Una commissione fantasma nominata a babbo morto, quando già aveva corretto le prove e svolto gli orali. Un solo verbale firmato dal presidente in cui non compare né il numero dei commissari né il loro nome. Un candidato che riceve un’e-mail con l’esito del suo esame il giorno prima che sia terminata la correzione.
Se non c’è qualcos’altro dietro, si tratta forse del peggior concorso pubblico che l’Università di Torino abbia bandito negli ultimi anni. Un disastro amministrativo tale non solo da costringere il Tar ad annullarlo, ma addirittura a invocare l’intervento della procura della Repubblica per ben tre volte.
La selezione incriminata è quella del Master in Giornalismo del settembre 2008: centoventi candidati per venti borse di studio del valore di 10.000 euro l’una. Soldi messi a disposizione da Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt e Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
Gli studenti del master in giornalismo scrivono a La Stampa
Gent.mo Direttore, Le scriviamo in merito al servizio comparso il 3/12/09 su La Stampa a pag.74 a firma del giornalista Raphael Zanotti.Non entriamo nel merito della sentenza del Tar che verrà impugnata nelle sedi opportune. Non ci riconosciamo, tuttavia, in alcun modo nella forma e nella sostanza del servizio in questione. Nello specifico, negli articoli … Leggi tutto