», magari gli altri cinquanta e rotti milioni di italiani invece gradirebbero collegarsi velocemente alla Rete, e in ogni caso io francamente in salotto preferisco avere un pc ben collegato alla Rete piuttosto che Gianni Letta, … Leggi tutto

Sette minuti bastano per sedurre il maschio

Via Corriere.it E ora chissà quante donne penseranno: «Io l’ho sempre saputo!». Che la bellezza femminile fosse un’arma di distrazione di massa è sempre stato palese. Che portasse gli uomini a compiere atti poco assennati ce lo avevano raccontato già il mito e la letteratura (avete presente Paride e Elena di Troia?). Quello che mancava … Leggi tutto

Ricchi e impegnati

Via LSDI

Negli Usa Internet non ha ancora cambiato profondamente le abitudini politiche dei cittadini. Risultato? Globalmente i più ricchi e i più scolarizzati restano gli individui più impegnati. Anche se forse le reti sociali potrebbero modificare questa situazione.
E’ quello che sostengono gli esperti del  Centro di ricerca Pew che –  segnala atelier.fr – hanno condotto uno studio su 2.000 cittadini americani. Qui sotto la tabella relativa a fasce di reddito/impegno pubblico.
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Il punto fisico e non politico

Ghedini spiega la strategia processuale di Berlusconi sulle querele ai giornali per diffamazione

Va bene, lei dice che chiedete due milioni di risarcimento danni all’Unità per una questione di principio: solo che ora tutti, e non solo noi, ma anche Libero e il Giornale, siamo qui, ancora costretti a parlare di certi presunti problemi sessuali del Cavaliere. «È stata l’Unità a tirar fuori i problemi di erezione di Berlusconi».

Ma perché, ce li ha? «Cosaaa? Scherza?».
Comunque, l’opinione pubblica, tornata dalle vacanze, quasi se ne era dimenticata. Ora invece con la vostra azione legale… «L’Unità ha passato il limite. L’avvocato Fabio Lepri, citando gli articoli, è piuttosto preciso…».

Molto. Riportando il contenuto di alcuni articoli scrive che «si spazia da “rapporti anali non graditi”, a “ore e ore di tormenti in attesa di una erezione che non fa capolino”». «Sì, sono queste alcune delle frasi che offendono il premier».

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La razza non esiste: il vigore degli ibridi

Francesco Cavalli Sforza spiega perche l’ibrido è vincente

Nella nostra specie non esistono le razze perché siamo troppo giovani come specie, non ne abbiamo avuto il tempo. Le grandi differenze sono tra individui mentre quelle tra popolazioni sono una piccola percentuale, per esattezza circa l’11% delle differenze tra uomini. Cose superficiali come la forma del corpo, il colore della pelle… che rispondono a necessità “ambientali”. L’unità di misura della evoluzione invece è la generazione e nei batteri ci sono tante generazioni in un anno quante nella specie umana in mezzo milione di anni (per la precisione una generazione umana sono 25 anni per le donne e 27 per gli uomini n.d.r.). E quindi non è nemmeno vero che ci evolviamo più rapidamente di altri animali. I batteri sono più rapidi ed in un certo senso evoluti di noi, infatti alla lunga vincono sempre loro…

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L’intoccabile

Via Lastampa.it Decine di manifesti raffiguranti Silvio Berlusconi nella posa di Robert De Niro nel film Gli intoccabili di Brian De Palma è comparsa sui muri degli edifici in tre diverse zone di Milano, soprattutto il quella di San Siro. Si tratta della locandina modificata che pubblicizza il film sulla vicenda del boss Al Capone.

Contro il reato di lesa maestà

Via L’Unità

unitaLe argomentazioni contenute nei due atti di citazione (nelle foto: le copertine dei due numeri del giornale “incriminati”) sono formalmente dirette a dimostrare che l’Unità ha colpito la reputazione di Berlusconi, ma nella sostanza delineano un illecito non previsto dal nostro ordinamento, quello di lesa maestà.

Il legale del presidente del Consiglio contesta le nostre opinioni politiche, le nostre valutazioni (peraltro condivise da opinionisti di altri giornali nazionali e internazionali e comunque attinenti alla libera manifestazione del pensiero tutelata dall’articolo 21 della Costituzione) sui rapporti tra la maggioranza e il Vaticano. O i giudizi sui comportamenti privati del premier e sulla loro compatibilità col suo ruolo pubblico.

Viene addirittura qualificato lesivo della onorabilità del premier il fatto di aver riportato giudizi espressi pubblicamente da Veronica Lario attorno alle sue condizioni e alle sue frequentazioni con minorenni. Persino l’opinione di una scrittrice come Silvia Ballestra viene inserita nell’elenco delle affermazioni non pubblicabili.

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Denuncia dopo denuncia dove si va ?

Via Repubblica

Il direttore, due giornaliste, un’opinionista e una scrittrice, tutte donne e tutte accusate di lesa dignità per avere scritto delle frequentazioni del premier con la escort Patrizia D’Addario, per avere messo in discussione i suoi rapporti con il Vaticano, per averlo sospettato di controllare l’informazione in Italia e anche per una battuta sull’impotenza sessuale”.

L’ultimo atto della guerra intrapresa da Silvio Berlusconi nei confronti della stampa non allineata è la citazione per danni al quotidiano l’Unità. Una “denuncia”, che segue di pochi giorni quella a Repubblica scatenata per tacitare le famose 10 domande: una causa civile per colpire economicamente l’editore e le giornaliste.

La direzione dell’Unità informa di avere ricevuto questa mattina due citazioni per danni per un totale di due milioni di euro. Il capo del governo chiede inoltre la condanna a una pena pecuniaria di 200mila euro ciascuna per il direttore responsabile Concita De Gregorio, per le giornaliste Natalia Lombardo e Federica Fantozzi, per l’opinionista Maria Novella Oppo e per la scrittrice Silvia Ballestra.

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Obituary: Teresa Sarti Strada

E’ morta Teresa Sarti Strada, moglie di Gino Strada, presidente di Emergency Dopo avere insieme condiviso per quindici anni il tempo dell’amicizia, del rispetto per la vita e per la sofferenza di tutti, dopo il lungo tempo di affetto, di speranze di timore per la sua sorte personale, Emergency annuncia la morte della sua presidente … Leggi tutto

Addio alle lampadine a incandescenza

Via il sole 24 ore


Da domani primo settembre via dagli scaffali le lampadine tradizionali, quelle che fino a oggi hanno accompagnato ogni momento della nostra vita quotidiana. Entra infatti in vigore una direttiva dell’Unione Europea che mette al bando le lampadine a incandescenza, ritenute poco efficienti e molto inquinanti. Al loro posto lampade alogene e a basso consumo, viceversa a meno emissioni di CO2 e a maggior rendimento energetico.

La sostituzione a livello mondiale – secondo uno studio del Centro di Ricerca & Sviluppo di Philips – delle lampade ad incandescenza per uso domestico con tecnologie di ultima generazione (risparmio energetico e Led) porterà ad un risparmio di 46 miliardi di euro in elettricità e 239 milioni di tonnellate di CO2, pari alla produzione di 228 centrali elettriche o a 685 milioni di barili di petrolio in un anno. A livello europeo il risparmio in elettricità sarebbe pari a 10 miliardi di euro e la riduzione di CO2 di 38 milioni di tonnellate, pari alla produzione di 52 centrali elettriche o a 156 milioni di barili di petrolio in un anno.

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