Sentirsi Beppe Grillo per merito dell’azienda di Silvio Berlusconi

In queste settimane questo blog continua ad essere “preso d’assalto” da migliaia di visitatori e centinaia di commenti sempre più inviperiti per i disservizi di Mediaset Premium I post che attirano tutto questo pullulare di rete sono Il pasticciaccio di Mediaset Premium Mediaset Premium: sportello reclami La gabella di Mediaset Premium Mediaset Premium: i rimborsi … Leggi tutto

Il pasticciaccio di Mediaset Premium

I post più letti di questo blog sono quelli relativi ai disservizi di Mediaset Premium I post più commentati di questo blog sono quelli relativi ai disservizi di Mediaset Premium Se ne leggono di tutti i colori sulle difficoltà a essere accontentati e anche solo ascoltati da un improbabile servizio clienti. E’ incredibile vedere come … Leggi tutto

Secondo Murdoch il peggio è passato

Via Mediamemo

For the past year or so, News Corp. CEO Rupert Murdoch has been a consistent voice of pessimism, and he forecast an ugly economy before his big-media peers did. And now he’s more upbeat than his fellow media CEOs. Here’s his opening salvo:

“I am not an economist…but it is increasingly clear that the worst is over….As you know, I have been uncharacteristically pessimistic in recent calls, though I would argue that it was a well-founded concern. But there are emerging signs in some of our businesses that the days of precipitous decline are done and that revenues are beginning to look healthier.”

Not only is this a turnaround, it’s a turnaround from just a month ago, when Murdoch professed to be full of bearish sentiment at the cable industry’s annual show.

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Un’aria di pay per content…

Una chiara e lunga analisi di Roberto Venturini su Apogeonline

In fondo potremmo decidere di dividere il mondo dell’editoria (e sul web siamo tutti editori) in quattro macro aree alquanto disomogenee. Proviamoci e vediamo che succede. Primo: ci sono i mezzi che nascono a fini politici, di lobby o associazionistici – mezzi che possono anche essere no profit nel senso che il loro fine è far passare un messaggio al proprio pubblico, al di fuori di logiche commerciali – per capirci come una volta erano i giornali di partito – oppure di fare un servizio ai propri associati o al pubblico in generale. Questi media i soldi li fanno dalle quote associative, da fondi pubblici, finanziamenti privati e così via.

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Esternalizzare i manager o i dipendenti ?

All’estero certi manager che hanno commesso errori gestionali gravi vengono messi alla gogna, qui prendono un bonus e si danno alle esternalizzazioni.

Lettera aperta dei dipendenti di Rete A

Siamo 29 lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato da Rete A – ALL MUSIC e prossimi al licenziamento che il Gruppo Editoriale L’Espresso ha  annunciato con una procedura collettiva il 5 marzo scorso. Siamo 29 persone, ma siamo una televisione nazionale. All Music, infatti, fornisce programmi e servizi giornalistici a Rete A  (titolare della concessione governativa) che la controlla al 100%.

La parola chiave di questa lettera è esternalizzazione. E’ quella che il  Gruppo L’Espresso dell’ingegner Carlo De Benedetti schierato fin dalla prima ora e dalla prima tessera con il PD, usa più spesso per giustificare tagli di personale. Tutta colpa di un passivo di 3 milioni di euro, a carico di All Music, che  impone un taglio dei costi.

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Media People

Via Vittorio Zambardino La prima cosa che si nota al festival del giornalismo di Perugia è che ci sono i volontari, collocati in una macchina organizzativa molto efficiente. Mangiano alla mensa universitaria, lavorano duro. Ascoltano gli interventi in inglese senza cuffie. Hanno tutti un blog, un twitter, un tumblR o almeno una pagina su Facebook: … Leggi tutto

Il Mediacamp di Perugia

Il Festival Internazionale del Giornalismo che si svolge a Perugia dal 1 al 5 aprile 2009 ha deciso di organizzare  un Mediacamp nel pomeriggio di domenica 5 aprile e che il bloggante si occuperà di organizzare e gestire.

Un Mediacamp è  un barcamp dedicato ai media.

Un Barcamp è definito una non conferenza: un evento, nato dal desiderio delle persone di condividere e apprendere in un ambiente aperto e libero: quindi prevede molta, molta interazione tra i partecipanti. L’idea alla base di un barcamp è che tutti i partecipanti siano in qualche modo attivi e coinvolti. Tutti sono invitati a presentare un argomento, a partecipare attivamente alle discussioni o a dare una mano nell’organizzazione o a supporto dell’evento.

Il Mediacamp sarà  dedicato alle discussioni sullo stato dei media e dell’informazione. Si parlerà di media tradizionali e innovativi, on-line e off-line, analogici e digitali, cartacei, via etere, interattivi, globali e locali. Dell’amata radio e della vituperata televisione, della esplosiva internet e della declinante carta stampata.  Un Barcamp dedicato ad addetti ai lavori e a consumatori di media, ai tradizionalisti e ai rivoluzionari, agli amanti degli UGC ed del giornale locale, ai lettori di palmari, iphone, ebook reader, carta stampata.

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Fra due mesi il Festival del Giornalismo

Via Pandemia Mancano ormai meno di due mesi alla terza edizione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, che si terrà dal 1 al 5 Aprile prossimi, aperto gratuitamente al pubblico come di consueto. Molte le novità quest’anno, a partire da una traccia giornaliera che avrà come tema il web e il futuro del giornalismo: … Leggi tutto

Novità vecchie: non esistono i diversi media per il giornalismo

Via Mario Tedeschini Nelle ultime ore la notizia è rimbalzata un po’ ovunque, partendo dall’articolo di Editor&Publisher: gli amministratori del Pulitzer, il premio giornalistico più noto del mondo, hanno deciso di aprire le candidature per ogni categoria a servizi e contenuti prodotti anche solo per l’online. … La verità è che vale per i premi … Leggi tutto