I conti del computer di Brenda non quadrano

Oltre ad esssere piuttosto differenti le valutazioni quantitative date dai giornalisti, lasciano un po’  di stucco gli esempi presentati per “far capire” i lettori … Secondo Il Messaggero Sono 60 mila i file, tra visibili e cancellati, presenti nella memoria del computer di Brenda, la transessuale testimone nell’inchiesta sul caso Marrazzo trovata morta il 20 … Leggi tutto

Quello a destra e quello a sinistra sui muri per il PdL

Marco Giacosa interpreta splendidamente i manifesti elettorali piemontesi del PdL Quello a destra è Enzo Ghigo. Ha la faccia di cui ti vende la soluzione a un problema che non hai. Il ghigno, però, non ostenta affidabilità e sicurezza preventive, è un ghigno a posteriori: capelli perfetti sorriso perfetto denti perfetti camicia perfetta cravatta perfetta, … Leggi tutto

Quando gli SMS arrivano al cuore

Via Enrica Garzilli I soli pensieri che ho sono per te, Nicolas e Ian e sono terrorizzata. Dovevo solo dirti che ti amo davvero, per sempre, Diane. So che hai una nuova relazione e non ti importa di me. Ma se per caso succede qualcosa sappi che ti amo tesoro. Mi sei mancata addio. Sono … Leggi tutto

Brigate Rosse fai da te

Via Blitz Quotidiano E’ stato lo stesso destinatario delle minacce, un giornalista collaboratore della sede genovese del Giornale, a scrivere il presunto volantino delle Brigate Rosse recapitato in redazione. Lo hanno accertato gli agenti della Digos di Genova che hanno denunciato l’uomo per simulazione di reato e procurato allarme, come spiega l’Ansa. La lettera minatoria, … Leggi tutto

Una analisi correttamente dura della blogosfera molle

Via Luca Sofri Sta proseguendo ormai da qualche giorno un dibattito – un nodo venuto al pettine, diciamo – sulla scarsa qualità della produzione intellettuale e di contenuti nella parte italiana della rete: io almeno ci leggo questo, ma ci sono molte sfumature. Benché in molti ci avessimo girato intorno, Giuseppe Granieri ha coniato il … Leggi tutto

La creatività al potere tra gli amministratori locali

Due idee creative tra l’utile e lo stampalato di amministratori locali torinesi

L’assesore alle piccole cose

Che succeda un guasto al lampione sotto casa o ci sia una pianta sporgente sulla strada, lui è sempre accanto ai suoi concittadini, e cerca di risolvere i “piccoli” problemi di ogni giorno. È questa la “mission” istituzionale di Nicola Moscato, assessore comunale di Chiaverano, 2.250 anime in provincia di Torino, con una delega particolare: alle “Piccole Cose”, proprio a tutti quei piccoli problemi che possono succedere a due passi da casa e per i quali però di solito non si sa mai a chi rivolgersi. Così è nato, primo in Italia, un assessore con questa “inedita” delega, all’interno di una giunta di giovani in carica dal giugno di quest’anno.

«Abbiamo creato l’assessorato alle Piccole Cose – spiega Moscato – perchè, in un piccolo paese come il nostro, l’esigenza più sentita tra i cittadini, e allo stesso tempo meno ascoltata, era quella di venire incontro alle piccole urgenze di tutti i giorni». Che vanno dalla buca sulla strada sotto casa all’illuminazione comunale malfunzionante, passando per tanti altri piccoli problemi che, sommati, si fanno sentire sulla cittadinanza di un piccolo centro.

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Un parere controcorrente sul Nobel a internet

Via Apogeonline

In primo luogo ci sono delle ragioni di ordine pratico: chi ritira il premio? Si estrae a sorte tra i blogger del mondo? Si fa un concorso tra candidati e vince il più “rated” o quello con più amici? Certo sarà solo una rappresentanza simbolica in quanto “internet” è, per definizione, di tutti coloro che la abitano. E se vincono Laura Scimone, Chris Crocker, Dagospia o Susan Boyle (l’elenco può essere vastissimo da Arianna Huffington a Mario Adinolfi) li possiamo considerare rappresentativi? Oppure si premia, sempre simbolicamente, l’azienda che ha posato più cavi per la diffusione della rete o quella che applica tariffe più convenienti per la connessione?

E poi c’è una questione dei soldi e si sa, quando nel condominio,anche il più minuscolo, saltano fuori le questioni di soldi sono cavoli amari. Figuriamoci nel condominione che chiamiamo internet. Che cosa ce ne facciamo di questi soldi? Li lasciamo alla fondazione? O li destiniamo a un progetto per la diffusione ulteriore della rete, magari nel terzo mondo. Bello, ma quale? Ce n’è uno che è più meritevole degli altri? E poi, diciamocelo, con 10 milioni di corone svedesi (meno di un milione di euro) non è che si combina un granché a livello di umanità. Siamo sinceri: la rete ha ancora diversi conti in sospeso, qualche lato oscuro, qualche nodo irrisolto. Secondo il Webby Award prestigioso premio internazionale tra i dieci eventi più importanti della rete si annoverano grandi passi per l’umanità quali Wikipedia e la protesta iraniana monitorata da Twitter ma anche la chiusura di Napster, che rappresenta l’irrisolto contenzioso tra diritti d’autore e file sharing.

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Bondi, Saviano, le qualità artistiche e la tempra morale

Stupiscono il tono e le parole  con cui il ministro poeta Sandro Bondi scrive oggi a a Roberto Saviano su  Repubblica, facendo riferimento più  alle doti artistiche che non alla civiltà e al coraggio di Saviano, caratteristiche evidentemente a lui poco note. Il finale retorico della lettera è imbarazzante (per il ghostwriter che l’ha scritta e per il ministro).

Quando si uniscono il fattore emozionale, la capacità di avvincere chi legge attraverso il ritmo e lo stile del racconto e la volontà di portare alla luce realtà terribili, come quella legata alla criminalità organizzata e alla ferocia che spesso la caratterizza, allora si ha quello che definirei il “connubio perfetto”. Quando si riesce ad amalgamare questi elementi si ottiene, prima ancora di tutti i successivi e meritati riconoscimenti, la laurea più importante per uno scrittore: l’approvazione del pubblico. Se oggi mi permetto di scriverle è perché ammiro le sue qualità artistiche e la sua tempra morale

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Il no Berlusconi Day anche a Torino e Piemonte

Dal blog di Vittorio Bertola Mi sono rotto i coglioni dell’Italia degli ultimi vent’anni e credo che dirlo una volta di più non sia mai troppo. Per tutte queste ragioni, vi invito a partecipare al No Berlusconi Day, il 5 dicembre: una manifestazione completamente apartitica, nata dalla rete e da Facebook. Chi può, salti su … Leggi tutto

Niente regali alle Mafie: l’appello di Libera

Via Libera Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all’unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La … Leggi tutto