Il senatore Marcello Dell’Utri avrebbe svolto una attivita’ di ”mediazione” e si sarebbe posto quindi come ”specifico canale di collegamento” tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi. Lo scrivono i giudici della Corte d’Appello di Palermo nelle motivazioni, depositate oggi e in possesso dell’ANSA, della sentenza con la quale Dell’Utri e’ stato condannato il 29 giugno scorso a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Non c’e’ una prova certa ”ne’ concretamente apprezzabile” che tra il senatore Marcello dell’Utri e Cosa nostra sia stato stipulato un ”patto” politico-mafioso. Lo scrivono, nelle motivazioni, i giudici che hanno condannato in appello il senatore del Pdl. Il mafioso Vittorio Mangano fu assunto, su intervento di Marcello Dell’Utri, come ”stalliere” nella villa di Arcore non tanto per accudire i cavalli ma per garantire l’incolumita’ di Silvio Berlusconi. Lo scrivono nelle motivazioni della sentenza di condanna del senatore del Pdl, i giudici della corte d’appello di Palermo presieduta da Claudio Dall’Acqua.
Pensieri
Paola Caruso: un nuovo per cambiare la condizione dei precari
Dal Tumblr di Paola Caruso La protesta è finita e mi sembra giusto sospendere questo blog che rimane qui, a disposizione di tutti. Lo sciopero della fame (con 24 ore di sciopero della sete) è stato devastante. Ero a pezzi già al secondo giorno: mal di testa, crampi addominali e debolezza. Non ho idea di … Leggi tutto
Verso una lista civica torinese per Profumo
Via Repubblica Una lista civica. Dopo la presa di distanza di Chiamparino dalla sua candidatura, Francesco Profumo sta valutando la nascita di una formazione sganciata dai partiti. “Una lista – dicono nell’entuorage del rettore – che si caratterizza per il programma e non per il gradimento di questa o quella corrente”. Così, per paradosso, la … Leggi tutto
Gli ambientini di una certa impresa italiana
Via Il Post Per seguire il groviglio di traffici di soldi molto loschi intorno alle varie aziende consociate di Finmeccanica, così come lo ha raccontato domenica sera Report, ci vuole una matita e un blocco per appunti. A un certo punto si evoca un impegno di Gianfranco Fini per salvare dall’arresto l’onorevole Di Girolamo, ma … Leggi tutto
Cronaca dei treni in italiani che partono almeno in anticipo
Torino stazione ferroviaria di Porta Nuova. Una addormentata unamità corricchia per prendere il regionale per Genova Brignole. In questi giorni la stazione ferroviaria principale torinese presenta dei lavori in corso presso le banchine dei treni. In particolare i lavori si svolgono presso le testate di arrivo dei treni stessi, per cui si creano dei cantieri … Leggi tutto
La sinistra della sinistra si federa
Via Il Manifesto Oggi e domani all’Ergife nasce la formazione di Ferrero, Diliberto, Salvi e Patta. Sulla centralità del lavoro non c’è problema. Su quella del governo invece sì. Fioccano i distinguo sulle alleanze col Pd e l’unità con Sel. Braccio di ferro sul nome del coordinatore unico. La Federazione della sinistra riparte oggi dall’hotel … Leggi tutto
La fulminante carriera universitaria del nipote del boss
Via Il Post Sul Corriere della Sera di oggi, Giovanni Bianconi racconta la storia di Antonio Pelle, il nipote del boss della ‘ndrangheta Giuseppe Pelle, e della sua rapida carriera universitaria al corso di laurea specialistica in Architettura a Reggio Calabria. Il ragazzo ha 24 anni, è stato arrestato lo scorso aprile per i suoi … Leggi tutto
Le motivazioni della condanna di Dell’Utri: mediava tra mafiosi e Berlusconi
E la Carfagna che forse va
Via Repubblica Il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna è sul punto di dimettersi dal governo e dal Pdl. Lo riporta l’agenzia Ansa. La Carfagna starebbe valutando l’ipotesi di lasciare l’esecutivo e il partito, all’indomani della votazione di fiducia al governo prevista per il 14 dicembre, a causa di insanabili contrasti con il Pdl campano … Leggi tutto
Lunga vita al web dal suo creatore
Tim Berners Lee via Scientific American
The Web as we know it, however, is being threatened in different ways. Some of its most successful inhabitants have begun to chip away at its principles. Large social-networking sites are walling off information posted by their users from the rest of the Web. Wireless Internet providers are being tempted to slow traffic to sites with which they have not made deals. Governments—totalitarian and democratic alike—are monitoring people’s online habits, endangering important human rights.
If we, the Web’s users, allow these and other trends to proceed unchecked, the Web could be broken into fragmented islands. We could lose the freedom to connect with whichever Web sites we want. The ill effects could extend to smartphones and pads, which are also portals to the extensive information that the Web provides.
Rileggere la storia della giornalista Paola Caruso
Paola Caruso, una giornalista, una donna, sabato scorso ha iniziato uno sciopero della fame e della sete, che prudentemente si è trasformato in un solo sciopero della fame.
Sciopero della fame e della sete, le prime 24 ore. ?Mi sento un po’ debole, ma sto bene.
…
La storia è questa: da 7 anni lavoro per il Corriere e dal 2007 Sciopero della fame e della sete, dopo le prime 24 ore. La novità è che ho bevuto. Mi hanno convinto gli amici, ma vado avanti con lo sciopero della fame.
Per chi mi ha chiesto i motivi della protesta ecco qualche dettaglio. Spero di essere chiara: al momento sono un po’ cotta e parecchio stanca. ?sono una co.co.co. annuale con una busta paga e Cud. Aspetto da tempo un contratto migliore, tipo un art. 2. Per raggiungerlo l’iter è la collaborazione. Tutti sono entrati così. E se ti dicono che sei brava, prima o poi arriva il tuo turno. Io stavo in attesa.
La scorsa settimana si è liberato un posto, un giornalista ha dato le dimissioni, lasciando una poltrona (a tempo determinato) libera. Ho pensato: “Ecco la mia occasione”. Neanche per sogno. Il posto è andato a un pivello della scuola di giornalismo. Uno che forse non è neanche giornalista, ma passa i miei pezzi.
Ho chiesto spiegazioni: “Perché non avete preso me o uno degli altri precari?”. Nessuna risposta. L’unica frase udita dalle mie orecchie: “Non sarai mai assunta”.
Il suo gesto è andato avanti per cinque giorni. Ieri, mercoledì, Paola ha sospeso il suo sciopero.