L’attrice Sabina Guzzanti è seguita in Twitter da 24.759 persone, ma non è interessata a seguirne alcuna. Il suo non è un caso isolato e mette a nudo il fatto che oggi a Sabina Guzzanti e migliaia di personaggi più o meno pubblici (o ai loro uffici stampa) non importi usare le utilità del Web 2.0 per interagire con chicchessia, ma interessi soltanto utilizzare un medium orizzontale per trasformarlo in uno strumento verticale.
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Media
Apple e la sua influenza sull’informazione
Via NYT A new study confirms what some in the technology industry have long sensed: Apple commands an inordinate amount of the media’s attention. A yearlong look at technology news coverage by the Pew Research Center’s Project for Excellence in Journalism found that 15.1 percent of tech articles were primarily about Apple; 11.4 percent were … Leggi tutto
Barbie a prezzi da lavoro precario
Via Ciro Pellegrino Insomma, ecco Barbie giornalista. Costa circa 11 euro, con quei soldi ci paghi un pezzo su un giornale nazionale ad un giornalista precario. Mi aspetto ora anche “Barbie Inpgi 2?, “Ken Ordine dei Giornalisti”, “Baby Mia Assostampa” eccetera eccetera.
I news parasites secondo gli old media
Via Guardian Leonard Downie Jr, the former executive editor of the Washington Post, has attacked online news aggregators including the Huffington Post as “parasites living off journalism produced by others”. Delivering the James Cameron Memorial Lecture at London’s City University last night, Downie criticised online aggregators for filling their websites “with news, opinion, features, photographs … Leggi tutto
Presentato Ebooklab
Via Lastampa.it Rimini Fiera guarda al futuro e presenta ‘Ebook Lab Italia’, il primo evento interamente dedicato al mondo dell’editoria digitale sul mercato italiano, realizzato in collaborazione con Simplicissimus Book Farm. La manifestazione è stata presentata questa mattina alla stampa da Piero Venturelli, direttore generale di Rimini Fiera, Antonio Tombolini, amministratore delegato di Simplicissimus Book … Leggi tutto
L’uso distorto dei Social Media: nuovi modi dello spamming autorizzato
The Future of the Book
The Future of the Book. from IDEO on Vimeo.
Un comunicato incongruo
Via Repubblica via Dagospia Un comunicato «incongruo e paradossale». Così la perizia ordinata dal Tribunale di Torino definisce il testo con cui, nell´agosto del 2005, gli uffici di Ifi-Ifil smentirono di aver operato in modo anomalo sul titolo Fiat nell´imminenza della scadenza del debito convertendo da tre miliardi di euro contratto con un gruppo di … Leggi tutto
Obituary: Sandra Mondaini
Cinque mesi dopo il marito è morta a 79 anni Sandra Mondaini
Da corrispondenti a Voci Globali
Via Lsdi Solana Larsen, managing editor di Global Voices, ipotizza che “saranno le voci locali a fornirci le notizie dall’ estero”, sostenendo che “le persone che vivono nel loro paese forniscono un servizio migliore perché non sono influenzate da agende esterne“ – Una tesi eretica che ha trovato però il sostegno di Richard Sambrook, ex … Leggi tutto
Il Sole al tramonto ?
Se l’anarchia fosse una tecnica di management, il Sole 24 ore sarebbe Google, più Mckinsey, più la Apple, o anche meglio. Da qualunque parte la si guardi l’ultima parte della vita della casa editrice è una sequela ininterrotta di fallimenti. Il quotidiano capace di far crollare (sempre più di rado) le quotazioni di un’azienda o di un amministratore delegato con un articolo si è presentata al giudizio del mercato in uno dei suoi momenti peggiori: quotata a fine dal 2007 a 5,7 euro ora ne vale 1,3. Peggio della recessione, peggio del calo della pubblicità, peggio della fine sempre più imminente dei vecchi medium della carta stampata: il Sole sta autodistruggendo il più solido modello dell’editoria nazionale. La forza del quotidiano salmone era studiata nelle università per la sua diversità rispetto ai suoi concorrenti nazionali e internazionali. Nel 2002 il Sole diffondeva più copie del Financial Times (oltre 400 mila), quasi 200 mila abbonati assicuravano margini altissimi grazie al taglio delle rese e dei costi di distribuzione. La presenza capillare negli studi professionali nazionali e in tutti gli uffici della pubblica amministrazione lo rendeva un veicolo ideale per una pubblicità mirata che la stessa casa editrice usava per piazzare prodotti collaterali, bollettini e supplementi. Per primo il Sole ha iniziato a piazzare software a quegli stessi clienti e a far pagare le sue banche dati. Succedeva dieci anni fa.