Cronache possibili dall’Assurdistan

Giuliana Assange su Repubblica Negli ultimi mesi ci siamo resi conto di avere un forte supporto anche in Italia, dove il Quarto Potere sembra essere messo molto male. Secondo la classifica della Freedom House, nel 2011 perfino la Serbia e il Benin hanno superato Roma in materia di libertà di stampa e, insieme con la … Leggi tutto

Intervistato: l’intervista diventa croudsurcing

Provare per credere … Chiunque può proporre chi intervistare e chiedere ciò che desidera. Questo per noi è crowdsourcing. Perché ogni domanda rappresenta l’origine della curiosità umana ed ogni possibile risposta è quel passo in più verso un’utopica conoscenza. Diffondere la conoscenza partendo dal basso significa permettere una libera informazione. Questo per noi è social … Leggi tutto

il male sta principalmente in noi e nei nostri organismi e non nel solito “cattivo”

Via Stefano Tesi

Cavalcando maliziosamente l’illusione ottica che in apparenza rende uguali soggetti diversi, qualcuno cerca di cavalcare il malcontento chiamando i lettori allo sciopero contro gli editori il 7 e 8 ottobre, per la “Carta di Firenze”. Forse per evitare che si scioperi contro il vero responsabile, un sindacato inadeguato e colpevole.

Gli editori fanno ciò che il quadro normativo gli consente. Allora la colpa è loro o di chi dovrebbe garantire una tutela ai lavoratori, cioè il legislatore e il sindacato? Il 50% del pubblicato è frutto di “precari dell’informazione”? Ma quando mai. Qui si confonde il precariato con la precarietà. I precari sono i titolari di un contratto a termine, una categoria ben precisa. Non sono “precari” né i collaboratori esterni, né i liberi professionisti. Sono forse precari i “falsi freelance”, cioè i giornalisti che per continuare a lavorare con l’unica testata per la quale scrivono hanno scelto e/o sono stati costretti a prendere una partita iva (questo è in vero punto dolente, vedi qui).
Risultato di tanto caos concettuale?

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Io non leggo chi sfrutta: il 7 e 8 ottobre sciopero dei lettori

Re:fusi in collaborazione con il coordinamento romano “Errori di stampa” lancia una campagna su Facebook in occasione del lancio della “Carta di Firenze”: il 7 e 8 ottobre facciamo lo “sciopero dei lettori” per dare un segnale forte contro il precariato dei giornalisti.

Lo sapevate che i giornali italiani, ogni giorno, sono scritti per più della metà da giornalisti precari, non contrattualizzati, lavoratori “a cottimo” pagati un tot a pezzo pubblicato, e non pagati se il pezzo non viene pubblicato?

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Adotta un (giornalista) precario a Firenze

Dalla Nazione

Adotta un giornalista precario, questo il nome dell’iniziativa lanciata dal Gruppo di lavoro sulla precarietà dell’Ordine nazionale dei giornalisti. In poche parole si tratta della possibilità di offrire ospitalità a giornalisti precari di fuori Firenze che verranno nel capoluogo toscano per partecipare al convegno “Giornalisti e Giornalismi, per la dignità della professione giornalistica” che si svolgerà a Firenze il 7 e 8 ottobre prossimi, presso il Teatro Odeon in Piazza Strozzi.

Per partecipare basta davvero poco, un letto, un divano e soprattutto tanta voglia di aiutare chi ancora crede di poter fare del giornalismo la sua professione. Gli interessati possono rivolgersi al seguente indirizzo:[email protected] – 3398707413. Sarà compito degli organizzatori incrociare domanda di ospitalità e l’offerta di posti letto, anche sulla base di preferenze che verranno di volta in volta indicate.

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Il giornalismo è obsoleto, inutile, morto o si sta evolvendo?

Via LSDI Quattro recenti  vicende accompagnate da fiumi di inchiostro (e di bit) hanno sollevato gli interrogativi sul giornalismo che ciclicamente si ripropongono – In questo caso sono in particolare  gli ‘’atti di giornalismo’’ possibili da parte di non-giornalisti al centro della discussione, che soprattutto negli Usa ha avuto toni molto accesi – Alla fine … Leggi tutto

La fuga dal diritto del lavoro dal giornalismo

dal sito di Pietro Ichino

Nel settore giornalistico, per esempio, nel corso di una recente audizione parlamentare sono emersi dati impressionanti circa l’apartheid che in Italia separa i lavoratori protetti dai non protetti. Riportiamo qui di seguito la deposizione svolta da una rappresentante della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dottoressa Antonella Benanzato, davanti alla Commissione Lavoro del Senato:
“Presidente, desidero comunicare delle cifre riguardanti il Veneto: i giornalisti titolari di un rapporto di lavoro dipendente in Veneto sono 753; i giornalisti iscritti esclusivamente alla gestione separata (solitamente i collaboratori) (*) sono 1.640; il reddito medio di un giornalista dipendente è di 59.445 euro l’anno; il reddito medio di un giornalista co.co.co. è di 7.489 euro l’anno; il reddito medio di un giornalista libero professionista è di 9.000 euro l’anno.
Vorrei far presente, proprio per sollevare l’argomento della previdenza per i giornalisti precari, che dai risultati dell’indagine condotta dalla LSDI (l’associazione per la libertà di stampa e il diritto all’informazione), pubblicati recentemente, risulta che le pensioni dei lavoratori autonomi (sempre con riferimento ai giornalisti), per il 63 per cento delle contribuzioni, ammontano a circa 500 euro lordi l’anno. Vi lascio calcolare a quanto possa ammontare la pensione mensile. Ciò avviene perché i lavoratori precari, o i collaboratori, non sono neanche in grado di pagare delle quote importanti di previdenza e, quindi, si ritrovano con delle pensioni al di sotto di quelle sociali, assolutamente irrisorie, che anzi rappresentano un costo per la stessa cassa dei giornalisti, dal momento che quasi non è conveniente erogare delle pensioni pari a 20 euro al mese. […]”

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Il giornalismo ufficiale affronta (forse) il precariato e l’illegalità

Via Il Fatto Quotidiano Forse, finalmente, il paludato mondo del giornalismo ufficiale cerca di dare una risposta alla diffusione sempre più capilare di illegalità e indegnità nelle sue fila che porta al concretizzarsi di un mercato del lavoro sempre più dominato dallo sfruttamento e dal precariato. Il prossimo 7 e 8 ottobre a Firenze si … Leggi tutto

Gli stati generali dell’informazione in Campania

In Campania ci provano ad affrontare i problemi del giornalismo “Riscriviamo il futuro” è il tema degli Stati generali dell’Informazione che Ordine dei Giornalisti della Campania, Assostampa Campania, Inpgi e Casagit hanno indetto per lunedì 12 settembre a Napoli all’hotel Alabardieri alle ore 10. Una giornata di lavori divisa in due sessioni. La mattinata sarà … Leggi tutto

L’Ordine dei giornalisti lancia un sito sul precariato

 dal sito ODG Da oggi esiste un nuovo portale nazionale per la dignità della professione giornalistica. L’indirizzo è precariato.odg.it. Una ‘casa’ per mettere in rete le esperienze di collaboratori, corrispondenti, precari, free lance, partite iva. Tutti insieme, accomunati dall’appartenenza all’Ordine dei Giornalisti, con lo scopo di condividere esperienze, dare consigli e vie di uscita per … Leggi tutto