Fiat non solo non investe nell’auto elettrica ma cerca di ostacolare iniziative pubbliche di mobilità sostenibile

Via Repubblica Torino

Enzo Lavolta, alla vigilia della settimana dedicata alla mobilità sostenibile ragiona sulle “resistenze” prodotte da Fiat nella città. Ultimo esempio? Il car sharing elettrico.  Negli ultimi sei mesi hanno bussato alle porte di Palazzo Civico due produttori, Renault e MercedesBenz, per proporre un servizio di auto elettriche a nolo sulla città. Il tutto chiavi in mano. La casa automobilistica francese ha appena fornito i mezzi elettrici a Napoli, dove in questi giorni è partito sotto forma di test il car sharing elettrico. E mostra interesse verso quello che si sta facendo a Brescia, Firenze, Milano e in Emilia Romagna. I tedeschi hanno messo in piedi un sistema, Car2go, che è già funzionante in diverse città: Amsterdam, Ulma, Amburgo, Austin nel Texas.

Opportunità che il Comune di Torino potrebbe cogliere per realizzare un primo servizio di noleggio auto “pulito” da un punto di vista ambientale, integrandolo con quello che già esiste, e conveniente dal lato economico. Qui entrano in gioco le “resistenze” di Fiat che vorrebbe mantenere un controllo diretto e indiretto sulla città: di fronte alla possibilità di auto marchiate Renault o Mercedes storce il naso. Insomma, meglio di no per via Nizza. In cambio mette sul piatto le 500 elettriche, prodotte in Michigan, tecnologia su cui Fiat è indietro rispetto alle altre case e soprattutto non ha un sistema “chiavi in mano”.

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Le notizie che i giornali non danno ovvero come i vecchi media nascondono le notizie ovvero giornalismo italiano, più escort che watchdog

Pierluca Santorio Via Lsdi

Il 5 Settembre è stato pubblicato dal World EconomicForum il Global Competitiveness Report 2012-2013, rapporto con cadenza annuale che analizza, sulla base di 12 fattori di competitività e un sondaggio d’opinione tra gli imprenditori, il livello di competitività di 144 nazioni del mondo.  L’Italia si posiziona al 42° posto a livello mondiale e, ancora una volta fanalino di coda in Europa, dopo Spagna, Repubblica Ceca e Polonia. A pesare, come mostra l’ immagine sottostante, sono soprattutto:

  • Rigidità del mercato del lavoro [127° posto] malgrado l’approvazione della recente riforma
  • Arretratezza del mercato finanziario [111° posto]
  • Diffusa corruzione, scarsa fiducia nell’indipendenza del sistema giudiziario e contesto istituzionale che fa crescere i costi per le imprese e gli investitori [97° posto]

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Tutti all’Internet Festival di Pisa

Dal 4 al 7 ottobre a Pisa va in scena il futuro: 4 giorni, 104 eventi, 200 relatori, 12 location diffuse per la città, concerti, installazioni, mostre, incontri, contest e workshop. Dalla città simbolo dell’informatica italiana – all’Università di Pisa nacque nel 1969 il primo corso di laurea in informatica d’Italia e proprio dal Cnr … Leggi tutto

Bip Mobile denuncia all’antitrust Telecom, Vodafone e Wind

Il nuovo operatore Bip Mobile denuncia i competitori In seguito a una denuncia di Bip Mobile, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se Telecom, Vodafone e Wind stiano mettendo in atto un’intesa restrittiva della concorrenza, finalizzata ad escludere dal mercato il nuovo operatore mobile virtuale. «Per il … Leggi tutto

A Napoli il Festival del Giornalismo Giovane da 21 al 23 settembre

Via YouthMediaDays Presentata a Napoli la prima edizione del Festival del Giornalismo Giovane, organizzato dal 21 al 23 settembre da Youth Press Italia, l’associazione nazionale di giovani giornalisti, che riunisce tutti gli under 35 che lavorano o aspirano a lavorare nel giornalismo e nella comunicazione. L’evento, che ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica ed … Leggi tutto

Diritto all’oblio e informazione su Internet il punto della situazione

Via ObiettivoTre

Internet e il diritto all’oblio: un tema che diventa tanto più attuale quanto il web penetra nella nostra vita. Sia l’Unione Europea che la giurisprudenza italiana stanno cercando di fare un po’ di chiarezza in questo “mare magnum”, che riguarda direttamente anche il mondo dell’informazione, per tutelare sia il singolo individuo sia il cosidetto “diritto di cronaca”.

Tra i problemi con cui si deve confrontare il giornalista online c’è quello della rimozione delle notizie: quando infatti è lecito ottenere la rimozione di una notizia da un sito di informazione?

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Quando gli amici fanno carriera: Marco Formento in Condé Nast

Via Prima Comunicazione: massimo prestigio: Grande Marco Giampaolo Grandi ha scelto il manager che in Condé Nast si occuperà dello sviluppo e delle strategie di marketing per la carta stampata e il digitale: è Marco Formento, in arrivo a ottobre, che lascia De Agostini Publishing dove era direttore globale divisione digitale con la responsabilità di … Leggi tutto

Un garante chiamato Raoul Chiesa?

Pierluigi Todaro fa una proposta curiosa ma interessante

Raoul Chiesa, una garanzia: tra i maggiori esperti italiani e uno dei migliori al mondo in fatto di sicurezza informatica, già “ethical hacker” di successo, consulente per le maggiori corporation. Che idee politiche ha Chiesa? E chi lo sa, non mi pare che le abbia mai esternate e, comunque, non ha mai fatto politica attiva.

Chiesa potrebbe essere l’uomo giusto per fare da garante per le primarie on line (retribuito ovviamente) da cui dovrebbero uscire, nei prossimi mesi, i candidati del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Sono candidati che saranno certamente in buona parte eletti deputati e senatori, visti i sondaggi che danno alla formazione ultraprotestaria di Grillo un consenso variabile dal 16% al 20%.

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Samsung sa fare buoni smartphone, ma non sa fare l’assistenza ai clienti: il caso del Nexus S importato parallelamente

Questa è una classica storia di come anche le aziende grandi e prestigiose caschino su vere e proprie bucce di banana facendo figure poco edificanti, rischiando di perdere clienti per scelte stupide. Samsung è diventata la maggiore produttrice mondiale di telefoni superando Nokia, ma la qualità dell’assistenza dell’azienda finlandese è ben superiore a quella coreana. Raccontiamo i fatti.

Nel maggio 2012 ho deciso di comprare online uno smartphone. Dopo un po’ di ragionamenti decido di comprarmi un Nexus S. E’ un telefono non recentissimo, ma oramai rodato, con molti utilizzatori su scala mondiale. E poi alle spalle ci sono i due brand Samsung e Google: che voglio di più. Tecnicamente è ottimo e non è troppo grande da essere considerato un quasi-tablet.

Acquisto via Ebay. Il venditore ha tutti i feedback buoni. Difatti il telefono arriva in due giorni. Lo spacchetto in pompa magna, carico la batteria, lo configuro, per sicurezza aggiorno il sistema operativo e via. E’ tutto perfetto. Un gioello. Potente, maneggevole con un buon sistema operativo. Ottimo. Ovviamente c’è un però.

Esco trionfante con il nuovo giocattolone. Ricevo la prima telefonata. E’ di tipo lavorativo. Rispondo. Non sento nulla mi metto a parlare. Silenzio Ci impiego un po’ a capire che succede. Ma poi capisco. Il fantastico oggetto iper tecnologico fa tutto meno che una cosa non banale. Permettermi di sentire il mondo. Evidentemente speaker e/o microfono sono malfunzionanti. Che sfiga. Provo a usare l’auricolare a filo e quello wireless e tutto è OK. Idem se uso il vivavoce. Cerco di capire. Googlando in giro leggo in forum made in USA che ci sono stati problemi all’audio negli aggiornamenti di Android. Sarà spero il mio caso.

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