Un corso on-line con la Scuola Holden firmato Pasteris e Borgogno per imparare a fare giornalismo e informazione

logo_holdenSe volete imparare qualcosa di utile per fare giornalismo o informazione potete partecipare al corso organizzato dalla prestigiosa scuola Holden che ho realizzato con Franco Borgogno. Il corso è articolato in otto lezioni utilizzando una piattaforma di e-learning molto diffusa, Moodle che permette di  interagire con i docenti e con gli altri studenti, consultare le lezioni, i video, le presentazioni, realizzare gli esercizi pratici. Il corso ha un costo contenuto rispetto ad altri corsi carissimi ed inutili. Se volete iscrivervi.

La presentazione del corso e qualche notizia su Franco Borgogno e Vittorio Pasteris:  Il giornalismo è una passione, uno stile di vita, un modo di essere, ma è anche una professione che sta mutando in maniera velocissima per l’evoluzione tecnologica e sociale. Il nostro corso di giornalismo in e-learning è costituito da due percorsi: uno sul giornalismo tradizionale e uno sul giornalismo digitale, interconnessi e interdipendenti.

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Perchè quest’anno non mi occupo del Master in giornalismo di Torino: meritocrazia, graduatorie e calcolo delle probabilità

meritocraziaHo ricevuto telefonate, mail, messaggi che mi chiedevano le ragioni della mia mancata partecipazione attiva ai laboratori del Master in Giornalismo di Torino 2012-103. Chiariamo i fatti: è vero che sono piuttosto oberato dai diversi impegni della mia vita professionale, ma non è per quella ragione che non sono parte dei laboratori in particolare di quello legato al giornalismo digitale. Diciamo per ora che non è dipeso dalla mia volontà.

Dato che di solito amo metterci la faccia, racconto la mia versione a riguardo della vicenda. Da quest’anno l’accesso al tutoraggio degli studenti del master è normato attraverso un bando gestito dal punto di vista procedurale dalla Facoltà di Lettere .

Si trattava di un bando di selezione per titoli in cui si sanciva che

I candidati devono essere iscritti all’Ordine dei giornalisti, elenco dei professionisti. Sono inoltre richiesti: per I’area online (3 posti) un’esperienza redazionale pregressa e documentata nel settore, all’interno di redazioni o di testate o progetti multimediali locali o nazionali; adeguate conoscenze informatiche e dell’evoluzione del settore, nonché della storia del giornalismo multimediale. Costituiscono titoli preferenziali I’esperienza di tutoraggio o di docenza in attività di formazione nellescuole riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti”.

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Giornalismo digitale: un libro di Davide Mazzocco

Dalle Edizioni della Sera Il saggio affianca, agli aspetti teorici e alle idee più innovative provenienti dal dibattito sui new media, le pratiche quotidiane, le tecniche di gestione delle notizie e delle realtà redazionali. Strutturato in tre aree, il libro affronta la fase di progettazione e di ideazione fornendo gli strumenti atti a valutare il … Leggi tutto

90 giornali sull’orlo del fallimento: quanti da salvare ?

Beppe Grillo festeggia per il fallimento di molti giornali. E ha ragione perchè occorre che si salvino solo quelli che hanno fatto bene il mestiere di informare: pochi quindi

Via Beppe Grillo

Finalmente una buona notizia. Ogni tanto bisogna guardare il grande cielo azzurro e tirare il fiato. 70 giornali rischiano di chiudere. Finora sono stati finanziati dalle nostre tasse per raccontarci le loro balle virtuali. Franco Siddi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa è preoccupato per il pluralismo dell’informazione, ma soprattutto per i soldi “Siamo a fine anno e non solo i finanziamenti pubblici all’editoria sono scesi da 114 milioni del 2011 a 60-70 del 2012. Ma non si riesce neanche a capire con esattezza quale sarà l’ammontare. Le imprese che stanno continuando a lavorare (?) stringendo i denti rischiano di arrivare a fine anno e scoprire che i fondi non saranno erogati. In quel caso l’unica strada sarà la chiusura”. Hip, hip, hurrà! Bye, bye giornali, è stato bello, anche grazie a voi, arrivare 61esimi al mondo per la libertà di informazione

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E’ uscita la versione italiana dell’Huffington Post: commenti a caldo

Dopo una serie di comparsate tv di Lucia Annunziata, neo direttore della testata, è uscita l’edizione italiana dell’Huffington Post. Un carissimo in bocca al lupo all’avventura editoriale perchè ogni volta che nasce una nuova testata digitale in alternativa alla melassa che per anni abbiamo avuto su carta che ha contribuito alla situazione dell’Italia che vediamo, … Leggi tutto

A Napoli il Festival del Giornalismo Giovane da 21 al 23 settembre

Via YouthMediaDays Presentata a Napoli la prima edizione del Festival del Giornalismo Giovane, organizzato dal 21 al 23 settembre da Youth Press Italia, l’associazione nazionale di giovani giornalisti, che riunisce tutti gli under 35 che lavorano o aspirano a lavorare nel giornalismo e nella comunicazione. L’evento, che ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica ed … Leggi tutto

Scontro fra titani: Iacopino vs Beppe Grillo

Dal sito ODG

Il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, ha così commentato le dichiarazioni del leader del Movimento 5 stelle:

“Beppe Grillo usa il web per le sue battaglie politiche, puntando a portare il M5S in Parlamento. È suo diritto, incontestabile e incontestato. Il diritto che non ha è di ricorrere, con altri termini rispetto a quelli usati da leaders politici che critica, alla denigrazione degli altri, conseguenza inevitabile del suo ragionare per mucchi. Gli insulti ai giornalisti rientrano in uno stantio repertorio di chi considera liberi solo quanti scodinzolano perfino davanti alle sciocchezze che non solo in agosto vengono dette. Se Grillo ha nomi, e prove, di chi si “vende l’anima” tra i giornalisti li faccia. Vedrà che l’Odg saprà agire tutelando il diritto dei cittadini alla verità. Abbia rispetto per chi guadagna anche molto meno di 15, 20 euro ad articolo. Sono in migliaia che onorano questo dovere costituzionale ogni giorno. Nel silenzio di troppi, anche di Grillo che potrebbe denunciare le vergogne delle quali si rendono responsabili gli editori, ma invece preferisce “stare sugli spalti” come quanti restavano a guardare nel maxi processo. Qui non è un “incontro tra la Procura di Palermo e la mafia”, ma una guerra tra “i ladri di sogni e di verità”, che ci sono tra gli editori, e i diritti dei cittadini. Grillo aggiusti il tiro, dimostri di voler capire che cosa accade nel mondo dell’informazione. Se lo desidera siamo pronti a fornirgli ogni elemento utile. Senza bisogno di cercare la luce dei riflettori”. Ecco quel che aveva dichiarato Beppe Grillo:

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Cronache piemontesi editorial giornalistiche: sentirsi alla frutta e ammettere di esserlo

Leggendo l’ultimo capoverso vala anche la pena di notare che il problema non è di “superare  l’attuale squilibrio tra televisione e carta stampata”, ma di eliminare l’intollerabile truffa che permette di vendere pubblicità su carta stampata senza sapere quanto rende, mentre sul web è tutto misurabile e per questo il valore della pubblicità online e’ tenuto basso strumentalmente.

Via Stampa Subalpina

L’editrice “La Stampa”, così come le principali aziende editoriali italiane, lamenta dall’inizio dell’anno un significativo calo degli investimenti pubblicitari e una altrettanto significativa perdita nel numero delle copie vendute e nulla autorizza a immaginare che la situazione possa migliorare nella seconda parte del 2012. Una crisi del mercato editoriale, che non è esagerato definire epocale, alla quale le aziende stanno rispondendo con provvedimenti tampone come la riduzione delle pagine, senza mostrare però una visione di prospettiva.

Il Comitato di Redazione della Stampa e l’Associazione Stampa Subalpina pensano che il tempo a disposizione per rispondere alla crisi con misure efficaci e strutturali sia sempre più ridotto. Da subito, accanto alla trattativa per il rinnovo del contratto, va avviato un confronto senza pregiudiziali con la Fieg per arrivare a definire un nuovo modello produttivo per la carta stampata. In questo campo, anche provvedimenti apparentemente secondari ma comunque capaci di produrre risparmi notevoli come la chiusura anticipata delle pagine, possono essere presi solo nel quadro di intese generali tra le aziende.

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Lezioni spicce di giornalismo: fare delle domande ficcanti ai politici

Via Linkiesta

È possibile sentirsi all’estero anche al centro della propria città? A qualche giornalista italiano è capitato questo pomeriggio, durante la conferenza del segretario Pierluigi Bersani presso la stampa internazionale. Un incontro organizzato a Roma, in via dell’Umiltà, a due passi dalla sede del Popolo delle Libertà e dal Quirinale. Ma a mille miglia di distanza dalla dialettica politica cui siamo quotidianamente abituati. Per oltre un’ora i corrispondenti di tutto il mondo tempestano di interrogativi il leader del Partito democratico. Curiosi, spesso ingenui, sempre corretti. Il risultato è quanto di più straniero si possa immaginare: domande pertinenti, schiette, dirette. Nessun timore reverenziale per il leader politico di turno. Poco protagonismo e tanta voglia di mettere in difficoltà l’ospite. Sempre con estrema professionalità.

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Il 6 e 7 luglio a Firenze il punto sul giornalismo digitale in Italia

Si svolgerà venerdì 6 e sabato 7 luglio nell’ Auditorium di Via San Gallo, a Firenze, l’ incontro nazionale sul tema Giornalismo digitale: nuovi modelli economici, nuove professionalità, nuova cittadinanza, a cui stanno lavorando il gruppo Digiti, l’ Associazione Stampa Toscana con la collaborazione della Regione Toscana. L’ iniziativa è stata al centro dell’ ultima riunione di Digiti, che si è tenuta nella sede dell’ Ast giovedì scorso 12 aprile e a cui hanno partecipato rappresentanti delle Associazioni stampa romana (col segretario Paolo Butturini), di Emilia-Romagna (col presidente Camillo Galba), di Calabria (con presidente Carlo Parisi) e Umbra (con Andrea Baffoni), oltre al segretario nazionale aggiunto della Federazione della stampa Giovanni Rossi e a Marco Gardenghi, responsabile del settore emittenza locale per la Fnsi.

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