La serata storica del Santoro in rete

Questa sera dalle 20.30 è il momento di Rai per Una Notte la serata organizzata al Paladozza di Bologna dopo la soppressione pre elettorale delle trasmissioni di approfondimento della RAI. La trasmissione viene trasmessa in rete, via TV, via radio, nelle piazze Sono state raccolte in rete le 50 mila quote da 2.5 euro per … Leggi tutto

Vatican fact checking

Via NYT

Top Vatican officials — including the future Pope Benedict XVI — did not defrock a priest who molested as many as 200 deaf boys, even though several American bishops repeatedly warned them that failure to act on the matter could embarrass the church, according to church files newly unearthed as part of a lawsuit.

The internal correspondence from bishops in Wisconsin directly to Cardinal Joseph Ratzinger, the future pope, shows that while church officials tussled over whether the priest should be dismissed, their highest priority was protecting the church from scandal.

The documents emerge as Pope Benedict is facing other accusations that he and direct subordinates often did not alert civilian authorities or discipline priests involved in sexual abuse when he served as an archbishop in Germany and as the Vatican’s chief doctrinal enforcer.

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Journalism Lab, Il giornalismo che verrà

dal sito del Festival del giornalismo di Perugia

Un contenitore fisico e concettuale di persone, eventi ed incontri legati al mondo del giornalismo digitale, dei nuovi media, delle scuole di giornalismo, del citizen journalism, dei giornali universitari, delle webradio, delle webtv, di internet e del web 2.0. Un sottoinsieme della kermesse del Festival, a cura di Vittorio Pasteris La Stampa, che cercherà di esplorare tutto quello che sta trasformando il modo di realizzare, ma anche di consumare l’informazione. Lo spazio Journalism Lab sarà un cantiere aperto e un laboratorio per discutere, condividere e comprendere le modalità e i modelli economici del giornalismo che verrà.

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Mettere le ali a Torino

L’associazione FlyTorino lancia la più grande petizione online a sostegno dello sviluppo di un aeroporto in Italia attraverso il sito www.mettiamolealiatorino.it su cui è possibile registrarsi e sottoscrivere la petizione.

L’associazione chiede che Torino diventi base operativa della compagnia Ryanair, ossia che il colosso europeo dei voli a basso costo posizioni su Caselle alcuni aeromobili in sosta notturna. L’obiettivo è aumentare l’offerta già esistente su Torino e collegare il Piemonte a tutte le principali destinazioni europee, su cui ad oggi i collegamenti aerei a basso costo sono molto carenti. Questa iniziativa arriva dopo due anni di attività di FlyTorino, in un momento storico in cui sta crescendo la mobilitazione dei cittadini a favore della base Ryanair a Caselle, con quasi undicimila iscrizioni già raccolte attraverso i canali web di FlyTorino.

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Il giornale fai da te: Instantpaper su Ipad

Dal blog di Instanstpaper Im probably supposed to keep this secret and build everyone’s anticipation to hype this up. Oh well. Maybe I’ll do that for the Instapaper edition for Apple’s next revolutionary computing platform. First: Instapaper is definitely coming to iPad. Second: Instapaper is coming to iPad very soon. Possibly even on day one … Leggi tutto

Il piano Marchionne e l’occupazione in Fiat

Via Repubblica

Venti milioni di azioni passate di mano in poche ore e il titolo schizzato anche a +4% e fino a sfiorare quota 10 euro. La Borsa ha reagito così alle anticipazioni di Repubblica sul piano di Marchionne per il futuro della Fiat in Italia; un piano che prevede un taglio di quasi 5mila dipendenti, la riduzione dei modelli da 12 a otto e lo scorporo del settore auto dal resto delle attività di gruppo. La presentazione ufficiale del piano è attesa per il 21 aprile al Lingotto, giorno in cui è convocato l’Investors Day.

Sulle indiscrezioni di Repubblica, da Torino è arrivato solo un laconico “no comment”. A metà mattina, Ernesto Auci, responsabile Fiat per le relazioni istituzionali, ai microfoni di Sky Tg24 ha parlato di “una provocazione politica a pochi giorni dalle elezioni”, senza smentite nel merito di quanto anticipato dal giornale. Ben altre reazioni sono arrivate dal sindacato.

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Facebook e internet mobile

Via Apogeonline

Sta diventando molto facile ed economico usare i social network dal cellulare: è un fenomeno che vede lavorare a braccetto quasi tutti i produttori e gli operatori mobili italiani. Da una parte, entro l’estate arriveranno molti modelli semplici e low cost, ottimizzati per la chat, internet e i social network. Dall’altra, gli operatori italiani stanno lanciando tariffe fatte apposta per connettersi ai social network dal cellulare. Sono offerte senza limiti di tempo: hanno un tetto solo sul volume di dati (Wind ha tolto pure questo).

Invitano quindi a usare siti e applicazioni che non generano molto traffico dati, ma che tendono a prendere parecchio tempo dell’utente. Come i social network, appunto, o la chat su instant messenger. Offerte e cellulari di questo tipo dicono molto su come l’internet mobile si stia diffondendo, anche in Italia. E su come l’industria dei cellulari intenda approfittarne, facendo leva sul pubblico dei teenager e dei giovani, a cui prima si rivolgeva con offerte non così ben definite. Ma i numeri non ammettono dubbi: sono circa 2,6 milioni gli italiani che accedono regolarmente a Facebook dal cellulare (secondo Vodafone). Nel mondo, lo fanno 100 milioni.

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