Buon compleanno Macintosh

Il 22 gennaio 1984 il Macintosh fu presentato con uno spettacolare spot televisivo durante la pausa pubblicitaria del XVIII Super Bowl. Il 22 gennaio 2009 compie qundi i suoi primi 25 anni: Auguri ! Fra gli eventi commemorativi sabato 24 gennaio All About Apple Museum organizza una giornata dal primo pomeriggio fino a notte inoltrata … Leggi tutto

Dodici giorni in coda

La situazione “difficile” dei sistemi informativi dell’università di Torino Vista da Stefano Cafasso, studente di Fisica al dodicesimo giorno di coda per compilare un carico didattico, l’Università di Torino somiglia a un pachiderma incagliato nella burocrazia elettronica. Dopo venti minuti d’attesa, al suo dodicesimo tentativo, ha macinato la bellezza di due metri in una fila … Leggi tutto

Torino Valley diventa associazione

dal sito dell’Associazione In questi giorni avrete notato delle piccole evoluzioni estetiche nelle diverse pagine dei diversi siti che compongono Torino Valley. E’ scomparsa la dizione “beta” che faceva tanto web 2.0 e che indicava ancora uno stato di rodaggio. E’ il primo segno evidente di un mutamento e di una evoluzione dell’attività di Torino … Leggi tutto

Eutelia verso il punto di non ritorno

eutelia-logoLa situazione di Eutelia pare diventare drammatica:

Eutelia ha reso noto di aver deliberato la dismissione delle attivita’ IT del gruppo dando mandato al proprio amministratore delegato, Samuele Landi, di procedere agli adempimenti necessari. Sara’ suo compito individuare acquirenti ”che garantiscano gli elevati standard di servizio”, informa una nota. Con la dismissione delle attivita’ IT, prosegue la nota della societa’ ”il gruppo si concentrera’ sul comparto delle Telecomunicazioni.

A questo proposito il Consiglio di Amministrazione ha incaricato l’amministratore delegato di predisporre un nuovo piano industriale che, alla luce dello stato attuale dell’azienda e delle prospettive del mercato dei prossimi anni, individui le azioni che l’azienda intende intraprendere nel prossimo triennio al fine di aumentare progressivamente valore ad Eutelia”.

Negativa la reazione dei sindacati:le organizzazioni nazionali e il coordinamento delle Rsu del settore metalmeccanico e telecomunicazioni di Eutelia (circa 2.300 dipendenti in totale), denunciano il gravissimo comportamento della societa’. ”Infatti, invece di informare le rappresentanze sindacali sulla gestione della crisi e sulle eventuali misure da adottare per la sua risoluzione, cosi’ come previsto dall’accordo sindacale sottoscritto, si e’ presentata all’incontro annunciando la dismissione di tutto il settore IT, intendendo tutte le attivita’ anche quelle TLC, ma individuate dall’azienda come IT”

Oltre le parole  del comunicato , il concetto di fondo è che il management di Eutelia sta cercando di vendere buona parte dell’azienda tipo spezzatino per cercare di fare cassa e portarsi fuori dal guano lasciando in altri mani dipendenti e clienti.

Alessandro Longo ricorda che siamo all’ennesima “tentata vendita” delle tlc italiane

Si sapeva che aveva problemi, ma la mossa è comunque in parte una sorpresa: dismissione dell’intero comparto IT, comprese le tlc. Ecco, Eutelia e Tiscali erano i soli grandi operatori tutti italiani. Tiscali da mesi cerca un compratore. Ho detto tutto…

Non è chiarissimo cosa vogliano vendere e cosa vogliano tenere in Eutelia che ricordiamo è quotata alla Borsa italiana.

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Il 2009 anno europeo della Creatività e dell’Innovazione

Via Torino Valley Blog Il 2009 è stato dichiarato dall’Unione Europea anno europeo della Creatività e dell’Innovazione L’anno europeo per l’innovazione e la creatività  mira ad accrescere la consapevolezza dell’importanza della creatività e dell’innovazione in quanto competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico. Sottolineando la creatività e l’innovazione, l’UE mira a dar forma … Leggi tutto

Telit-Rola si tratta per il centro ricerca torinese

Paolo Griseri su Repubblica porta buone nuove per il caso della sede Motorola torinese

E’ ufficiale: il centro Motorola di Torino interessa alla Telit, la società triestina di telecomunicazioni di cui è presidente Chicco Testa. La particolare attenzione, spiega Testa, nasce dalla qualità del personale improvvisamente abbandonato dalla Motorola al suo destino: 370 ingegneri specializzati in telecomunicazioni. Gli incontri sono iniziati nelle scorse settimane e proseguiranno. Si arriverà alla vendita? “Stiamo trattando – rivela Testa – ed è prematuro, al momento, fare previsioni. Entro gennaio arriverà la decisione”.

La vicenda della Motorola aveva fatto indignare il sindaco di Torino. Non tanto per l’ improvvisa decisione di chiudere, quanto per la scelta di farlo senza preavviso dopo aver pompato indirettamente quasi dieci milioni di euro dalle casse pubbliche sotto forma di sovvenzioni e aiuti di diverso genere. «Se non si risolve la questione, giuro che mi incateno davanti all’ azienda», aveva detto nelle scorse settimane Sergio Chiamparino suscitando scalpore a livello nazionale. Ora l’ ipotesi Telit sembra essere in grado di risolvere il problema. Chicco Testa, già presidente di Legambiente prima di diventare numero uno di Enel e oggi della stessa Telit e di Roma Metropolitane, appare intenzionato ad approfondire la trattativa.

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Salvare i musei piccoli, alleggerire i musei grandi

In questi giorni si sta discutendo a proposito dei futuri tagli alla cultura e ai musei a Torino e in Italia. La falce sui bilanci pubblici e la crisi economica sono due fattori concorrenti che detemineranno una fortissima riduzione dei prossimi budget delle fondazioni culurali. Si discute sul da farsi e nascono idee pericolosamente insane. L’assessore al bilancio del Comune di Torino Gianguido Passoni ha tuonato dalle pagine di Repubblica

Meglio ridurre i piccoli musei

Le parole di Passoni aprono un fronte importante sul peso della politica nelle fondazioni culturali torinesi e italiane.

Un modello pluralistico e apolitico, meglio apartititico, vorrebbe veder crescere dal basso le idee per la realizzazione di nuovi insediamenti culturali e museali. Poi sarebbe necessario una valutazione attenta e oggettiva del valore culturale ed economico delle iniziative per giudicare gli eventuali finanziamenti pubblici. E finalmente si passerebbe alla loro erogazione. Ma questo modello virtuoso, chiamiamolo per intenderci bottom-up,  trova purtroppo raramente modo di realizzarsi concretamente.

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Il Barcamp Innovatori PA

Via Gigi Cogo Nella Pubblica Amministrazione italiana ci sono molti operatori che hanno ben interpretato al funzione di Public Servant e alcuni di questi, da un po’ di mesi, si trovano su www.innovatoripa.it. Immagino che qualcuno storcerà il naso e dirà:”un altro social network?”. Beh!, nella Pubblica Amministrazione non è facile fare qualcosa di “informale”, … Leggi tutto