Il conflitto di interessi digitale fra Monti e Bersani

Simonetta Zandiri pubblica su Facebook delle informazioni utili su Agenda Monti e il mondo PD Abbiamo fatto le pulci al PDF dell’Agenda Monti, scoprendo che era stato realizzato da Ichino (PD), abbiamo verificato che il dominio usato da Ingroia per il lancio della nuova lista (www.iocisto.com) è stato registrato da Gianfranco Mascia per IDV, potevamo … Leggi tutto

Caro Mario Monti perchè vuoi fare in modo che l’Italia abbia giornalisti senza neanche la laurea ?

Lettera aperta di Franco Abruzzo al primo ministro Mario Monti: “Gentile Presidente, la nostra Ue vuole che i professionisti abbiano almeno una laurea triennale alle spalle.  Perché il suo Governo, con il dpr  “Severino”, afferma che i giornalisti  professionisti italiani possono essere  tali anche con la quinta elementare? Il suo Governo umilia i giornalisti e … Leggi tutto

Cinque domande sull’epurazione dei pubblicisti

L’Ordine dei Giornalisti per anni ha avuto la stranezza abissale di avere due tipologie di figure professionali: i giornalisti di serie A e di serie B: i professionisti e i pubblicisti. Per anni i pubblicisti sono proliferati perchè al sistema servivano voti, carne da macello e numeri. Il sistema andava rivisto e ristrutturato da tempo facendo uscire di fretta “i mercanti dal tempio”, ma non si è fatto nulla per una redenzione morale. Ora arriva la mazzata, non inattesa, delle liberalizzazioni a venire e inizia “la grande rivoluzione” in cui terrorizzati i portatori di privilegi cercheranno di salvare il privilegio. Ma ora i topi stanno per uscire dalle tane e i gatti li mangeranno.

Qualche quesito sull’evoluzione delle cose di Stefano Tesi

Che fine, professionalmente parlando, faranno gli 80mila colleghi, non è dato sapere. Qualcuno propone di relegarli in un albo “ad esaurimento”, come i Cavalieri di Vittorio Veneto, ma senza medaglie al merito.
I diretti interessati (o meglio, chi all’OdG formalmente li rappresenta) ovviamente alzano le barricate e difendono anche le poltrone, i privilegi, le diarie e le indennità di un fortino in un tutta onestà non sempre difendibile. Tanto da indurre un commentatore (qui) a parlare di “Ordine prigioniero dei pubblicisti”.
Beh, contrariamente ad altri colleghi ho preferito pensarci bene prima di affrontare l’argomento, che mi pare assai più complesso e spinoso di quanto sembri.
E non mi sono unito al coro di chi per istinto, e forse un po’ superficialmente, ha gioito per questa paventata abolizione dicendo che finalmente non si ritroverà più accanto, nel mestiere, a dopolavoristi e signore bene.
Mi pare una posizione, sebbene comprensibile, miope e ingenerosa, ma soprattutto un po’ avventata, priva degli scrupoli che ci si dovrebbero fare quando si prendono decisioni destinate a incidere pesantemente sulla vita e sul futuro lavorativo delle persone.
Preferisco invece farmi e porre ai lettori alcune domande.

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Un tipo molto Malinconico diventa sottosegretario per l’editoria

Il presidente della Fieg, Carlo Malinconico, è il sottosegretario all’editoria del Governo Monti. Di Malinconico  si è tristemente (scusate ma non è un gioco di parole) parlato in questo blog. La spinta innovativa del soggetto è tale che tenterà probabilmente di fare utilizzare la carta di cellulosa anche a Radio e Televisione e probabilemente farà … Leggi tutto