Piero Vigorelli ai vertici di Telecom Italia Media Broadcasting

Nel solito silenzio giornalistico multipartisan, salvo la citata Repubblica, ritorna in auge telecratica Giancarlo Vigorelli Piero Vigorelli, uomo-Mediaset per eccellenza, vicinissimo a Silvio Berlusconi, una lunga e prestigiosa carriera a Cologno Monzese, vicedirettore uscente del Tg5, è stato cooptato alla presidenza di Timb, Telecom Italia Media Broadcasting. Si tratta della società che gestisce gli impianti … Leggi tutto

Un tentativo di lottare contro crisi e speculazione economica

La crisi economica viene troppo spesso usata come un alibi che permette a disinvolti e spregiudicati amministratori delegati e imprenditori di perseguire semplici finalità di lucro. Lo sanno bene i lavoratori di Agile ex Eutelia, di Omnia Network, di Phonemedia, di Accenture e di altre importanti aziende del territorio: vittime di ingiustificati licenziamenti collettivi, collocati in cassa integrazione straordinaria, spettatori involontari e incolpevoli di chiusure di reparti o interi stabilimenti.

Si tratta di operazioni realizzate attraverso un uso chirurgico delle leggi attualmente vigenti nel nostro Paese, come accade sfruttando le ampie opportunità offerte dalla Cessione di Ramo d´Azienda. Queste operazioni criminali permettono a professionisti del fallimento di ottenere il massimo profitto scaricando i lavoratori sulle spalle della collettività, sfruttando in maniera indiscriminata gli ammortizzatori sociali come mobilità, Fondo di Garanzia INPS per il TFR, impoverendo il Paese.

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E se l’Ipad alla fine se lo comprassero in pochini

Via Venture Beat Only one in six iPhone owners surveyed by mobile ad network AdMob said that they “intend to purchase” an Apple iPad tablet computer. Among Android phone owners, the ratio dropped to one in seventeen. The results, from an opt-in survey of 960 respondents that AdMob ran in January, strongly suggest that the … Leggi tutto

Forza Rita

Rita Levi Montalcini è stata ricoverata per una frattura al femore. Auguri alla più blasonata scienziata italiana che ha compiuto 100 anni lo scorso aprile

QN è il terzo quotidiano nazionale

Claudio Plazzotta per Italia Oggi via Dagospia Il sistema Riffeser, quello del “Qn”, veleggiava oltre le 400 mila copie fino a non molto tempo fa. Nel gennaio 2010 la somma delle diffusioni di “Giorno”, “Nazione” e “Carlino” non raggiunge neppure le 330 mila copie. Tuttavia, a causa dei forti arretramenti di altri big, in primis … Leggi tutto

Google, responsabilità ed avvocati

Via Ennio Martignago

Perché la notizia dell’ultima ora è la condanna di Google? Certo per ridurre l’impatto dei ricilatori italiani. Ma anche perché qualcuno sta muovendo forti gruppi di pressione su questo fatto e ci si paragona ai Cinesi. Premesso che chi scrive è utilizzatore di Internet da prima della nascita dei browser e che ha sempre visto questo strumento come un caposaldo della democrazia. Tuttavia per me quella democrazia è quella di Electronic Frontiers Foundation e di quella vecchia di Barlow, Kapor e Gilmour, non dei residui attuali. Per intenderci quella democrazia dell’utente che quando degli avvocati usarono la rete per farsi pubblicità bloccò il loro server di posta per giorni fino a farli desistere dalla loro esperienza di Internet.

Oggi siamo agli antipodi di tutto ciò, quegli avvocati di allora sarebbero la timida anima dell’Internet odierna e questa ha soprattutto un nome, quello controverso e ambiguo con due o. Limito la questione del filmato ad una breve osservazione: se in un giornale apparisse uno stupro di un bambino, quell’azienda non potrebbe dire che è solo colpa degli autori delle foto e nemmeno dei giornalisti. Esiste una responsabilità per tutto ciò. Qualcuno che pensa di essere più furbo può far finta di dire che l’innovazione è fuori da queste regole patetiche dei vecchi media. Peccato sia falso e manipolatorio. Le radici delle reti sono fortemente intrise di etica, mentre quelle di questo subprodotto capitalistico mediatico del neo-colonialismo clintoniano sono il contrario. Sono il peggio del reality e del talent show messo insieme.

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We Are The World 25 For Haiti, YouTube Edition

Per liberare la mente da tante, troppe parole utili e inutili su libertà di rete e diritti degli individui un bell’esempio di collaorazione attraverso la rete.  Lisa Lavie cantante e vlogger, ha fatto cantare We are the world  insieme da 57 artisti della comunità musicale di Youtube.

Al Laboratorio-Museo Tecnologic@mente la nuova sala dedicata all’Elea 9003

A partire da sabato 27 febbraio 2010 sarà aperta al pubblico la nuova sala espositiva del Laboratorio-Museo Tecnologic@mente dedicata all’ELEA 9003 realizzata grazie al contributo della Fondazione CRT di Torino.  La Fondazione Natale Capellaro, che gestisce e coordina le attività del Laboratorio-Museo Tecnologic@mente, vuole raccontare uno degli aspetti più importanti della Storia del  territorio: l’avvento dell’elettronica e la nascita dell’ELEA 9003 della Olivetti, attraverso la personalità e le vicende di Adriano Olivetti, Mario Tchou ed Ettore Sottsass, partendo dai primi calcolatori elettronici fino alla morte di Adriano Olivetti e alla cessione della divisione elettronica.

Allo scopo di avvicinare i visitatori al passaggio dal mondo della meccanica a quello dell’elettronica, si propone un’esperienza interattiva articolata in tre momenti fondamentali: un momento analogico, un momento di programmazione e un momento di digitalizzazione, attraverso Arduino, una piattaforma di prototipazione elettronica open-source che si basa su hardware e software flessibili e facili da usare. Arduino è nato all’Interaction Design Institute di Ivrea, con l’intento di sviluppare un microcontroller potente ed economico per gestire i progetti artistici robotizzati. La sua capacità di calcolo corrisponde a quella dell’Elea. L’apertura della nuova sala espositiva dedicata all’Elea 9003 è inserita nell’ambito degli eventi promossi a 50 anni dalla scomparsa di Adriano Olivetti.

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Caso Google privacy: attendere e capire è meglio che sbandierare partiti presi

Un tentativo equilibrato e prudente di commento da parte Carlo Felice Dalla Pasqua sulla sentenza odierna della Procura di Milano contro Google

Strano paese l’Italia, dove si dice che senza conoscere le motivazioni non si può commentare una sentenza e dove, poche ore dopo, proliferano già i commenti pro o contro (soprattutto contro) la sentenza con la quale sono stati condannati tre dirigenti di Google.  Senza dare giudizi definitivi, partiamo dal presupposto che internet ha radicalmente cambiato i comportamenti e le abitudini sociali di molti (e quindi devono cambiare le leggi che regolano quei comportamenti), ma non può essere un luogo legibus solutus. Evitiamo quindi di gridare allo scandalo per partito preso.

Certo, se il giudice avesse stabilito che Google è responsabile semplicemente per aver messo a disposizione la piattaforma, ossia lo spazio, sul quale altri hanno commesso reati a sua insaputa, si tratterebbe di un esempio pericoloso. Sarebbe come dire che Trenitalia è responsabile se avviene un delitto su un vagone di un suo treno o che l’Anas deve essere condannata per un incidente avvenuto su un tratto di strada da lei gestito. O come se fosse colpa vostra se invitaste qualcuno a casa per un caffè e questa persona cominciasse a sfasciare quadri, mobili e soprammobili. Perché, mutate poche cose, quello è il ruolo di Google nel caso in questione. Certo, può essere accaduto che un giudice abbia clamorosamente sbagliato valutazione: è già accaduto, per esempio, che un giudice di Aosta abbia equiparato un blogger al direttore responsabile di un giornale, tanto per non uscire da internet.

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La buona politica ha bisogno di igieniste dentali

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. SB candida nuovamente giovani con curriculum estetico politico. Si tratta di una ex soubrette ora igienista dentale la cui esperienza appare indiscutibilente necessaria per la Regione Lombardia. Nel semi silenzio dei giornali italiani, quelli inglesi si stanno dando un sacco da fare. (via TimesOnline). Questa volta … Leggi tutto