L’inquietante silenzio dei media sull’intervista di Gilioli a Taormina

E’ inquietante per la libertà e per la democrazia di questo paese e per il sistema dell’informazione dello stesso che nessuno dei media tradizionali abbia ripreso l’intervista di Alessandro Gilioli all’avvocato Carlo Taormina del 29 gennaio in cui l’ex avvocato di Berlusconi racconta (se servisse per chiarire qualche cosa agli italiani)

«Conosco bene il modo con cui Berlusconi chiede ai suoi legali di fare le leggi ad personam, perché fino a pochi anni fa lo chiedeva a me. E, contrariamente a quello che sostiene in pubblico, con i suoi avvocati non ha alcun problema a dire che sono leggi per lui. Per questo oggi lo affermo con piena cognizione di causa: quelle che stanno facendo sono norme ad personam».

Leggi tutto

Intercettami Se Ci Riesci

Sotto La Panca propone una nuova interessante serata Le intercettazioni di comunicazioni tra tutela della privacy e necessità d’inchiesta Quanto, in passato, le intercettazioni sono state utilizzate? In quali situazioni si sono dimostrate cruciali? Come cambierebbe la legislazione vigente? In che modo la proposta di legge può tutelare la privacy del cittadino ed al contempo … Leggi tutto

Le aziende inqualificabili non sono solo a Torino

Via Repubblica

Il giudice dispone l’assunzione a tempo indeterminato di un’operaia, dichiarando illegittime le proroghe dei contratti a termine, e l’azienda si adegua, accettandone il reintegro nel posto di lavoro, ma distacca la dipendente in India per un anno. A denunciare la vicenda il segretario dei metalmeccanici Uil di Avellino, Gaetano Altieri. L’azienda è la Catering Equiment Industry di Montemiletto (Avellino), del gruppo Desmon; produce ed esporta in tutto il mondo frigoriferi industriali. E l’operaia è Gaetanina Di Paolo, 49 anni, madre di quattro figli.

La Di Paolo “per poter proficuamente svolgere la prestazione inerente alle mansioni di assemblaggio frigoriferi che svolgeva all’epoca del licenziamento”, si legge nella lettera inviata dall’azienda, dal prossimo primo febbraio dovrà trasferirsi a New Delhi, dove il gruppo ha una propria azienda, la Desmon Continental Frigo Private Limited, e rimanervi fino al 31 gennaio 2011. L’azienda ha anche invitato l’operaia a presentarsi alla direzione “per definire le modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, munita di un passaporto in corso di validità”.

Leggi tutto

Lottare via internet per il proprio lavoro funziona

quarto-statoI risultati recenti di molti casi di  singoli o di casi aziendali sono l’ennesimo successo della difesa in rete dei lavoratori.  Attraverso la  lotta in rete gestita da siti che  fanno attivismo e informazione che non riusciva a passare attraverso i filtri perbenisti o anche solo annoiati della stampa old media si ottengono straordinari risultati di tutela dei propri diritti calpestati. La rete, i network sociali, i media fuori da un controllo bottom up sono una straordinaria arma per difendere il proprio lavoro, la dignità del proprio lavoro, la prosecuzione del proprio lavoro da sopprusi e ingiustizie o, se il caso, da datori di lavoro banalmente delinquenziali.

Le informazioni circolano veloci in rete e si è competenti e bravi per gestire la rete e il flusso informativo i risultati sono straordinari. Una volta se un singolo o un gruppo di lavoratori subivano delle vessazioni dovevano subire, rivolgersi ai sindacati, ricorrere alla giustizia ordinaria, cercare spazi non facili sui media. Spesso si doveva subire in silenzio vessati e presi per i fondelli.

Leggi tutto

Free Bronkhorst: tentano di sequestrare anche la madre

Il caso di Free Bronkhorst, trentenne olandese, fiorentino di adozione, rinchiuso ingiustamente dall’ottobre scorso nel carcere di Cancun in Messico, dopo aver subito un’aggressione in una discoteca della località balneare dello Yucatan, si arricchisce di un grave fatto di cronaca. Nelle scorse ore la madre del ragazzo, Ana Villaplana è stata rapita da tre malviventi mentre era alla guida di una Mustang per le vie di Cancun. La madre di Free, era stata contattata dalla fidanzata di un altro recluso messicano che aveva trascorso alcune settimane a stretto contatto con Free nell’infermeria del carcere di Cancun.

La ragazza aveva telefonato ad Ana e le aveva chiesto un appuntamento. Ma all’incontro non si era presentata e al suo posto Ana aveva trovato i suoi rapitori. Il rapimento è avvenuto in pieno centro a Cancun. Ana ha tentato di resistere agli uomini che volevano gettarla in un’auto e portarla via, ha gridato a lungo, e ha tentato di svincolarsi dalla stretta degli assalitori. La sua  resistenza ha provocato la reazione di alcune persone che hanno assistito alla scena, molte di queste hanno immediatamente avvisato la polizia. L’auto con Ana a bordo è partita correndo all’impazzata per le vie della città messicana ma è stata quasi subito raggiunta dalle macchine della polizia. Ne è seguito un lungo inseguimento con ripetuti scambi a fuoco, da una parte e dall’altra.

Leggi tutto

Balle in serie per difendere la Thyssen

Via Repubblica Ritrattazioni al processo Thyssenkrupp. Tre lavoratori, che nelle udienze precedenti, quando furono convocati dalle difese degli imputati, resero dichiarazioni che costarono loro un avviso di garanzia per falsa testimonianza, si sono presentati oggi per chiarire la loro posizione. Uno di loro ha rivelato che un ex superiore, A.C., gli consegnò un foglio con … Leggi tutto

Ci paghi il sindacato

Maurizio Tropeano su Lastampa.it «L’Istituto Addestramento Lavoratori del Piemonte è senza autonomia giuridica ed è totalmente dipendente dalla Cisl che dovrà rispondere delle obbligazioni assunte dall’ente di formazione». È questa la motivazione che ha spinto trenta collaboratori a fare causa al sindacato piemontese. Secondo il professor Marino Bin e l’avvocato Sara Visca tocca al sindacato … Leggi tutto

Libero Free Bronkorst

Free Bronkorst è un ragazzo olandese, fiorentino d’adozione, rinchiuso ingiustamente in carcere in Messico dall’ottobre scorso. Free è olandese ha 30 anni è figlio di un francese e di una spagnola. L’episodio che ha innescato la sua storia è  raccontato dal video della telecamera di sorveglianza della discoteca di Cancun dove è successo il fatto, che non sembra lasciare dubbi sulla sua dinamica.

Leggi tutto

Ucciso a Biella perchè chiedeva il suo stipendio

I datori di lavoro messi in mora che reagiscono in maniera spropositata fascista. Reclamava lo stipendio che da tre mesi non gli era stato versato. Per questo è stato ucciso dal datore di lavoro con nove coltellate. Questa la storia di Ibrahim M’bodi, operaio 35enne in un cantiere edile, senegalese trapiantato a Zumaglia, nel Biellese, … Leggi tutto