La Stampa Vaticana

Via Dagospia A Torino fervono i preparativi per una nuova santa macchina da soldi: un sito internet di informazione religiosa tutto dedicato al Vaticano e dintorni con contenuti che poi “La Stampa” di Mario Calabresi tenterà di vendere all’estero. La direzione del sito sarà affidata a Paolo Mastrolilli, ex capo della redazione romana, super gianniriotta … Leggi tutto

Storia di un trombato dal sindacato giornalistico raccontato dallo stesso medesimo

Stefano Tesi ha raccontato nel suo blog la storia di Stefano Fabbri.

Poiche’ alcuni mi chiedono della mia “trombatura” nelle elezioni per il Consiglio nazionale della Fnsi, invece di spiegarlo al telefono lo faccio qui. Ovviamente sui contenuti del Congresso mi riservo di dedicare una nota a parte, anche se rischia di essere molto, molto piu’ breve per assenza oggettiva di materia prima.

Allora, e’ andata cosi’. I diari si cominciano dal primo giorno, ma intanto vi dico invece come e’ finita con tre brevi ‘morali’ la cui spiegazione trovate nelle righe che seguono:

a) se i giornalisti italiani sapessero e vedessero cosa accade nei retrobottega (ma in fondo anche nelle vetrine) delle loro assise sindacali nazionali, rincorrerebbero con il forcone tutti coloro che vi partecipano. Lo dico senza fare la vergine dal candido manto, visto che sono al mio terzo congresso della Fnsi, e senza pensare alla (triste?) sorte di trombato che la (triste, senza punto interrogativo) Bergamo mi ha riservato.

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Il blitz contro il cartello dei prezzi degli ebook

Via Reuters

Le authority antitrust dell’Ue che indagano sugli editori di e-book hanno effettuato perquisizioni in diverse case editrici, sospettando che abbia messo in atto un cartello dei prezzi. La Commissione europea oggi ha comunicato di aver fatto dei blitz in diversi stati membri, ma non ha fatto i nomi delle aziende e dei paesi nel mirino delle sue operazioni di ieri.

“La Commissione ha ragione di credere che le società coinvolte possano aver violato le norme europee antitrust che proibiscono cartelli e altre pratiche restrittive dell’attività economica”, si legge in un comunicato. L’Ufficio britannico del commercio equo (Office of Fair Trading — Oft), che si è mosso dopo la presentazione di alcuni esposti, a gennaio ha aperto un’inchiesta su degli accordi sulle vendite di e-book fra certe case editrici e alcuni rivenditori, per verificare se avessero violato le norme sulla concorrenza.

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Il fallimento di Dahlia e i vantaggi per Mediaset Premium

Via Il Fatto Quotidiano

Prometteva passioni, ora è un monoscopio. La televisione Dahlia ha chiuso le trasmissioni venerdì pomeriggio con un messaggio di poche righe per i 600 mila abbonati. Non sospesi: falliti.  Il mercato di chi guarda le partite di calcio, ormai spalmate sette giorni su sette, è dominato da Sky sul satellite e da Mediaset sul digitale terrestre, ex coinquilino proprio di Dhalia che per 30 milioni di euro per due anni ha comprato i diritti per la serie B e otto squadre di serie A.

Tutto ritorna al mittente: i diritti alla Lega Calcio che martedì ha convocato una riunione sul tema, le frequenze a Telecom Italia Media Brodcasting. Sarà interessante conoscere la strategia di Piero Vigorelli, l’amministratore delegato che dovrà riempire un vuoto e soprattutto recuperare 24 milioni di euro. Di Vigorelli, ai tempi di Mamma Rai, scrisse Dario Di Vico sul Corriere della Sera: “Nelle ore immediatamente successive alla vittoria di Silvio Berlusconi nelle elezioni del marzo ’94: girò nei corridoi di Saxa Rubra avvolto nella bandiera di Forza Italia”. E dunque di mezzo c’è sempre Mediaset che vedeva in Dahlia un avversario morbido, quasi comodo, come quelli scelti per le partite amichevoli.

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Lo shopping delle televisioni verso i quotidiani italiani

Dal primo aprile 2011 i proprietari di network televisivi potranno acquistare quotidiani.

Dal primo aprile di quest`anno potrebbero aprirsi nuovi spazi di crescita, nell`editoria quotidiana, per i big della comunicazione. Salvo l`approvazione di un decreto, da parte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, di concerto con il ministro dell`Economia Giulio Tremonti, che prolunghi a fine 2011, o ad un altro termine, il divieto di entrare nel mercato dei quotidiani per chi «eserciti attività televisiva con più di una rete».

E`stato cancellato a penna anche il comma che spostava il divieto di incroci tv-quotidiani al 31 dicembre 2o1i. Adesso resta solo vietata, sino al 31 marzo, l`acquisizione di partecipazione in imprese editrici di quotidiani o la costituzione di nuove imprese editrici a chi ha «più di una rete».

Si parla di tentativi di Mediaset di scalare il Corriere. L’obiettivo  degli uoimini di Berlusconi potrebbe essere diverso: non passare necessariamente attraverso una scalata borsistica, ad esempio orientarsi verso un grosso quotidiano con sede a ovest di Milano.

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Il precariato diffuso e tollerato a Le monde Interactif

Via Lsdi

Una quarantina di giornalisti precari del sito web di leMonde hanno dato vita lunedì mattina a una manifestazione di protesta davanti alla sede del giornale, a Parigi. Alla protesta hanno partecipato anche dei precari dell’ edizione cartacea del quotidiano. Ebbene sì, anche questa venerabile istituzione ospita dietro la sua sontuosa facciata 48 giornalisti freelance o a tempo determinato (CDD) – tali non per scelta ma perché costretti – che reclamano da anni un contratto a tempo indeterminato.

’La voix du Dodo’’, un sito web francese che si occupa di stampa e giornalismo, ne ha parlato con Nicolas Enault, redattore al Monde.fr (dove si occupa dei blog) e presidente della Société des personnels, una struttura per certi versi analoga ai nostri Comitati di redazione (per approfondire  vedi Lsdi, Cdr, Consigli di redazione e Società di giornalisti nella stampa scritta in Europa).

Ecco le parti più significative dell’ intervista.

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Verso l’Islanda del giornalismo italiano: partiamo da Firenze

Il bloggante si trova su un Frecciarossa Torino-Firenze dove questa sera parteciperà con grande piacere al primo incontro dei ”Digiti” (Giornalisti digitali toscani, che si svolgerà alle ore 20, nella sede dell’ Associazione stampa toscana. In un mondo giornalistico italiano che ha continuato a latitare nel riconoscersi nella sua reincarnazione digitale, l’Associazione stampa, il sindacato dei giornalisti della Toscana, ha creato un gruppo di lavoro sul giornalismo online.

Domani si replica con l’incontro – convention di tutto il gruppo di LSDI

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Google finanzia l’International Press Institute per lo sviluppo del giornalismo online

L’International Press Institute ha annunciato  di aver ricevuto da Google un finanziamento di 2,7 milioni di dollari che verranno utilizzati per il sostegno dell’IPI News Innovation Contest, un progetto volto a offrire un contributo allo sviluppo del giornalismo online attraverso il finanziamento di nuove modalità d’informazione nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). L’IPI News … Leggi tutto