Ambizioso programma, sindaco Matteo Renzi.
“Non è mica solo una questione di ricambio generazionale. Se vogliamo sbarazzarci di nonno Silvio, io così lo chiamo e non caimano, dobbiamo liberarci di un’intera generazione di dirigenti del mio partito. Non faccio distinzioni tra D’Alema, Veltroni, Bersani… Basta. E’ il momento della rottamazione. Senza incentivi”.Rottamare i “vecchi” del Pd vuol dire automaticamente sbarazzarsi di Berlusconi?
“E’ la precondizione, il punto di partenza. Ma li vedete? Berlusconi ha fallito e noi stiamo a giocare ancora con le formule, le alchimie delle alleanze: un cerchio, due cerchi, nuovo Ulivo, vecchio Ulivo… I nostri iscritti, i simpatizzanti, i tanti delusi che aspetterebbero solo una parola chiara per tornare a impegnarsi, assistono sgomenti ad un imbarazzante Truman show. Pensando: ma quando si sveglieranno dall’anestesia? Ma si rendono conto di aver perso contatto con la realtà?”.
Italia
Fini dice che il PdL non c’è più, elezioni dietro l’angolo
Via Ansa “Non si può rientrare in un partito che non c’é più. Si va avanti senza farsi intimidire”. Lo dice Gianfranco Fini liquidando, di fatto, il Pdl. “Il Pdl, così come l’avevamo concepito, è finito il 29 di luglio. E non perché – aggiunge – qualcuno se ne è andato, ma perche è venuto … Leggi tutto
Una mappa delle proprietà dei media
Rue 89 Le mensuel pubblica una ottima mappa dei proprietari dei media francesi Varrebbe la pena lavorare a una simile mappa per l’Italia per far capire alla gente chi comanda quello che si deve informare e quello che va taciuto.
Photoshop for Dummies
Via l’89 La Padania di oggi, organo della Lega Nord (“per l’indipendenza della Padania“, giova ricordarlo). Poco sotto a un titolo da tremare, nel quale si racconta di un Luca Zaia – tempestivo nell’attendere che il colonnello s’allontanasse da Roma – tuonante contro Tripoli, la fotonotizia. Quella del giorno fa da compendio all’articolo a lato, … Leggi tutto
Serve un nuovo Chaplin per ridicolizzare i potenti stolti
Furio Colombo Via Nuova Società Il caso Gheddafi è squallido e oscuro. La sua nuova visita a Roma è come l’immagine di un Fellini triste. Un ministro degli Esteri in funzione di maggiordomo riceve e accomoda il circo di uno Zampanò in uniforme inventata seguito da 30 amazzoni armate e da 30 cavalli arabi. Il … Leggi tutto
Matteo Renzi: operazione rottamazione per le cariatidi del PD
Dietro le buffonate di Gheddafi accordi economici per i soliti
C’è tanta sostanza dietro il folklore: accordi, partecipazioni, commesse, grandi lavori. Non è solo il petrolio, con la presenza sempre più importante dell’Eni, né l’autostrada che ventuno imprese italiane costruiscono sulla costa libica come «riparazione» dei danni di guerra. O le partecipazioni in Eni e Unicredit. Nel menu dei colloqui italo-libici si parla anche di ferrovie, di rete elettrica, di metropolitana, di difesa. In ballo, decine di miliardi di euro.
Non si entrerà nel dettaglio di questi temi stasera, alla cena per ottocento invitati allestita alla caserma «Salvo d’Acquisto» di Tor di Quinto. Silvio Berlusconi e il leader libico Gheddafi terranno i discorsi ufficiali per celebrare i due anni del «Trattato di Bengasi». Ma fra gli ottocento invitati, gli imprenditori faranno la parte del leone, e tutti pensano alle opportunità dischiuse per le loro aziende in Libia.
Instupidire del tutto i rapporti internazionali e banalizzare l’Islam
La buffonata delle hostess a lezione di Islam da Gheddafi
Silvio ci ha rotto i gommoni
Via L’Unità L’iniziativa di un gruppo di ragazzi non legati a nessun partito: «Volevamo dire che siamo stanchi di averlo come premier…». L’aereo partito da Lavinio ha sorvolato Anzio, Nettuno e altri tratti della costa laziale con lo striscione «Silvio ci hai rotto li… gommoni». «Volevamo dare un messaggio allo stesso tempo ironico ma deciso … Leggi tutto