Beppe Grillo, Eutelia e altre storie

Beppe Grillo si è trovato con i lavoratori di Eutelia in lotta per il loro lavoro

Al Ministero, il ‘tavolo di crisi’, in piazza le proteste di 2.000 dipendenti assiepati davanti alla Camera dei deputati e Beppe Grillo su una sedia che arringa i manifestanti: questa la sfuocata cartolina che fotografa Eutelia nel suo giorno più difficile. “Fate come i francesi, fate come gli spagnoli”. Se non è un invito alla presa della Bastiglia, quello di Beppe Grillo contro i vertici di Eutelia, poco ci manca. Poi, il comico genose rassicura: “Beh non sono veri rapimenti, quelli francesi – precisa – sono sequestri in cambio di stipendi”. Una presenza incandescente e non occasionale, la sua. Alla manifestazione dei dipendenti del gruppo anche un battibecco con i sindacalisti: “Questa forma di lotta non serve più, qui non avete alcuna visibilità e le bandiere del sindacato non servono”. Rosso in volto, il sindacalista di turno non ha resistito: “Guarda, noi siamo qui a gestire la trattativa, non si può lottare individualmente”.

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Business model possibili per i giornali

Andrea Fama via LSDI

Secondo Frédéric Filloux di Monday Note, la pubblicità on-line “fa schifo” e la maggior parte delle campagne sono solo un incentivo ad installare un AdBlock software. Vista così, non c’è da meravigliarsi se il business model fondato solo sulla pubblicità (che finora ha imperato su Internet) stia gradualmente disgregandosi lasciando emergere dubbi strategici, errori di valutazione e nuove prospettive di business. E che l’advertising on-line sia in crisi (sebbene in Italia il trend sia ancora positivo) lo dicono i numeri.

– La crescita dei volumi pubblicitari, se ci sarà, sarà minima. Negli U.S.A., ad esempio, si è registrata una crescita del 10,6% (il peggior risultato dal 2002), e secondo le previsioni Nielsen il 2009 vedrà una contrazione drammatica, portando il volume di crescita  al 4,6%.

– I prezzi sono in caduta libera. In Francia, molti grandi siti sono passati da 10€ CPM (cost per thousand impression)  a 7 o 8€.  L’azienda di marketing PubMatic prevede una contrazione del 48% del CPM tra l’ultimo trimestre 2008 e il periodo corrispettivo nel 2009.

Più crescono gli spazi, più scendono i prezzi. Quest’anno molti siti svenderanno circa il 50% dei propri spazi pubblicitari invenduti ai network pubblicitari.

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Il Rapporto Caio direttamente in rete

Domani il PD Organizza un convegno su L’Italia in rete – le proposte del Pd per la banda larga e le Ngn”. Si parlerà ovviamente anche del Rapporto Caio spuntato dalla rete. Via Corriere

Era stato presentato al governo il 12 marzo scorso. Qualche parziale anticipazione era uscita sulla stampa. Poi, non si era saputo più nulla sul “rapporto Caio”, il documento preparato su richiesta dell’esecutivo da Francesco Caio sullo stato di salute della banda larga in Italia. Reazioni dal governo Berlusconi? Riflessioni? Secondo le indiscrezioni qualche passaggio ci sarebbe stato nel frattempo con il ministro Renato Brunetta che punta sull’e-government. Nulla di più. Ma per ironia della sorte è proprio sulla rete, quella stessa che Caio descrive malata di «osteoporosi», che il documento è emerso ieri.

Il sito dove le 105 pagine sono ormai di dominio «pubblico» è Wikileaks, un braccio dell’enciclopedia online Wikipedia nato proprio per strappare dalla segretezza delle decisioni dei governi in giro per il mondo documenti che influenzano le decisioni pubbliche. Almeno da oggi la discussione sarà aperta. Come era emerso il governo di fronte a uno stato di forte rallentamento privato degli investimenti, sia di Telecom sia dei gestori mobili, ha tre opzioni a seconda dei propri obiettivi, ma tutti perseguibili con investimento pubblico. Il primo: conquistare la leadership in Europa. Per raggiungerla Caio vede come unica opzione il famoso scorporo della rete da Telecom di «rovatiana» memoria con la costituzione di una società pubblica per gestire insieme rame e fibra (investimento: 10 miliardi).

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La giornalista plagia il blog e poi si scusa

Via Lastampa.it

Si chiude con un’e-mail di scuse il caso di plagio che ha scosso il New York Times: Maureen Dowd, curatrice della rubrica “On Washington”, ha scritto al blog d’informazione politica The Huffington Post per spiegare come mai, nell’articolo pubblicato domenica sul prestigioso quotidiano della Grande Mela, abbia citato parola per parola il blog Talking Points Memo di Josh Marshall, senza segnalare la fonte di quanto riportato.

Dowd, premio Pulitzer nel 1999 e firma fra le più note del NY Times, sostiene di non aver mai letto direttamente il testo di Marshall, il cui blog – nato come centro di “informazione collaborativa” dal basso – è stato nominato dalla rivista Time “miglior blog” del 2009: sarebbe stato un amico a riportarle un’opinione del blogger, che lei avrebbe deciso di inserire nell’articolo incriminato, senza sapere chi fosse il reale autore di quel pensiero.
“Chiaramente, il mio amico deve aver letto Josh Marshall, ma non me lo ha detto”, si è giustificata Dowd: dichiarazione che però non spiega perché il pensiero di Marshall sia stato riportato dalla giornalista esattamente con le stesse parole utilizzate nel post originale.

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Senza farsi mancare nulla: il blog su Kindle

Incuriositi della iniziativa di Amazon di portare a pagamento la lettura dei blog su Kindle e del grande progetto di self-publishing della Digital Text Platform di Amazon, il bloggante ha smanettato per un po’ per riuscire a portare questo blog , attraverso la piattaforma Kindlepubblishing , direttamente in vendita sul lettore di ebook di Jeff … Leggi tutto

Il Google triciclo con Street View embedded

Per raggiungere e fotografare le porzioni di Italia non raggiungibibili in automobile a Google hanno inventato una tecnologia molto sofisticata: il triciclo. Guidato da un nerboruto ciclista con t-shirt Google il triciclo Street View si aggirerà nei vicoli e nelle isole pedonali italiane a partire da Genova. Il triciclo è concettualmente identico alla Google car … Leggi tutto

Così l’Italia ha perso l’Adsl

Luigi Grassia su Lastampa.it È nero su bianco, un brevetto depositato negli Usa nell’ormai lontanissimo (tecnologicamente parlando) 1980, rilasciato nel 1983 e relativo a qualcosa che viene definito «Sistema combinato di telefonia e trasferimento di dati». Le righe centrali del documento sono sbalorditive: «Obiettivo generale di quest’invenzione – si legge – è permettere di comunicare … Leggi tutto

WolframAlpha è vivo !

WolframAlpha ha cambiato la sua roadmap che prevedeva il lancio per lunedì 18 e ha lanciato nella serata di ieri 15 maggio il suo nuovo strumento di ricerca.

Le prime impressioni d’uso di ReadWriteWeb, CNET News, Data Center Knowledge, Lifehacker, Gizmodo , TechCrunch , L.A. Times Tech Blog, Mashable , Search Engine Land

La prima impressione grande potenza di ricerca, una esposizione molto chiara dei dati senza avere troppa chiarezza delle fonti, molte ricerce finite con desolanti poche informazioni. Sembra più di essere su Wikipedia, piuttosto che su Google. Ci vuole del tempo per imparare a apprezare tutta la potenza di WolframAlpha.

Un video di test

Steven Wolfram spiega il retrobottega di WolframAlpha

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Google we have a problem

Un nuovo disservizio di Google

Imagine if you were trying to fly from New York to San Francisco, but your plane was routed through an airport in Asia. And a bunch of other planes were sent that way too, so your flight was backed up and your journey took much longer than expected. That’s basically what happened to some of our users today for about an hour, starting at 7:48 am Pacific time.

An error in one of our systems caused us to direct some of our web traffic through Asia, which created a traffic jam. As a result, about 14% of our users experienced slow services or even interruptions. We’ve been working hard to make our services ultrafast and “always on,” so it’s especially embarrassing when a glitch like this one happens. We’re very sorry that it happened, and you can be sure that we’ll be working even harder to make sure that a similar problem won’t happen again. All planes are back on schedule now.

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Amazon.it ci siamo quasi

I clienti di Amazon con residenza in Italia potranno comprare  di prodotti dai siti web Amazon.co.uk, Amazon.de e Amazon.fr e riceverli presso qualsiasi indirizzo in Italia.. E non solo libri, musica e DVD, ma anche di prodotti di elettronica, articoli per la casa e la cucina, Fai da Te e ferramenta, accessori e ricambi per … Leggi tutto